Le meningiti da listeria sono relativamente frequenti nelle prime settimane di vita e negli adulti >60 anni. La listeriosi si acquisisce principalmente con alimenti contaminati o, per il neonato mediante il passaggio attraverso il canale del parto di una donna infetta. In Italia nel periodo 1994-2007 sono stati segnalati 4 casi di meningite da listeria in bambini da 1 a 36 mesi di età (fonte ISS). Caso clinico: descriviamo un caso di meningite da listeria insorto in un lattante serbo di mesi 9 (tampone vaginale materno negativo per listeria) ricoverato presso il nostro reparto per febbre. All’ingresso era presente otite media bilaterale, non segni di irritazione meningea; gli esami mostravano PCR 16.1mg/dL; GB 42.500, PLT 767.000, test anti-HIV negativo. Le emocolture erano negative. Veniva iniziata terapia e.v. con ceftriaxone che non sortiva miglioramento. In 2° giornata compariva vomito, rigor nucalis, fontanella anteriore pulsante. La rachicentesi evidenziava liquor torbido, iperteso, ipoglicorrachia, ipeproteinorrachia, GB 1560; (65%PMN, 35% monociti). Dall’esame colturale del liquor si isolava Listeria monocitogenes. La terapia veniva sostituita con ampicillina e gentamicina. Per la comparsa di crisi convulsive subentranti il paziente veniva trasferito in terapia intensiva pediatrica dove eseguiva TAC cerebrale che evidenziava volumi ventricolari più ampi per l’età del paziente, ed EEG che mostrava “ricorrenza componenti lente a carico delle regioni centro-parietali con predominanza dell’emisfero dx”. Dopo 12 giorni, il bambino ritornava nella nostra U.O. ancora febbrile (38°C) ma in buone condizioni generali con obiettività neurologica nella norma. Il decorso è stato caratterizzato da febbre remittente per oltre 4 settimane. Eseguiva terapia con ampicillina 28 giorni associata a gentamicina per i primi 15 giorni con negativizzazione dell’esame colturale del liquor. Il follow up a tre mesi mostrava ancora leucocitosi mentre le sottopopolazioni linfocitarie, l’es. audiometrico, l’eco-cerebrale e l’esame neurologico erano nella norma. Conclusioni: nonostante l’età d’insorgenza è ipotizzabile che l’infezione sia avvenuta attraverso l’ingestione di alimenti contaminati. Peculiare anche il decorso particolarmente prolungato della febbre .

MENINGITE DA LISTERIA MONOCYTOGENES IN UN LATTANTE DI 9 MESI.

CONTINI, Carlo
2007

Abstract

Le meningiti da listeria sono relativamente frequenti nelle prime settimane di vita e negli adulti >60 anni. La listeriosi si acquisisce principalmente con alimenti contaminati o, per il neonato mediante il passaggio attraverso il canale del parto di una donna infetta. In Italia nel periodo 1994-2007 sono stati segnalati 4 casi di meningite da listeria in bambini da 1 a 36 mesi di età (fonte ISS). Caso clinico: descriviamo un caso di meningite da listeria insorto in un lattante serbo di mesi 9 (tampone vaginale materno negativo per listeria) ricoverato presso il nostro reparto per febbre. All’ingresso era presente otite media bilaterale, non segni di irritazione meningea; gli esami mostravano PCR 16.1mg/dL; GB 42.500, PLT 767.000, test anti-HIV negativo. Le emocolture erano negative. Veniva iniziata terapia e.v. con ceftriaxone che non sortiva miglioramento. In 2° giornata compariva vomito, rigor nucalis, fontanella anteriore pulsante. La rachicentesi evidenziava liquor torbido, iperteso, ipoglicorrachia, ipeproteinorrachia, GB 1560; (65%PMN, 35% monociti). Dall’esame colturale del liquor si isolava Listeria monocitogenes. La terapia veniva sostituita con ampicillina e gentamicina. Per la comparsa di crisi convulsive subentranti il paziente veniva trasferito in terapia intensiva pediatrica dove eseguiva TAC cerebrale che evidenziava volumi ventricolari più ampi per l’età del paziente, ed EEG che mostrava “ricorrenza componenti lente a carico delle regioni centro-parietali con predominanza dell’emisfero dx”. Dopo 12 giorni, il bambino ritornava nella nostra U.O. ancora febbrile (38°C) ma in buone condizioni generali con obiettività neurologica nella norma. Il decorso è stato caratterizzato da febbre remittente per oltre 4 settimane. Eseguiva terapia con ampicillina 28 giorni associata a gentamicina per i primi 15 giorni con negativizzazione dell’esame colturale del liquor. Il follow up a tre mesi mostrava ancora leucocitosi mentre le sottopopolazioni linfocitarie, l’es. audiometrico, l’eco-cerebrale e l’esame neurologico erano nella norma. Conclusioni: nonostante l’età d’insorgenza è ipotizzabile che l’infezione sia avvenuta attraverso l’ingestione di alimenti contaminati. Peculiare anche il decorso particolarmente prolungato della febbre .
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