Analisi dei modelli Urbano e sub-Urbano. È il modello Sub-Urbano il maggiore responsabile dell’inquinamento atmosferico e del devastante consumo di petrolio, quello che ha portato alla definizione di uno speciale tipo d’insediamento: il Petrol-Slum, il sobborgo periferico accessibile solo con l’automobile e assolutamente dipendente, per la sua sopravvivenza, dal petrolio. Un modello devastante per l’ecosistema urbano e per quello naturale. Devastante e insostenibile economicamente negli Stati Uniti dove 1 litro di benzina costa 0,55 $. Follemente devastante e insostenibile in Europa e, ancor più, in Italia, dove il prezzo di 1 litro di benzina ha raggiunto, mentre scrivo, 1,18 Euro, ma è certamente destinato a salire. Eppure, attraversando il vecchio continente, lo si ritrova ormai ovunque. La periferia di Lisbona sta diventando un’immensa area sub-urbana con autostrade e Malls ovunque. Talvolta, la presenza delle palme e della luce atlantica la fanno confondere con Miami o Los Angeles. Lo stesso accade a Frankfurt, Varsavia, Birmingham, Hannover, Marne-la-Vallée, Evry, Padova, Rotterdam. La globalizzazione sembra portare in tutta l’Europa lo stesso sistema di sub-urbanizzazione. Si uniformano i prodotti delle grandi multinazionali, i consumi, gli stili di vita, i tipi d’insediamento. E tutte queste cose sono legate le une alle altre. Si va a fare la spesa all’ipermercato periferico perché si vive in un’area esclusivamente residenziale, in grattacieli o in casette a schiera immersi in un verde di risulta. E, d’altro canto, il grande centro commerciale con parcheggi rende possibile l’insediamento a macchia d’olio. Si tratta di un mondo specifico. Con i suoi stili di vita, i suoi tipi d’insediamento, le sue regole, le sue automobili. Mentre nel mondo Urbano si può andare a piedi, perché la città è compatta e le distanze limitate perché “a misura d’uomo”, si può utilizzare il trasporto pubblico, perché esiste una densità sufficiente, o l’automobile privata di tipo, infatti, “Urban” o “City”, nel mondo Sub-Urbano non si va a piedi, perché le distanze sono troppo grandi, non si utilizza il trasporto pubblico, perché l’insediamento è troppo disperso e comunque a densità insufficiente. Si utilizza solo l’automobile, o, meglio, un tipo speciale di veicolo: il Sub-Urban. Un veicolo concepito per le grandi pianure nord-americane, resistente agli urti, con ruote alte e un ampia possibilità di carico. Un veicolo extra-large. Oltre misura. Fatto per attraversare il Mid-West, le praterie. Per garantire agli abitanti delle sperdute fattorie la possibilità di attraversare strade sterrate, per attraversare ruscelli, per caricare al centro commerciale i beni necessari alla sopravvivenza. Un veicolo fatto per le praterie e importato una prima volta negli immensi sub-urbs nordamericani vista l’analogia tra il mondo selvaggio della prateria e quello alienante e solitario del sobborgo stile “American Beauty”. Un veicolo completamente alieno al mondo urbano. Pericoloso addirittura, perché molto più grande, molto più resistente, molto più pesante negli scontri con automobili urbane. L’autista del Sub-Urban ne esce sempre illeso. Il conducente dell’automobile urbana rischia la morte. Sono due mondi completamente differenti. E, la cosa più importante, è comprendere come a ciascun mondo corrisponda un preciso sistema economico, un preciso sistema di vita. Precise conseguenze. Non si può garantire un livello di sicurezza adeguato in un territorio sparso sub-urbano. Non ha senso parlare di “poliziotto di quartiere” perché, semplicemente, non esiste il “quartiere”. Spesso, i due mondi coesistono all’interno della stessa municipalità. Ci sono aree urbane e aree sub-urbane. È un problema tipologico, non geografico. Non è la distanza dal centro a rendere un’area sub-urbana. La periferia è solo distante dal centro, ma non è assolutamente detto che sia diversa da esso morfologicamente.

NEW CIVIC ARCHITECTURE THE ECOLOGICAL ALTERNATIVE TO SUB-URBANIZATION

TAGLIAVENTI, Gabriele
2004

Abstract

Analisi dei modelli Urbano e sub-Urbano. È il modello Sub-Urbano il maggiore responsabile dell’inquinamento atmosferico e del devastante consumo di petrolio, quello che ha portato alla definizione di uno speciale tipo d’insediamento: il Petrol-Slum, il sobborgo periferico accessibile solo con l’automobile e assolutamente dipendente, per la sua sopravvivenza, dal petrolio. Un modello devastante per l’ecosistema urbano e per quello naturale. Devastante e insostenibile economicamente negli Stati Uniti dove 1 litro di benzina costa 0,55 $. Follemente devastante e insostenibile in Europa e, ancor più, in Italia, dove il prezzo di 1 litro di benzina ha raggiunto, mentre scrivo, 1,18 Euro, ma è certamente destinato a salire. Eppure, attraversando il vecchio continente, lo si ritrova ormai ovunque. La periferia di Lisbona sta diventando un’immensa area sub-urbana con autostrade e Malls ovunque. Talvolta, la presenza delle palme e della luce atlantica la fanno confondere con Miami o Los Angeles. Lo stesso accade a Frankfurt, Varsavia, Birmingham, Hannover, Marne-la-Vallée, Evry, Padova, Rotterdam. La globalizzazione sembra portare in tutta l’Europa lo stesso sistema di sub-urbanizzazione. Si uniformano i prodotti delle grandi multinazionali, i consumi, gli stili di vita, i tipi d’insediamento. E tutte queste cose sono legate le une alle altre. Si va a fare la spesa all’ipermercato periferico perché si vive in un’area esclusivamente residenziale, in grattacieli o in casette a schiera immersi in un verde di risulta. E, d’altro canto, il grande centro commerciale con parcheggi rende possibile l’insediamento a macchia d’olio. Si tratta di un mondo specifico. Con i suoi stili di vita, i suoi tipi d’insediamento, le sue regole, le sue automobili. Mentre nel mondo Urbano si può andare a piedi, perché la città è compatta e le distanze limitate perché “a misura d’uomo”, si può utilizzare il trasporto pubblico, perché esiste una densità sufficiente, o l’automobile privata di tipo, infatti, “Urban” o “City”, nel mondo Sub-Urbano non si va a piedi, perché le distanze sono troppo grandi, non si utilizza il trasporto pubblico, perché l’insediamento è troppo disperso e comunque a densità insufficiente. Si utilizza solo l’automobile, o, meglio, un tipo speciale di veicolo: il Sub-Urban. Un veicolo concepito per le grandi pianure nord-americane, resistente agli urti, con ruote alte e un ampia possibilità di carico. Un veicolo extra-large. Oltre misura. Fatto per attraversare il Mid-West, le praterie. Per garantire agli abitanti delle sperdute fattorie la possibilità di attraversare strade sterrate, per attraversare ruscelli, per caricare al centro commerciale i beni necessari alla sopravvivenza. Un veicolo fatto per le praterie e importato una prima volta negli immensi sub-urbs nordamericani vista l’analogia tra il mondo selvaggio della prateria e quello alienante e solitario del sobborgo stile “American Beauty”. Un veicolo completamente alieno al mondo urbano. Pericoloso addirittura, perché molto più grande, molto più resistente, molto più pesante negli scontri con automobili urbane. L’autista del Sub-Urban ne esce sempre illeso. Il conducente dell’automobile urbana rischia la morte. Sono due mondi completamente differenti. E, la cosa più importante, è comprendere come a ciascun mondo corrisponda un preciso sistema economico, un preciso sistema di vita. Precise conseguenze. Non si può garantire un livello di sicurezza adeguato in un territorio sparso sub-urbano. Non ha senso parlare di “poliziotto di quartiere” perché, semplicemente, non esiste il “quartiere”. Spesso, i due mondi coesistono all’interno della stessa municipalità. Ci sono aree urbane e aree sub-urbane. È un problema tipologico, non geografico. Non è la distanza dal centro a rendere un’area sub-urbana. La periferia è solo distante dal centro, ma non è assolutamente detto che sia diversa da esso morfologicamente.
2004
9788881258550
ARCHITETTURA; NEW URBANISM; SOSTENIBILITA'; ECOLOGIA; URBANITA'; TRANSETTO; CODICE URBANO; SUBURBAN RETROFIT; EUROPA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/1190250
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