Il presente lavoro riguarda la stima del trasporto solido di fondo del Torrente Bevano, un piccolo corso d’acqua che si trova in Emilia-Romagna, messa in relazione con le variazioni a lungo e breve termine della foce e della spiaggia adiacente alla foce stessa. E’ stato scelto tale torrente in quanto è sito, nel suo tratto terminale, in una delle poche aree della costa Romagnola ancora priva di interventi antropici, poiché si trova all’interno di una riserva naturale. Inoltre presenta dinamiche estremamente interessanti alla foce. Il Bevano infatti è in continuo e rapido movimento verso nord. Tale spostamento della foce genera l’erosione delle dune che si trovano sulla spiaggia di Lido di Dante, con conseguente pericolo di ingressione marina nella pineta retrostante. Nello studio del Torrente Bevano è stato necessario valutare le caratteristiche dell’alveo, il tipo di sedimenti del letto, il regime delle portate. La mancanza pressoché totale di dati misurati del trasporto di fondo fa sì che esso sia stato valutato indirettamente, sulla base di modelli geomorfologici e idraulici. La formula utilizzata per fiumi di pianura, con sedimenti del letto sabbiosi, è quella di ENGELUND & HANSEN (modificata in MONTEFUSCO [1984]). Per ottenere un’indicazione del tipo di trasporto maggiormente influente nella zona di foce, sono stati raccolti campioni sia a monte sia verso il delta, in diverse sezioni del fiume. I dati pluviometrici sono stati raccolti dal Servizio Meteorologico Regionale dell’ARPA e, per il bacino del T. Bevano, si sono presi in esame i valori delle stazioni di Bertinoro (180 m sul l.m.m.), in funzione dal 1989, e Idrovora Fosso Ghiaia (2 m sul l.m.m.), in funzione dal 1970. Le due stazioni sono situate a diverse altitudini e permettono di ottenere informazioni di piovosità relative all’intero bacino del fiume. Si è studiata infine l’evoluzione del tratto terminale del torrente, sia confrontando foto aeree su un periodo di 55 anni, sia confrontando rilievi topografici a breve termine, per valutare l’influenza sulle dinamiche della bocca degli afflussi meteorici e delle condizioni marine (moto ondoso, marea, correnti lungo costa), anche in relazione con la stabilità della spiaggia adiacente alla foce. Sia dall’analisi a lungo termine sia da quella a breve termine, si è calcolata una velocità molto alta di spostamento della foce in direzione nord, con un’accelerazione negli ultimi anni (dal 1998 al 2003). Il materiale trasportato dal fiume, durante periodi di bel tempo, è risultato praticamente nullo, come si è ricavato dai calcoli empirici (Q355). Il Bevano porta un certo quantitativo di materiale solo nei periodi di piena (Q10). Tale sedimento si accumula nel delta sommerso per poi muoversi verso costa, incrementando il budget sedimentario della spiaggia di Lido di Dante. La maggior parte della sabbia deriva però dall’erosione laterale delle dune, come si è ricavato dai rilievi topografici effettuati dagli autori. L’analisi delle sabbie traccianti ha evidenziato come la sabbia erosa venga trasportata all’esterno dalle correnti di marea e poi verso nord dalle correnti lungo costa, incrementando il materiale a disposizione della spiaggia adiacente la foce. La Regione Emilia-Romagna intende aprire una nuova bocca a sud di quella attuale per evitare, durante periodi di piogge intense, che possano verificarsi inondazioni dei terreni a monte della foce, e che ci possa essere, in condizioni marine energetiche, ingressione di acqua salata all’interno della pineta retro-dunare. Tale intervento potrebbe, sul lungo termine, portare all’erosione della spiaggia a nord della bocca, in quanto verrà a mancare un importante input sedimentario.
Valutazione della morfodinamica di foce del Torrente Bevano (RA): il ruolo del trasporto solido di fondo
CIAVOLA, Paolo;BILLI, Paolo;ARMAROLI, Clara;SALEMI, Enzo
2005
Abstract
Il presente lavoro riguarda la stima del trasporto solido di fondo del Torrente Bevano, un piccolo corso d’acqua che si trova in Emilia-Romagna, messa in relazione con le variazioni a lungo e breve termine della foce e della spiaggia adiacente alla foce stessa. E’ stato scelto tale torrente in quanto è sito, nel suo tratto terminale, in una delle poche aree della costa Romagnola ancora priva di interventi antropici, poiché si trova all’interno di una riserva naturale. Inoltre presenta dinamiche estremamente interessanti alla foce. Il Bevano infatti è in continuo e rapido movimento verso nord. Tale spostamento della foce genera l’erosione delle dune che si trovano sulla spiaggia di Lido di Dante, con conseguente pericolo di ingressione marina nella pineta retrostante. Nello studio del Torrente Bevano è stato necessario valutare le caratteristiche dell’alveo, il tipo di sedimenti del letto, il regime delle portate. La mancanza pressoché totale di dati misurati del trasporto di fondo fa sì che esso sia stato valutato indirettamente, sulla base di modelli geomorfologici e idraulici. La formula utilizzata per fiumi di pianura, con sedimenti del letto sabbiosi, è quella di ENGELUND & HANSEN (modificata in MONTEFUSCO [1984]). Per ottenere un’indicazione del tipo di trasporto maggiormente influente nella zona di foce, sono stati raccolti campioni sia a monte sia verso il delta, in diverse sezioni del fiume. I dati pluviometrici sono stati raccolti dal Servizio Meteorologico Regionale dell’ARPA e, per il bacino del T. Bevano, si sono presi in esame i valori delle stazioni di Bertinoro (180 m sul l.m.m.), in funzione dal 1989, e Idrovora Fosso Ghiaia (2 m sul l.m.m.), in funzione dal 1970. Le due stazioni sono situate a diverse altitudini e permettono di ottenere informazioni di piovosità relative all’intero bacino del fiume. Si è studiata infine l’evoluzione del tratto terminale del torrente, sia confrontando foto aeree su un periodo di 55 anni, sia confrontando rilievi topografici a breve termine, per valutare l’influenza sulle dinamiche della bocca degli afflussi meteorici e delle condizioni marine (moto ondoso, marea, correnti lungo costa), anche in relazione con la stabilità della spiaggia adiacente alla foce. Sia dall’analisi a lungo termine sia da quella a breve termine, si è calcolata una velocità molto alta di spostamento della foce in direzione nord, con un’accelerazione negli ultimi anni (dal 1998 al 2003). Il materiale trasportato dal fiume, durante periodi di bel tempo, è risultato praticamente nullo, come si è ricavato dai calcoli empirici (Q355). Il Bevano porta un certo quantitativo di materiale solo nei periodi di piena (Q10). Tale sedimento si accumula nel delta sommerso per poi muoversi verso costa, incrementando il budget sedimentario della spiaggia di Lido di Dante. La maggior parte della sabbia deriva però dall’erosione laterale delle dune, come si è ricavato dai rilievi topografici effettuati dagli autori. L’analisi delle sabbie traccianti ha evidenziato come la sabbia erosa venga trasportata all’esterno dalle correnti di marea e poi verso nord dalle correnti lungo costa, incrementando il materiale a disposizione della spiaggia adiacente la foce. La Regione Emilia-Romagna intende aprire una nuova bocca a sud di quella attuale per evitare, durante periodi di piogge intense, che possano verificarsi inondazioni dei terreni a monte della foce, e che ci possa essere, in condizioni marine energetiche, ingressione di acqua salata all’interno della pineta retro-dunare. Tale intervento potrebbe, sul lungo termine, portare all’erosione della spiaggia a nord della bocca, in quanto verrà a mancare un importante input sedimentario.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.