L’ente locale è un polo di generazione del valore. Attraverso la ristrutturazione delle modalità di governance l’amministrazione locale potrebbe sprigionare l’inespresso potenziale di valore di cui dispone, canalizzandolo verso il perseguimento della Missione Istituzionale Allargata (soddisfacimento dei bisogni dell’intero sistema locale). Per sistema locale complessivo intendiamo il sistema dei soggetti locali, cioè l’ente stesso più l’insieme composito dei suoi interlocutori (soggetto economico allargato). Il ruolo del comune o della provincia si estrinseca nella creazione di valore economico-sociale per il territorio. Per riuscire nell’intento istituzionale l’ente deve coinvolgere il maggior numero di stakeholder in un progetto di co-creazione del valore, basato su un sistema di contributi e ricompense. L’insieme dei soggetti coinvolti nella co-generazione del valore va a formare la costellazione del valore, in cui l’ente locale svolge un ruolo di regolatore degli apporti e delle ricompense del valore. In qualità di centro propulsore, l’ente ha il compito di coordinare e far fruttare adeguatamente i vari contributi (i propri sacrifici economici e i sacrifici economici e sociali degli stakeholder co-creatori) al fine di generare valore aggiunto rispetto agli stessi in misura tale: da ricompensare equamente le risorse economiche da esso impiegate (benefici economici) [creazione di valore economico]; da ricompensare congruamente gli stakeholder co-generatori (benefici sociali-ricompense) e tutelare e sostenere i soggetti non in grado di contribuire (benefici sociali puri) [creazione di valore sociale]; da aprire nuovi orizzonti interspaziali ed intergenerazionali di sviluppo della società locale (benefici economico-sociali) [creazione di valore economico-sociale]. L’ente locale crea valore a favore delle diverse categorie di stakeholder attraverso la progettazione e realizzazione di una specifica missione per ognuna di esse, da realizzare entro il mandato amministrativo. Il sistema proposto per la misurazione, il governo e la comunicazione del valore imposta la creazione di quest’ultimo sui flussi intercorrenti tra i quattro livelli della c.d. Piramide del valore e sull’articolazione di questi ultimi in sub-livelli. Il primo livello della piramide rappresenta la dimensione economico-sociale del valore, osservata secondo una prospettiva congiunta ente locale/utenza; tale dimensione si può esprimere tramite il confronto tra i benefici economico-sociali creati a favore del territorio ed i sacrifici da questo sostenuti per fruire dei primi. Il secondo livello rappresenta la dimensione sociale, esprimibile tramite il confronto tra benefici e sacrifici sociali, nella prospettiva unica dell’utenza. La sub-dimensione è costituita dall’efficacia gestionale e sociale. Il terzo livello rappresenta la dimensione economica, esprimibile mediante il confronto tra costi sostenuti dall’ente e proventi conseguiti. Le sub-dimensioni sono quella patrimoniale, reddituale, finanziaria e dell’efficienza. Il quarto livello rappresenta le fondamenta vitali dell’ente ed il suo vero e proprio motore di sviluppo, ossia le componenti intangibili. Le sub-dimensioni del valore di vita e sviluppo sono: il valore strutturale, umano, relazionale, empatico, evolutivo. Attraverso azioni combinate sulle sottodimensioni si possono determinare gap positivi, ad ogni livello dimensionale, tra benefici e sacrifici del valore. Per creare valore tramite la logica piramidale e poterlo misurare, governare e comunicare, l’azienda locale deve predisporre un sistema complementare di processi e strumenti: - Il processo di creazione del valore proposto si sviluppa così: idea del valore; indagine; contrattazione; progettazione; accumulazione; distribuzione; controllo; rialimentazione. L’ente deve creare catene del valore estese all’intero territorio, di modo che i flussi del valore travalichino i confini dell’ente per coinvolgere gli stakeholder esterni. - Tra gli strumenti più innovativi si ricordano: l’equazione sintetica e il bilancio del valore, operanti a livello dimensionale tramite il confronto tra benefici e sacrifici, e il sistema dei value drivers, ossia l’insieme delle leve su cui l’ente deve agire per minimizzare i sacrifici e massimizzare i benefici, al fine di ottenere un rapporto congruo tra gli stessi. Attraverso il presidio sistemico delle fasi della catena e dei livelli della piramide, l’ente locale può governare i flussi di sacrifici e benefici economico-sociali, in modo tale che i secondi sopravanzino i primi, generando così il valore locale.
La creazione del valore nell'ente locale. Il nuovo modello di governo economico.
DEIDDA GAGLIARDO, Enrico
2002
Abstract
L’ente locale è un polo di generazione del valore. Attraverso la ristrutturazione delle modalità di governance l’amministrazione locale potrebbe sprigionare l’inespresso potenziale di valore di cui dispone, canalizzandolo verso il perseguimento della Missione Istituzionale Allargata (soddisfacimento dei bisogni dell’intero sistema locale). Per sistema locale complessivo intendiamo il sistema dei soggetti locali, cioè l’ente stesso più l’insieme composito dei suoi interlocutori (soggetto economico allargato). Il ruolo del comune o della provincia si estrinseca nella creazione di valore economico-sociale per il territorio. Per riuscire nell’intento istituzionale l’ente deve coinvolgere il maggior numero di stakeholder in un progetto di co-creazione del valore, basato su un sistema di contributi e ricompense. L’insieme dei soggetti coinvolti nella co-generazione del valore va a formare la costellazione del valore, in cui l’ente locale svolge un ruolo di regolatore degli apporti e delle ricompense del valore. In qualità di centro propulsore, l’ente ha il compito di coordinare e far fruttare adeguatamente i vari contributi (i propri sacrifici economici e i sacrifici economici e sociali degli stakeholder co-creatori) al fine di generare valore aggiunto rispetto agli stessi in misura tale: da ricompensare equamente le risorse economiche da esso impiegate (benefici economici) [creazione di valore economico]; da ricompensare congruamente gli stakeholder co-generatori (benefici sociali-ricompense) e tutelare e sostenere i soggetti non in grado di contribuire (benefici sociali puri) [creazione di valore sociale]; da aprire nuovi orizzonti interspaziali ed intergenerazionali di sviluppo della società locale (benefici economico-sociali) [creazione di valore economico-sociale]. L’ente locale crea valore a favore delle diverse categorie di stakeholder attraverso la progettazione e realizzazione di una specifica missione per ognuna di esse, da realizzare entro il mandato amministrativo. Il sistema proposto per la misurazione, il governo e la comunicazione del valore imposta la creazione di quest’ultimo sui flussi intercorrenti tra i quattro livelli della c.d. Piramide del valore e sull’articolazione di questi ultimi in sub-livelli. Il primo livello della piramide rappresenta la dimensione economico-sociale del valore, osservata secondo una prospettiva congiunta ente locale/utenza; tale dimensione si può esprimere tramite il confronto tra i benefici economico-sociali creati a favore del territorio ed i sacrifici da questo sostenuti per fruire dei primi. Il secondo livello rappresenta la dimensione sociale, esprimibile tramite il confronto tra benefici e sacrifici sociali, nella prospettiva unica dell’utenza. La sub-dimensione è costituita dall’efficacia gestionale e sociale. Il terzo livello rappresenta la dimensione economica, esprimibile mediante il confronto tra costi sostenuti dall’ente e proventi conseguiti. Le sub-dimensioni sono quella patrimoniale, reddituale, finanziaria e dell’efficienza. Il quarto livello rappresenta le fondamenta vitali dell’ente ed il suo vero e proprio motore di sviluppo, ossia le componenti intangibili. Le sub-dimensioni del valore di vita e sviluppo sono: il valore strutturale, umano, relazionale, empatico, evolutivo. Attraverso azioni combinate sulle sottodimensioni si possono determinare gap positivi, ad ogni livello dimensionale, tra benefici e sacrifici del valore. Per creare valore tramite la logica piramidale e poterlo misurare, governare e comunicare, l’azienda locale deve predisporre un sistema complementare di processi e strumenti: - Il processo di creazione del valore proposto si sviluppa così: idea del valore; indagine; contrattazione; progettazione; accumulazione; distribuzione; controllo; rialimentazione. L’ente deve creare catene del valore estese all’intero territorio, di modo che i flussi del valore travalichino i confini dell’ente per coinvolgere gli stakeholder esterni. - Tra gli strumenti più innovativi si ricordano: l’equazione sintetica e il bilancio del valore, operanti a livello dimensionale tramite il confronto tra benefici e sacrifici, e il sistema dei value drivers, ossia l’insieme delle leve su cui l’ente deve agire per minimizzare i sacrifici e massimizzare i benefici, al fine di ottenere un rapporto congruo tra gli stessi. Attraverso il presidio sistemico delle fasi della catena e dei livelli della piramide, l’ente locale può governare i flussi di sacrifici e benefici economico-sociali, in modo tale che i secondi sopravanzino i primi, generando così il valore locale.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.