Questa monografia tenta di mettere in chiaro quali siano le tecniche descrittive (descriptio rei) operanti nell’ambito predicatorio auriseculare. È pur vero che nel Seicento spagnolo l’ipertrofia descrittiva parrebbe manifestarsi nel discorso omiletico relativamente tardi, quale riflesso della generale metamorfosi barocca delle strategie di codificazione letteraria (com’è logico, i generi periferici o minori recepiscono lentamente le mutazioni delle forme letterarie canoniche o, per così dire, centrali). Tuttavia, intorno alla metà del secolo, questo processo di proliferazione della descriptio dà vita, proprio nell’ambito dell’oratoria sacra, a un acuto dibattito sulle tecniche retoriche da applicare e sulle pinturas censurabili, che è assente, invece, sia nelle retoriche civili (sempre più sporadiche) sia nelle poetiche coeve o precedenti. Quest’angolazione e questo terreno d’indagine offrono, dunque, l’opportunità unica di ricostruire e studiare significativi fenomeni di osmosi tra teoria e prassi della descrizione nella Spagna del XVII secolo, dato che una querelle retorica non può che prendere avvio e poi riverberarsi in modalità di scrittura discordanti o persino antitetiche.

La descrizione nella Spagna del XVII secolo. Retorica e predicazione

TANGANELLI, Paolo
2004

Abstract

Questa monografia tenta di mettere in chiaro quali siano le tecniche descrittive (descriptio rei) operanti nell’ambito predicatorio auriseculare. È pur vero che nel Seicento spagnolo l’ipertrofia descrittiva parrebbe manifestarsi nel discorso omiletico relativamente tardi, quale riflesso della generale metamorfosi barocca delle strategie di codificazione letteraria (com’è logico, i generi periferici o minori recepiscono lentamente le mutazioni delle forme letterarie canoniche o, per così dire, centrali). Tuttavia, intorno alla metà del secolo, questo processo di proliferazione della descriptio dà vita, proprio nell’ambito dell’oratoria sacra, a un acuto dibattito sulle tecniche retoriche da applicare e sulle pinturas censurabili, che è assente, invece, sia nelle retoriche civili (sempre più sporadiche) sia nelle poetiche coeve o precedenti. Quest’angolazione e questo terreno d’indagine offrono, dunque, l’opportunità unica di ricostruire e studiare significativi fenomeni di osmosi tra teoria e prassi della descrizione nella Spagna del XVII secolo, dato che una querelle retorica non può che prendere avvio e poi riverberarsi in modalità di scrittura discordanti o persino antitetiche.
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