Il presente lavoro ha voluto analizzare, definendo un nucleo di strumenti operativi e fornendo esempi applicativi, il ruolo della valutazione microeco-nomica nell’ambito dell’analisi della domanda e dei progetti di investimento relativi ad infrastrutture culturali. L’intento principale è quello di definire un quadro metodologico che possa essere utilizzato per i processi di valutazione applicata, fornendo un’analisi critica degli strumenti economici di stima del “valore”. La necessità di collocare i servizi resi dal capitale culturale in un ambito multi-valoriale e multi-attributo, mostrando l’eterogeneità delle componenti di valore economico, è stata affrontata selezionando strumenti teorici che possa-no costituire un “kit” flessibile ed operativo per economisti e non economisti. Per quanto riguarda l’analisi della domanda, si è focalizzata l’attenzione su strumenti di valutazione di carattere sperimentale, inserendo il presente con-tributo in una letteratura in fase ancora preliminare. Tali strumenti sono risul-tati altamente flessibili, e di media complessità applicativa; la loro principale prerogativa è data dalla possibilità di (i) misurare le componenti di valore di-saggregando servizi e funzioni culturali, e (ii) analizzare in profondità l’eterogeneità socio-economica e quella latente degli utilizzatori di beni cultu-rali. Entrambe le informazioni, sul valore degli attributi-servizi culturali, e sui nessi tra valore e variabili socio-economiche, risultano altamente rilevanti ai fini del processo di formazione delle decisioni e del management delle istitu-zioni culturali. Per finire, la conclusione generale che si vuole evidenziare è che il settore culturale, nella sua fase attuale di espansione, deve avvalersi di strumenti di valutazione economica, che siano sia consistenti sul piano teorico, sia flessibi-li sul piano applicato, e quindi operativi ed utilizzabili per un ampio spettro di situazioni applicate. Inoltre, il presente lavoro vuole fornire uno stimolo per ulteriori ricerche ed applicazioni nel campo, alla luce dei vari punti di criticità, di livello teorico ed empirico, ancora non compiutamente affrontati, ed emersi nel corso dell’analisi.

METODI E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE ECONOMICA DEL PATRIMONIO CULTURALE

MAZZANTI, Massimiliano
2006

Abstract

Il presente lavoro ha voluto analizzare, definendo un nucleo di strumenti operativi e fornendo esempi applicativi, il ruolo della valutazione microeco-nomica nell’ambito dell’analisi della domanda e dei progetti di investimento relativi ad infrastrutture culturali. L’intento principale è quello di definire un quadro metodologico che possa essere utilizzato per i processi di valutazione applicata, fornendo un’analisi critica degli strumenti economici di stima del “valore”. La necessità di collocare i servizi resi dal capitale culturale in un ambito multi-valoriale e multi-attributo, mostrando l’eterogeneità delle componenti di valore economico, è stata affrontata selezionando strumenti teorici che possa-no costituire un “kit” flessibile ed operativo per economisti e non economisti. Per quanto riguarda l’analisi della domanda, si è focalizzata l’attenzione su strumenti di valutazione di carattere sperimentale, inserendo il presente con-tributo in una letteratura in fase ancora preliminare. Tali strumenti sono risul-tati altamente flessibili, e di media complessità applicativa; la loro principale prerogativa è data dalla possibilità di (i) misurare le componenti di valore di-saggregando servizi e funzioni culturali, e (ii) analizzare in profondità l’eterogeneità socio-economica e quella latente degli utilizzatori di beni cultu-rali. Entrambe le informazioni, sul valore degli attributi-servizi culturali, e sui nessi tra valore e variabili socio-economiche, risultano altamente rilevanti ai fini del processo di formazione delle decisioni e del management delle istitu-zioni culturali. Per finire, la conclusione generale che si vuole evidenziare è che il settore culturale, nella sua fase attuale di espansione, deve avvalersi di strumenti di valutazione economica, che siano sia consistenti sul piano teorico, sia flessibi-li sul piano applicato, e quindi operativi ed utilizzabili per un ampio spettro di situazioni applicate. Inoltre, il presente lavoro vuole fornire uno stimolo per ulteriori ricerche ed applicazioni nel campo, alla luce dei vari punti di criticità, di livello teorico ed empirico, ancora non compiutamente affrontati, ed emersi nel corso dell’analisi.
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