Il primo capitolo è dedicato all’analisi delle dinamiche innovative e delle pratiche, in senso più generale, orientate ad ottenere maggiori perfomance economiche. I dati sui quali si basa l’analisi sono stati rilevati mediante un’indagine campione, basata su di un questionario strutturato somministrato alle imprese industriali e dei servizi, con almeno 10 addetti. Il riferimento temporale dell’indagine è il triennio 2005-2007. La numerosità e la rappresentatività delle imprese intervistate, circa 150, permette di effettuare robuste analisi quantitative su varie interessanti dinamiche, correlate con le evoluzioni e performance proprie del mercato del lavoro. Infatti, si presenta un’evidenza empirica su quattro sfere innovative: lo sviluppo tecnologico, l’innovazione organizzativa, le attività di formazione, e le innovazioni nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). Questi sono tra i fattori fondamentali alla base della competitività delle imprese sui mercati, tramite soprattutto le possibili complementarietà/sinergie esistenti tra le varie determinati innovative delle performance. Tali fattori di competitività sono messi in relazione con le perfomance economiche di produttività e redditività delle imprese, con focalizzazioni sia sulle eventuali eterogeneità settoriali sia dimensionali, tra piccole, medie e grandi imprese. Inoltre, si presta attenzione anche a temi più specifici e di nicchia, ma di grande interesse nel dibattito attuale, quali tra gli altri le relazioni tra perfomance innovative ed economiche e condizioni di lavoro. Nel dibattito infatti si osserva che il miglioramento delle condizioni di lavoro, in termini non solo di responsabilizzazione dei dipendenti sul posto di lavoro, ma di accrescimento dell’autonomia decisionale sul lavoro, delle competenze possedute, e di riduzione dei rischi nell’attività lavorativa, costituisce un driver significativo di superiori performance, quando associato ad un miglioramento dei fattori di competitività. Il tema delle condizioni di lavoro chiama in causa un ulteriore fattore potenzialmente cruciale per le politiche innovative, e tramite esse, per le performance economiche. Si tratta della sfera delle relazioni industriali che rivestono attualità anche in relazione al confronto difficile sul terreno del rinnovamento dei modelli di contrattazione tra direzione d’impresa e rappresentanze sindacali. Il dialogo sociale si afferma come fattore di sviluppo e crescita della competitività dell’impresa e di miglioramento delle condizioni di lavoro, e per questa ragione procedure maggiormente decentralizzate di informazione, consultazione e negoziazione nell’impresa vengono indicate come la direttrice su cui orientare le politiche di partecipazione dei dipendenti. La ricca evidenza empirica, quindi, permette di effettuare considerazioni sia con riferimento alla gestione più o meno innovativa delle imprese sia ad aspetti di policy sull’innovazione, Tra questi, per le competenze esistenti su dimensione regionale e provinciale, la formazione costituisce un pilastro sia nell’analisi che nelle policy delle istituzioni locali, anche in virtù delle specifiche domande poste nell’indagine e riguardanti le interazioni tra imprese ed istituzioni e l’impegno di risorse finanziarie su R&S e formazione. Il primo capitolo offre quindi un quadro di riferimento empirico sul panorama economico ed innovativo della provincia, sul quale installare le conseguenti analisi proprie del mercato del lavoro, ed una base informativa solida dalla quale poter comprendere dove risiedono le potenzialità per una domanda di lavoro di qualità e dove e come supportarla e stimolarla nei contesti più critici.

Competitività, innovazione e performance. Una indagine sulle imprese di Ferrara

PINI, Paolo;BIANCHI, Anna Flavia;MAZZANTI, Massimiliano
2008

Abstract

Il primo capitolo è dedicato all’analisi delle dinamiche innovative e delle pratiche, in senso più generale, orientate ad ottenere maggiori perfomance economiche. I dati sui quali si basa l’analisi sono stati rilevati mediante un’indagine campione, basata su di un questionario strutturato somministrato alle imprese industriali e dei servizi, con almeno 10 addetti. Il riferimento temporale dell’indagine è il triennio 2005-2007. La numerosità e la rappresentatività delle imprese intervistate, circa 150, permette di effettuare robuste analisi quantitative su varie interessanti dinamiche, correlate con le evoluzioni e performance proprie del mercato del lavoro. Infatti, si presenta un’evidenza empirica su quattro sfere innovative: lo sviluppo tecnologico, l’innovazione organizzativa, le attività di formazione, e le innovazioni nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). Questi sono tra i fattori fondamentali alla base della competitività delle imprese sui mercati, tramite soprattutto le possibili complementarietà/sinergie esistenti tra le varie determinati innovative delle performance. Tali fattori di competitività sono messi in relazione con le perfomance economiche di produttività e redditività delle imprese, con focalizzazioni sia sulle eventuali eterogeneità settoriali sia dimensionali, tra piccole, medie e grandi imprese. Inoltre, si presta attenzione anche a temi più specifici e di nicchia, ma di grande interesse nel dibattito attuale, quali tra gli altri le relazioni tra perfomance innovative ed economiche e condizioni di lavoro. Nel dibattito infatti si osserva che il miglioramento delle condizioni di lavoro, in termini non solo di responsabilizzazione dei dipendenti sul posto di lavoro, ma di accrescimento dell’autonomia decisionale sul lavoro, delle competenze possedute, e di riduzione dei rischi nell’attività lavorativa, costituisce un driver significativo di superiori performance, quando associato ad un miglioramento dei fattori di competitività. Il tema delle condizioni di lavoro chiama in causa un ulteriore fattore potenzialmente cruciale per le politiche innovative, e tramite esse, per le performance economiche. Si tratta della sfera delle relazioni industriali che rivestono attualità anche in relazione al confronto difficile sul terreno del rinnovamento dei modelli di contrattazione tra direzione d’impresa e rappresentanze sindacali. Il dialogo sociale si afferma come fattore di sviluppo e crescita della competitività dell’impresa e di miglioramento delle condizioni di lavoro, e per questa ragione procedure maggiormente decentralizzate di informazione, consultazione e negoziazione nell’impresa vengono indicate come la direttrice su cui orientare le politiche di partecipazione dei dipendenti. La ricca evidenza empirica, quindi, permette di effettuare considerazioni sia con riferimento alla gestione più o meno innovativa delle imprese sia ad aspetti di policy sull’innovazione, Tra questi, per le competenze esistenti su dimensione regionale e provinciale, la formazione costituisce un pilastro sia nell’analisi che nelle policy delle istituzioni locali, anche in virtù delle specifiche domande poste nell’indagine e riguardanti le interazioni tra imprese ed istituzioni e l’impegno di risorse finanziarie su R&S e formazione. Il primo capitolo offre quindi un quadro di riferimento empirico sul panorama economico ed innovativo della provincia, sul quale installare le conseguenti analisi proprie del mercato del lavoro, ed una base informativa solida dalla quale poter comprendere dove risiedono le potenzialità per una domanda di lavoro di qualità e dove e come supportarla e stimolarla nei contesti più critici.
2008
Competitività; innovazione; performance
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