L’evoluzione dell’attività di reporting esterno che sta caratterizzando le diverse tipologie di aziende, è conseguenza del modificarsi delle diverse necessità informative e, di conseguenza, nell’utilizzo di diverse tipologie di strumenti operativi. Il Rapporto Sociale, o anche Bilancio Socio-Ambientale (le denominazioni possono essere diverse a seconda degli aspetti che vengono enfatizzati), si riferisce a quel sistema di comunicazione esterna focalizzata su aspetti di carattere sociale e ambientale dell’attività aziendale, o meglio, all’impatto che l’attività aziendale ha avuto nei confronti del territorio di riferimento (Gray, Owen e Maunders, 1987, ix). Il Bilancio Sociale trova le sue prime applicazioni nelle imprese, ad iniziare dagli anni ’70, periodo nel quale compaiono anche le prime pubblicazioni scientifiche in merito (Ramanathan, 1976; Ullman, 1976). Da allora, gli studi di accounting hanno cercato di sistematizzare i principi e le modalità di concezione e redazione del Bilancio Socio-Ambientale, al fine di limitare il livello di soggettivismo che era presente in tale reportistica aziendale. La letteratura di riferimento, peraltro, rimane ancora incentrata sulle problematiche di impresa, lasciando agli studi sulle aziende ed amministrazioni pubbliche un ruolo residuale (Mathews, 2000). L'interesse verso questa innovativa, almeno per gli Enti Locali, forma di "disclosure" volontaria è dimostrata sia tra gli operatori che tra gli studiosi, diversi infatti iniziano ad essere i Comuni che sperimentano tale documento (Bologna, Genova, Milano, Copparo, solo per citarne alcuni) ed i contributi in letteratura. Il presente contributo intende inserirsi nel dibattito in corso, attraverso un caso studio, quello del Comune di Copparo, focalizzando l'analisi su due livelli. Il primo è volto a comprendere le motivazioni e le esigenze che stanno alla base dell'introduzione del Bilancio Sociale nei Comuni. Il secondo consiste nell’esame delle implicazioni gestionali ed organizzative prodotte dal Bilancio Sociale. In particolar modo, s’intendono analizzare gli effetti che lo strumento di reporting Bilancio Sociale ha apportato nel processo di programmazione e controllo.

Bilancio sociale e processi di programmazione e controllo negli Enti Locali

BRACCI, Enrico;CASTELLINI, Monia
2004

Abstract

L’evoluzione dell’attività di reporting esterno che sta caratterizzando le diverse tipologie di aziende, è conseguenza del modificarsi delle diverse necessità informative e, di conseguenza, nell’utilizzo di diverse tipologie di strumenti operativi. Il Rapporto Sociale, o anche Bilancio Socio-Ambientale (le denominazioni possono essere diverse a seconda degli aspetti che vengono enfatizzati), si riferisce a quel sistema di comunicazione esterna focalizzata su aspetti di carattere sociale e ambientale dell’attività aziendale, o meglio, all’impatto che l’attività aziendale ha avuto nei confronti del territorio di riferimento (Gray, Owen e Maunders, 1987, ix). Il Bilancio Sociale trova le sue prime applicazioni nelle imprese, ad iniziare dagli anni ’70, periodo nel quale compaiono anche le prime pubblicazioni scientifiche in merito (Ramanathan, 1976; Ullman, 1976). Da allora, gli studi di accounting hanno cercato di sistematizzare i principi e le modalità di concezione e redazione del Bilancio Socio-Ambientale, al fine di limitare il livello di soggettivismo che era presente in tale reportistica aziendale. La letteratura di riferimento, peraltro, rimane ancora incentrata sulle problematiche di impresa, lasciando agli studi sulle aziende ed amministrazioni pubbliche un ruolo residuale (Mathews, 2000). L'interesse verso questa innovativa, almeno per gli Enti Locali, forma di "disclosure" volontaria è dimostrata sia tra gli operatori che tra gli studiosi, diversi infatti iniziano ad essere i Comuni che sperimentano tale documento (Bologna, Genova, Milano, Copparo, solo per citarne alcuni) ed i contributi in letteratura. Il presente contributo intende inserirsi nel dibattito in corso, attraverso un caso studio, quello del Comune di Copparo, focalizzando l'analisi su due livelli. Il primo è volto a comprendere le motivazioni e le esigenze che stanno alla base dell'introduzione del Bilancio Sociale nei Comuni. Il secondo consiste nell’esame delle implicazioni gestionali ed organizzative prodotte dal Bilancio Sociale. In particolar modo, s’intendono analizzare gli effetti che lo strumento di reporting Bilancio Sociale ha apportato nel processo di programmazione e controllo.
2004
9788846457882
Bilancio sociale; enti locali; caso studio
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