Il presente lavoro si pone l’obiettivo di analizzare in un’ottica economico aziendale gli eventi culturali, con particolare riferimento agli spettacoli teatrali. Il motivo che ha spinto a percorrere tale sentiero di indagine è stato infatti la volontà di realizzare specifiche riflessioni sul grado di applicabilità dei principi, criteri e strumenti economico aziendali ai teatri lirici. Ciò anche nella consapevolezza delle crescenti esigenze, da parte di tali organizzazioni, di migliorare le proprie capacità di raggiungere gli obiettivi istituzionali con il minor consumo possibile di risorse finanziarie. I teatri lirici sono infatti organizzazioni particolarmente complesse, ad alta intensità di fattore umano e con forti contenuti di professionalità, che stanno attraversando un periodo di intensi cambiamenti anche a livello di assetto istituzionale. Ne è dimostrazione, del resto, la trasformazione, avvenuta ope legis, in fondazioni private. Nella realizzazione di questo lavoro ci siamo basati sulla convinzione che, in un simile scenario, per poter costruire un linguaggio comune, si debba partire dalla osservazione di casi empirici, altamente significativi ed appartenenti a contesti istituzionali e nazionali differenti. Per questo motivo, il volume si fonda sulla osservazione di numerosi casi sia italiani che esteri. Il tentativo è stato quello di intrecciare il più possibile le riflessioni teoriche con una continua attività di ricerca sul campo. In particolare, il confronto con casi internazionali ha inteso favorire la comprensione di come i diversi assetti istituzionali possano influenzare i percorsi ed i comportamenti di teatri appartenenti a Paesi diversi. Inoltre, il confronto tra teatri appartenenti a aree geografiche diverse ha anche avuto l’obiettivo di verificare come e sino a che punto la cultura economico aziendale sia entrata a far parte dei valori basilari di istituzioni culturali collocate in contesti differenti. Tra le organizzazioni culturali indagate, il testo ha particolarmente focalizzato i casi della Royal Opera House di Covent Garden, Londra, e del Teatro dell’Opera di Roma. Si tratta infatti di due teatri di assoluto rilievo nel contesto artistico e culturale europeo che ben si prestano ad una approfondita analisi di carattere economico-aziendale. Al riguardo, dopo un breve inquadramento storico, sono stati evidenziati: l’assetto istituzionale, l’assetto organizzativo, il sistema della produzione artistica, il sistema delle relazioni con l’esterno, il sistema di controllo, le performance di bilancio e le strategie in atto ed in divenire. L’osservazione dei casi empirici, basata su approfondite analisi teoriche, ha condotto alla convinzione dell’importanza di introdurre un sistema di misurazione innovativo che possa supportare i responsabili dei teatri nelle loro scelte gestionali e strategiche. Un sistema di misurazione, quindi, di tipo multidimensionale che comprenda informazioni sia di tipo quantitativo monetario, sia di tipo quantitativo non monetario, sia di tipo qualitativo. In tal senso, il lavoro propone un sistema di indicatori che riguarda non solo le performance economico-finanziarie, ma abbraccia anche elementi a carattere intangibile, quali la qualità delle produzioni artistiche, la coesione sociale con gli stakeholder, il grado di attrazione degli artisti esterni, il grado di apprendimento e crescita degli artisti e del personale non artistico interni, la funzionalità dei processi organizzativi, la capacità e la propensione all’innovazione. Elementi, dunque, che rappresentano sia i risultati delle scelte passate sia le determinanti delle performance future
Il management dei teatri lirici. Ricerca degli equilibri e sistemi di misurazione
DONATO, Fabio
2004
Abstract
Il presente lavoro si pone l’obiettivo di analizzare in un’ottica economico aziendale gli eventi culturali, con particolare riferimento agli spettacoli teatrali. Il motivo che ha spinto a percorrere tale sentiero di indagine è stato infatti la volontà di realizzare specifiche riflessioni sul grado di applicabilità dei principi, criteri e strumenti economico aziendali ai teatri lirici. Ciò anche nella consapevolezza delle crescenti esigenze, da parte di tali organizzazioni, di migliorare le proprie capacità di raggiungere gli obiettivi istituzionali con il minor consumo possibile di risorse finanziarie. I teatri lirici sono infatti organizzazioni particolarmente complesse, ad alta intensità di fattore umano e con forti contenuti di professionalità, che stanno attraversando un periodo di intensi cambiamenti anche a livello di assetto istituzionale. Ne è dimostrazione, del resto, la trasformazione, avvenuta ope legis, in fondazioni private. Nella realizzazione di questo lavoro ci siamo basati sulla convinzione che, in un simile scenario, per poter costruire un linguaggio comune, si debba partire dalla osservazione di casi empirici, altamente significativi ed appartenenti a contesti istituzionali e nazionali differenti. Per questo motivo, il volume si fonda sulla osservazione di numerosi casi sia italiani che esteri. Il tentativo è stato quello di intrecciare il più possibile le riflessioni teoriche con una continua attività di ricerca sul campo. In particolare, il confronto con casi internazionali ha inteso favorire la comprensione di come i diversi assetti istituzionali possano influenzare i percorsi ed i comportamenti di teatri appartenenti a Paesi diversi. Inoltre, il confronto tra teatri appartenenti a aree geografiche diverse ha anche avuto l’obiettivo di verificare come e sino a che punto la cultura economico aziendale sia entrata a far parte dei valori basilari di istituzioni culturali collocate in contesti differenti. Tra le organizzazioni culturali indagate, il testo ha particolarmente focalizzato i casi della Royal Opera House di Covent Garden, Londra, e del Teatro dell’Opera di Roma. Si tratta infatti di due teatri di assoluto rilievo nel contesto artistico e culturale europeo che ben si prestano ad una approfondita analisi di carattere economico-aziendale. Al riguardo, dopo un breve inquadramento storico, sono stati evidenziati: l’assetto istituzionale, l’assetto organizzativo, il sistema della produzione artistica, il sistema delle relazioni con l’esterno, il sistema di controllo, le performance di bilancio e le strategie in atto ed in divenire. L’osservazione dei casi empirici, basata su approfondite analisi teoriche, ha condotto alla convinzione dell’importanza di introdurre un sistema di misurazione innovativo che possa supportare i responsabili dei teatri nelle loro scelte gestionali e strategiche. Un sistema di misurazione, quindi, di tipo multidimensionale che comprenda informazioni sia di tipo quantitativo monetario, sia di tipo quantitativo non monetario, sia di tipo qualitativo. In tal senso, il lavoro propone un sistema di indicatori che riguarda non solo le performance economico-finanziarie, ma abbraccia anche elementi a carattere intangibile, quali la qualità delle produzioni artistiche, la coesione sociale con gli stakeholder, il grado di attrazione degli artisti esterni, il grado di apprendimento e crescita degli artisti e del personale non artistico interni, la funzionalità dei processi organizzativi, la capacità e la propensione all’innovazione. Elementi, dunque, che rappresentano sia i risultati delle scelte passate sia le determinanti delle performance futureI documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.