Si presenta una memoria inedita di Sebastiano Canterzani, riguardante il moto verticale dei proiettili. Prendendo lo spunto da una dissertazione presentata da d’Alembert all’Académie des Sciences di Parigi, e inserita nell’Histoire de l’Académie per l’anno 1771, Canterzani dimostra che il rapporto tra l’area circolare descritta dal punto di lancio nel piano del parallelo e l’area ellittica descritta dal corpo lanciato nel piano diametrale, è uguale al coseno della latitudine. La memoria ci è pervenuta in due copie, una depositata all’Archivio storico dell’Accademia delle Scienze, ed un’altra contenuta nel fondo Canterzani della Biblioteca Universitaria di Bologna, seconda in ordine di tempo e corredata da figure poiché era destinata ad essere pubblicata nella collezione degli Opuscoli scientifici di Bologna.
Sebastiano Canterzani: Della caduta dei corpi lanciati in alto
BORGATO, Maria Teresa
2008
Abstract
Si presenta una memoria inedita di Sebastiano Canterzani, riguardante il moto verticale dei proiettili. Prendendo lo spunto da una dissertazione presentata da d’Alembert all’Académie des Sciences di Parigi, e inserita nell’Histoire de l’Académie per l’anno 1771, Canterzani dimostra che il rapporto tra l’area circolare descritta dal punto di lancio nel piano del parallelo e l’area ellittica descritta dal corpo lanciato nel piano diametrale, è uguale al coseno della latitudine. La memoria ci è pervenuta in due copie, una depositata all’Archivio storico dell’Accademia delle Scienze, ed un’altra contenuta nel fondo Canterzani della Biblioteca Universitaria di Bologna, seconda in ordine di tempo e corredata da figure poiché era destinata ad essere pubblicata nella collezione degli Opuscoli scientifici di Bologna.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.