Negli ultimi decenni, gli isotopi stabili dell’ossigeno e dell’idrogeno sono comunemente utilizzati per stabilire l’origine delle acque e le aree di alimentazione degli acquiferi; mentre, il trizio e gli isotopi del carbonio sono utilizzati per la valutazione dei tempi di residenza delle acque nei serbatoi. La caratterizzazione isotopica delle risorse idriche sotterranee, che si sviluppano nel territorio ferrarese, con particolare interesse al primo (A1-I) e secondo acquifero in pressione (A2-I), è stata realizzata, tramite l’elaborazione, di dati provenienti da una rete di monitoraggio costituita da 18 pozzi (database ARPA, progetto SINA; RAPTI CAPUTO, 2000). In particolare, sono stati utilizzati dieci campioni d’acqua per la caratterizzazione isotopica del sistema acquifero A1-I ed otto per quello A2-I. Nei campioni raccolti sono stati analizzati i rapporti isotopici 18O/16O, D/H ed il contenuto il tritio (T), carbonio-14 (14C) e carbonio-13 (13C). Tenendo in considerazione tutti i campioni, l’analisi dei dati isotopici ci ha permesso di osservare valori del rapporto 18O/16O compresi tra -10,86 e -7,44, mentre, il rapporto isotopico D/H mostra valori compresi tra -72,79 e -48,99. La distribuzione dei valori isotopici relativi all’ossigeno e all’idrogeno (fig. 32) riflette, in generale, la presenza di acque di molteplice origine, da padano-alpina, ad appenninica e fino ad acque 'locali'.

Geochimica isotopica

RAPTI, Dimitra;
2007

Abstract

Negli ultimi decenni, gli isotopi stabili dell’ossigeno e dell’idrogeno sono comunemente utilizzati per stabilire l’origine delle acque e le aree di alimentazione degli acquiferi; mentre, il trizio e gli isotopi del carbonio sono utilizzati per la valutazione dei tempi di residenza delle acque nei serbatoi. La caratterizzazione isotopica delle risorse idriche sotterranee, che si sviluppano nel territorio ferrarese, con particolare interesse al primo (A1-I) e secondo acquifero in pressione (A2-I), è stata realizzata, tramite l’elaborazione, di dati provenienti da una rete di monitoraggio costituita da 18 pozzi (database ARPA, progetto SINA; RAPTI CAPUTO, 2000). In particolare, sono stati utilizzati dieci campioni d’acqua per la caratterizzazione isotopica del sistema acquifero A1-I ed otto per quello A2-I. Nei campioni raccolti sono stati analizzati i rapporti isotopici 18O/16O, D/H ed il contenuto il tritio (T), carbonio-14 (14C) e carbonio-13 (13C). Tenendo in considerazione tutti i campioni, l’analisi dei dati isotopici ci ha permesso di osservare valori del rapporto 18O/16O compresi tra -10,86 e -7,44, mentre, il rapporto isotopico D/H mostra valori compresi tra -72,79 e -48,99. La distribuzione dei valori isotopici relativi all’ossigeno e all’idrogeno (fig. 32) riflette, in generale, la presenza di acque di molteplice origine, da padano-alpina, ad appenninica e fino ad acque 'locali'.
2007
PIANURA ALLUVIONALE; GEOCHIMICA ISOTOPICA; MONITORAGGIO AMBIENTALE
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