In considerazione degli atteggiamenti ostili recentemente rilevati dai Centri che monitorano i fenomeni di antisemitismo in Europa, e del nesso riscontrato in ambiti non psicologici fra pregiudizio anti-israeliano ed atteggiamenti antisemiti, scopo di questo progetto è di studiare la percezione sociale e la rappresentazione di Israele e degli Israeliani. A tal fine abbiamo predisposto due differenti indagini, che, secondo una prospettiva multipla, combinano metodi di tipo quantitativo e qualitativo e che considerano in modo interconnesso il ruolo dei fattori cognitivi, affettivi e comportamentali nel veicolare pregiudizio e discriminazione verso i target. Il primo studio, rivolto ad un campione di giovani-adulti italiani, investigherà, come essi percepiscono differenti categorie di Israeliani in funzione dell’articolazione della loro identità sociale. Più in specifico verificheremo, tramite misure implicite ed esplicite, l’eventuale variazione nell’astrazione del linguaggio impiegato per descrivere quattro categorie di Israeliani, differenziate in base al ruolo assunto in contesti intergruppi. Investigheremo poi l’intensità delle reazioni empatiche suscitate dai target ed il livello di adesione dei partecipanti ad atteggiamenti anti-israeliani ed antisemiti. Dopo aver testato l’impatto moderatore delle reazioni empatiche sugli atteggiamenti e comportamenti discriminatori considerati, verificheremo il rapporto fra la complessità dell’identità sociale dei rispondenti ed atteggiamenti e condotte discriminatorie verso i target. Il secondo studio previsto è invece finalizzato a cogliere le rappresentazioni di Israele e degli Israeliani veicolate da quotidiani italiani di differente orientamento politico in un contenuto intendiamo rilevare: a) i comportamenti sociali riferiti a specifiche relazioni intergruppi (israeliani vs. palestinesi; israeliani vs. libanesi); b) la presenza di credenze delegittimanti nei confronti degli Israeliani, del Governo e dell’Esercito Israeliano; c) il tipo di argomentazioni (positive vs. negative) proposte dagli articoli; d) le unità lessicali associate con maggiore frequenza ai target. Circa gli elementi innovativi di questo programma di ricerca, il primo studio, diversamente dalle indagini di opinione che propongono gli “Israeliani” come categoria generale di persone e utilizzano misure esplicite di atteggiamento, approfondirà piuttosto la percezione di differenti categorie di Israeliani, anche tramite misure implicite, in grado di ridurre l’eventualità di risposte socialmente desiderabili. Il fatto poi che sia investigato il rapporto fra complessità dell’identità sociale e pregiudizio, ci pare introduca un secondo elemento di originalità. Pregio del secondo studio, sta invece nel fatto di proporre una prima analisi sistematica delle espressioni linguistiche impiegate dalla stampa italiana per veicolare informazioni su Israele e gli Israeliani. La realizzazione delle indagini previste, oltre alla messa a punto di misure originali di discriminazione e di atteggiamento, consentirà di ottenere evidenze sui contenuti ed i processi del pregiudizio anti-israeliano ed antiebraico che potranno essere impiegate come base indispensabile per predisporre interventi mirati di cambiamento sociale, rivolti a ridurre e contrastare fenomeni di discriminazione verso gli Ebrei ed altre minoranze religiose ed etniche.

PRIN - Atteggiamenti anti-israeliani e antisemiti nelle rappresentazioni degli Italiani e della stampa

RAVENNA, Marcella
2007

Abstract

In considerazione degli atteggiamenti ostili recentemente rilevati dai Centri che monitorano i fenomeni di antisemitismo in Europa, e del nesso riscontrato in ambiti non psicologici fra pregiudizio anti-israeliano ed atteggiamenti antisemiti, scopo di questo progetto è di studiare la percezione sociale e la rappresentazione di Israele e degli Israeliani. A tal fine abbiamo predisposto due differenti indagini, che, secondo una prospettiva multipla, combinano metodi di tipo quantitativo e qualitativo e che considerano in modo interconnesso il ruolo dei fattori cognitivi, affettivi e comportamentali nel veicolare pregiudizio e discriminazione verso i target. Il primo studio, rivolto ad un campione di giovani-adulti italiani, investigherà, come essi percepiscono differenti categorie di Israeliani in funzione dell’articolazione della loro identità sociale. Più in specifico verificheremo, tramite misure implicite ed esplicite, l’eventuale variazione nell’astrazione del linguaggio impiegato per descrivere quattro categorie di Israeliani, differenziate in base al ruolo assunto in contesti intergruppi. Investigheremo poi l’intensità delle reazioni empatiche suscitate dai target ed il livello di adesione dei partecipanti ad atteggiamenti anti-israeliani ed antisemiti. Dopo aver testato l’impatto moderatore delle reazioni empatiche sugli atteggiamenti e comportamenti discriminatori considerati, verificheremo il rapporto fra la complessità dell’identità sociale dei rispondenti ed atteggiamenti e condotte discriminatorie verso i target. Il secondo studio previsto è invece finalizzato a cogliere le rappresentazioni di Israele e degli Israeliani veicolate da quotidiani italiani di differente orientamento politico in un contenuto intendiamo rilevare: a) i comportamenti sociali riferiti a specifiche relazioni intergruppi (israeliani vs. palestinesi; israeliani vs. libanesi); b) la presenza di credenze delegittimanti nei confronti degli Israeliani, del Governo e dell’Esercito Israeliano; c) il tipo di argomentazioni (positive vs. negative) proposte dagli articoli; d) le unità lessicali associate con maggiore frequenza ai target. Circa gli elementi innovativi di questo programma di ricerca, il primo studio, diversamente dalle indagini di opinione che propongono gli “Israeliani” come categoria generale di persone e utilizzano misure esplicite di atteggiamento, approfondirà piuttosto la percezione di differenti categorie di Israeliani, anche tramite misure implicite, in grado di ridurre l’eventualità di risposte socialmente desiderabili. Il fatto poi che sia investigato il rapporto fra complessità dell’identità sociale e pregiudizio, ci pare introduca un secondo elemento di originalità. Pregio del secondo studio, sta invece nel fatto di proporre una prima analisi sistematica delle espressioni linguistiche impiegate dalla stampa italiana per veicolare informazioni su Israele e gli Israeliani. La realizzazione delle indagini previste, oltre alla messa a punto di misure originali di discriminazione e di atteggiamento, consentirà di ottenere evidenze sui contenuti ed i processi del pregiudizio anti-israeliano ed antiebraico che potranno essere impiegate come base indispensabile per predisporre interventi mirati di cambiamento sociale, rivolti a ridurre e contrastare fenomeni di discriminazione verso gli Ebrei ed altre minoranze religiose ed etniche.
2007
Ravenna, Marcella
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