Parte I SOMMARIO: 1. Premessa. - Sezione I. Globalizzazione del mondo economico e diritto penale. - 2. Globalizzazione dell'economia, criminalità transnazionale e tendenza all'estensione della competenza penale degli Stati. - 3. Le esigenze di cooperazione, armonizzazione e unificazione penale connesse alla globalizzazione in campo economico. - 4. Uniformazione delle normative penali interne in materia economica e disomogeneità giuridico-culturale tra gli Stati: problemi e prospettive. - Sezione II. Europa senza frontiere e diritto penale. - 5. Culture nazionali, caduta delle frontiere tra gli Stati e crisi del principio di territorialità della legge penale. - 6. Pluralità degli ordinamenti giuridici nazionali e libertà di circolazione/stabilimento: il c.d. forum shopping e le sue conseguenze in materia penale. - 7. Le difficili alternative all'attuale disciplina della legge penale italiana nello spazio. - Sezione III. Stato pluriculturale e diritto penale. - 8. Dalle ideologie egualitarie allo Stato multietnico: le mancate promesse di uniformazione socio-culturale dei cittadini e le nuove diseguaglianze prodotte dai flussi migratori .- 9. I1 diritto penale quale strumento di convivenza nella diversità. - 10. I limiti alle libertà delle minoranze tra bilanciamento di interessi e funzioni della pena. - 11. Considerazioni conclusive. Parte II 1. Premessa. — 2. La presunta indifferenza del sistema penale italiano rispetto al “fattore culturale” e le sue ragioni. — 3. Le ragioni storiche: la postulata unitarietà culturale della società italiana. — 4. Breve indagine comparatistica sulla crescente rilevanza penale del fattore culturale rispetto alle minoranze nazionali: la realtà extraeuropea. — 5. Le minoranze autoctone europee e la loro tendenziale carenza di specificità culturali meritevoli di ricadute in sede penale. — 6. Le tradizioni dei gruppi immigrati al vaglio del diritto penale: le cultural defences e la loro coerenza col modello sociale pluralista di matrice anglosassone. — 7. L’irrilevanza penale delle peculiarità culturali delle minoranze immigrate secondo il modello sociale assimilazionista di stampo francese. — 8. Le ragioni politiche alla base del rifiuto del modello sociale pluralista in materia di immigrazione. — 9. Le ragioni politico-criminali sottese all’irrilevanza penale del fattore culturale rispetto alle minoranze immigrate. — 10. Le controindicazioni connesse ad una politica dell’immigrazione a sfondo assimilazionista. — 11. Le possibili conseguenze negative correlate ad una politica criminale tesa all’assimilazione dei gruppi immigrati. — 12. I reati culturali tra teoria e prassi. In particolare, le incongruenze della giurisprudenza in materia. — 13. Spunti per una più consapevole disciplina penale dei comportamenti indotti dall’appartenenza a culture minoritarie. — 14. Conclusione.
Modelli penali e società multiculturale
BERNARDI, Alessandro
2006
Abstract
Parte I SOMMARIO: 1. Premessa. - Sezione I. Globalizzazione del mondo economico e diritto penale. - 2. Globalizzazione dell'economia, criminalità transnazionale e tendenza all'estensione della competenza penale degli Stati. - 3. Le esigenze di cooperazione, armonizzazione e unificazione penale connesse alla globalizzazione in campo economico. - 4. Uniformazione delle normative penali interne in materia economica e disomogeneità giuridico-culturale tra gli Stati: problemi e prospettive. - Sezione II. Europa senza frontiere e diritto penale. - 5. Culture nazionali, caduta delle frontiere tra gli Stati e crisi del principio di territorialità della legge penale. - 6. Pluralità degli ordinamenti giuridici nazionali e libertà di circolazione/stabilimento: il c.d. forum shopping e le sue conseguenze in materia penale. - 7. Le difficili alternative all'attuale disciplina della legge penale italiana nello spazio. - Sezione III. Stato pluriculturale e diritto penale. - 8. Dalle ideologie egualitarie allo Stato multietnico: le mancate promesse di uniformazione socio-culturale dei cittadini e le nuove diseguaglianze prodotte dai flussi migratori .- 9. I1 diritto penale quale strumento di convivenza nella diversità. - 10. I limiti alle libertà delle minoranze tra bilanciamento di interessi e funzioni della pena. - 11. Considerazioni conclusive. Parte II 1. Premessa. — 2. La presunta indifferenza del sistema penale italiano rispetto al “fattore culturale” e le sue ragioni. — 3. Le ragioni storiche: la postulata unitarietà culturale della società italiana. — 4. Breve indagine comparatistica sulla crescente rilevanza penale del fattore culturale rispetto alle minoranze nazionali: la realtà extraeuropea. — 5. Le minoranze autoctone europee e la loro tendenziale carenza di specificità culturali meritevoli di ricadute in sede penale. — 6. Le tradizioni dei gruppi immigrati al vaglio del diritto penale: le cultural defences e la loro coerenza col modello sociale pluralista di matrice anglosassone. — 7. L’irrilevanza penale delle peculiarità culturali delle minoranze immigrate secondo il modello sociale assimilazionista di stampo francese. — 8. Le ragioni politiche alla base del rifiuto del modello sociale pluralista in materia di immigrazione. — 9. Le ragioni politico-criminali sottese all’irrilevanza penale del fattore culturale rispetto alle minoranze immigrate. — 10. Le controindicazioni connesse ad una politica dell’immigrazione a sfondo assimilazionista. — 11. Le possibili conseguenze negative correlate ad una politica criminale tesa all’assimilazione dei gruppi immigrati. — 12. I reati culturali tra teoria e prassi. In particolare, le incongruenze della giurisprudenza in materia. — 13. Spunti per una più consapevole disciplina penale dei comportamenti indotti dall’appartenenza a culture minoritarie. — 14. Conclusione.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.