La relazione degli ingegneri des Ponts et Chaussées, Jacques Rolland e Louis Bruyère, sui porti dell'Adriatico tra il Delta del Po e Cattolica, datata 20 vendemmiaio 14 (22 ottobre 1805), cadeva nel periodo di massimo interesse del Regno d'Italia per la navigazione del Po e l'accesso al mare attraverso i porti dell'ex stato della Chiesa. Oltre all'esame dei porti esistenti e del loro perfezionamento, contiene il progetto di un nuovo porto che doveva sorgere presso Comacchio, il quale, comunicando con il Po attraverso il Volano fino a Ferrara, sarebbe stato il capolinea della navigazione padana. Ma come spesso accedeva nel periodo napoleonico, gli eventi furono più veloci dei progetti: nel novembre 1805 Napoleone si impadroniva di Ancona e alla fine dell'anno sconfiggeva austriaci e russi ad Austerliz. Con la pace di Presburgo il Veneto era unito al Regno d'Italia e lo sbocco naturale sull'Adriatico tornava ad essere il porto di Venezia, che venne restaurato e rimesso in attività. Il nuovo porto sull'Adriatico, con l'impianto dei canali e della citttà e il grande complesso del lazzaretto, sarebbe rimasto un progetto di città ideale che Bruyère inserì poi in un volume sull'arte delle costruzioni. Il saggio è seguito dalla edizione integrale della memoria di Rolland e Bruyère, manoscritto di 63 carte conservato alla Bibliothèque de l'Ecole des Ponts et Chaussées a Marne-La-Vallée.

I porti dell'Adriatico all'inizio del Regno d'Italia in una relazione inedita di Rolland e Bruyère

BORGATO, Maria Teresa
2002

Abstract

La relazione degli ingegneri des Ponts et Chaussées, Jacques Rolland e Louis Bruyère, sui porti dell'Adriatico tra il Delta del Po e Cattolica, datata 20 vendemmiaio 14 (22 ottobre 1805), cadeva nel periodo di massimo interesse del Regno d'Italia per la navigazione del Po e l'accesso al mare attraverso i porti dell'ex stato della Chiesa. Oltre all'esame dei porti esistenti e del loro perfezionamento, contiene il progetto di un nuovo porto che doveva sorgere presso Comacchio, il quale, comunicando con il Po attraverso il Volano fino a Ferrara, sarebbe stato il capolinea della navigazione padana. Ma come spesso accedeva nel periodo napoleonico, gli eventi furono più veloci dei progetti: nel novembre 1805 Napoleone si impadroniva di Ancona e alla fine dell'anno sconfiggeva austriaci e russi ad Austerliz. Con la pace di Presburgo il Veneto era unito al Regno d'Italia e lo sbocco naturale sull'Adriatico tornava ad essere il porto di Venezia, che venne restaurato e rimesso in attività. Il nuovo porto sull'Adriatico, con l'impianto dei canali e della citttà e il grande complesso del lazzaretto, sarebbe rimasto un progetto di città ideale che Bruyère inserì poi in un volume sull'arte delle costruzioni. Il saggio è seguito dalla edizione integrale della memoria di Rolland e Bruyère, manoscritto di 63 carte conservato alla Bibliothèque de l'Ecole des Ponts et Chaussées a Marne-La-Vallée.
2002
Borgato, Maria Teresa
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