L’elettromicrobilancia al quarzo ha cominciato solo da pochi anni ad essere utilizzata per monitorare fenomeni corrosivi. E’ particolarmente adatta per lo studio della corrosione di metalli caratterizzati da velocità di corrosione estremamente basse, come il rame in soluzione neutra. Negli ultimi anni, però si è rivelata ancora più utile per la capacità di seguire una qualsiasi tecnica elettrochimica: è possibile ad esempio registrare una voltammetria ciclica e contemporaneamente valutare la variazione di massa in funzione del potenziale e quindi proporre un meccanismo elettrochimico. Gli oscillatori (frequenza di risonanza: 9 MHz) erano lamine di quarzo su cui era depositato uno strato di oro. Sull’oro veniva depositato uno strato di nichel elettrolitico utilizzando una soluzione di Watt e imponendo una corrente di 24 mA per 30 s. La soluzione aggressiva era costituita da HClO4 0,1 M in presenza dei seguenti inibitori alla concentrazione di 10-3 M: ioduro di potassio (KI), tributilbenzilammonioioduro (TBNI), dodecilchinoliniobromuro (DDQBr), benzilchinoliniocloruro (Bqc) e acridina (Acr). Tutte le prove sono state condotte a 25°C. I risultati riportati confermano che l’ EQCM è una tecnica assai sensibile per seguire direttamente nel tempo cinetiche di dissoluzione assai ridotte. La determinazione contemporanea delle variazioni di massa durante la registrazione di scansioni, anche veloci, di potenziale permette di convalidare meccanismi di dissoluzione anodica dei metalli. In presenza di inibitori, il confronto tra corrente e perdita di massa consente di poter confermare il meccanismo di azione degli inibitori. I dati sperimentali raccolti con l’ EQCM permette di ipotizzare meccanismi di reazione. I limiti dell’ EQCM, utilizzata per lo studio di fenomeni in soluzione , sono di non fornire un valore assoluto di variazione di massa, ma la somma algebrica fra la perdita di peso per passaggio in soluzione del metallo e l’aumento di peso dovuto alla formazione di prodotti solidi sulla superficie.

Studio della corrosione e dell'inibizione della corrosione del Nichel in HClO4 con elettromicrobilancia la quarzo

ZUCCHI, Fabrizio;TRABANELLI, Giordano
1996

Abstract

L’elettromicrobilancia al quarzo ha cominciato solo da pochi anni ad essere utilizzata per monitorare fenomeni corrosivi. E’ particolarmente adatta per lo studio della corrosione di metalli caratterizzati da velocità di corrosione estremamente basse, come il rame in soluzione neutra. Negli ultimi anni, però si è rivelata ancora più utile per la capacità di seguire una qualsiasi tecnica elettrochimica: è possibile ad esempio registrare una voltammetria ciclica e contemporaneamente valutare la variazione di massa in funzione del potenziale e quindi proporre un meccanismo elettrochimico. Gli oscillatori (frequenza di risonanza: 9 MHz) erano lamine di quarzo su cui era depositato uno strato di oro. Sull’oro veniva depositato uno strato di nichel elettrolitico utilizzando una soluzione di Watt e imponendo una corrente di 24 mA per 30 s. La soluzione aggressiva era costituita da HClO4 0,1 M in presenza dei seguenti inibitori alla concentrazione di 10-3 M: ioduro di potassio (KI), tributilbenzilammonioioduro (TBNI), dodecilchinoliniobromuro (DDQBr), benzilchinoliniocloruro (Bqc) e acridina (Acr). Tutte le prove sono state condotte a 25°C. I risultati riportati confermano che l’ EQCM è una tecnica assai sensibile per seguire direttamente nel tempo cinetiche di dissoluzione assai ridotte. La determinazione contemporanea delle variazioni di massa durante la registrazione di scansioni, anche veloci, di potenziale permette di convalidare meccanismi di dissoluzione anodica dei metalli. In presenza di inibitori, il confronto tra corrente e perdita di massa consente di poter confermare il meccanismo di azione degli inibitori. I dati sperimentali raccolti con l’ EQCM permette di ipotizzare meccanismi di reazione. I limiti dell’ EQCM, utilizzata per lo studio di fenomeni in soluzione , sono di non fornire un valore assoluto di variazione di massa, ma la somma algebrica fra la perdita di peso per passaggio in soluzione del metallo e l’aumento di peso dovuto alla formazione di prodotti solidi sulla superficie.
1996
Elettromicrobilancia al quarzo; Nichel; Corrosione; Inibizione; HClO4
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