Uomini la cui esistenza è avvolta in un silenzio creato dalla vergogna e dal disprezzo, sono i protagonisti delle pagine di questo volume. Possono essere ladri o ruffiani, assassini o soldati, individui noti o sconosciuti. Poco importa la loro attività all'origine o il loro nome. Sono persone che la società medievale chiama a svolgere una mansione considerata da un lato necessaria quanto infame e infamante: l'esecuzione delle pene afflittive e corporali. Scelto, prelevato e allontanato dalla sua vita quotidiana, il boia viveva al di fuori della società legalmente definita, senza trovare il riconoscimento di un mestiere o lo spazio e un ruolo sociale tra gli operanti in seno all'organizzazione giudiziaria. Il volume è un'analisi di tale figura nella sua quotidianità.
Una eterna condanna. La figura del carnefice nella società tardomedievale
GUERRA, Enrica
2003
Abstract
Uomini la cui esistenza è avvolta in un silenzio creato dalla vergogna e dal disprezzo, sono i protagonisti delle pagine di questo volume. Possono essere ladri o ruffiani, assassini o soldati, individui noti o sconosciuti. Poco importa la loro attività all'origine o il loro nome. Sono persone che la società medievale chiama a svolgere una mansione considerata da un lato necessaria quanto infame e infamante: l'esecuzione delle pene afflittive e corporali. Scelto, prelevato e allontanato dalla sua vita quotidiana, il boia viveva al di fuori della società legalmente definita, senza trovare il riconoscimento di un mestiere o lo spazio e un ruolo sociale tra gli operanti in seno all'organizzazione giudiziaria. Il volume è un'analisi di tale figura nella sua quotidianità.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.