I componenti chimici presenti nei prodotti per la cura e l’igiene personali (PCPs, Personal Care Products) includono un’ampia e diversificata gamma di sostanze chimiche, fra cui: tensioattivi (benzeni alchilici), profumi (nitro muschi e muschi policiclici), filtri UV (benzofenone, ottocrilene), antibatterici (triclosan, clorophene), conservanti (parabeni) , . Sono definiti emergenti in quanto sono stati riconosciuti solo recentemente come agenti inquinanti e, a livello nazionale ed europeo, ne sono previsti regolamentazione e monitoraggio ancora non attuati. Sono inquinanti che persistono nell’ambiente grazie al loro continuo rilascio; hanno, si può dire, una “pseudo-persistenza”, con significative conseguenze sull’ambiente . Tra le principali problematiche relative a questi composti vi è la necessità di definire metodiche analitiche di monitoraggio adeguate. Un singolo metodo di analisi per differenti classi di composti è molto vantaggioso, in quanto riduce i tempi di analisi, il numero di campioni da prelevare e i costi. Si sta lavorando alla messa a punto di un metodo multiresiduo che utilizza Gas Cromatografia-Spettrometria di Massa (GC-MS) per l'analisi simultanea di PCPs volatili appartenenti a classi diverse in matrici acquose ambientali. Il campione è purificato e preconcentrato usando estrazione in fase solida (SPE) prima dell’analisi GC-MS. Dopo un preliminare studio bibliografico , sono state esaminate e confrontate differenti condizioni di estrazione: la composizione della cartuccia, il tipo ed il volume del solvente utilizzato per eluire gli analiti da questa. L’obiettivo di questa ricerca è mettere a punto un metodo analitico in grado d’estrarre e concentrare composti PCPs presenti in tracce in acqua. Sono state valutate cartucce SPE C-18 (Restek) e STRATA-X (Phenomenex), quest’ultima con caratteristiche sia lipofile che idrofile, con diversi eluenti ognuna. Sono state ottimizzate le condizioni operative d’analisi tramite GC, per separare il maggior numero di componenti possibili nel campione. Il metodo è stato testato su 30 composti target.

Analisi di contaminanti emergenti nelle acque: messa a punto di un metodo multiresiduo GC-MS per l’analisi di PCP

BASAGLIA, Giulia;PIETROGRANDE, Maria Chiara;DONDI, Francesco
2008

Abstract

I componenti chimici presenti nei prodotti per la cura e l’igiene personali (PCPs, Personal Care Products) includono un’ampia e diversificata gamma di sostanze chimiche, fra cui: tensioattivi (benzeni alchilici), profumi (nitro muschi e muschi policiclici), filtri UV (benzofenone, ottocrilene), antibatterici (triclosan, clorophene), conservanti (parabeni) , . Sono definiti emergenti in quanto sono stati riconosciuti solo recentemente come agenti inquinanti e, a livello nazionale ed europeo, ne sono previsti regolamentazione e monitoraggio ancora non attuati. Sono inquinanti che persistono nell’ambiente grazie al loro continuo rilascio; hanno, si può dire, una “pseudo-persistenza”, con significative conseguenze sull’ambiente . Tra le principali problematiche relative a questi composti vi è la necessità di definire metodiche analitiche di monitoraggio adeguate. Un singolo metodo di analisi per differenti classi di composti è molto vantaggioso, in quanto riduce i tempi di analisi, il numero di campioni da prelevare e i costi. Si sta lavorando alla messa a punto di un metodo multiresiduo che utilizza Gas Cromatografia-Spettrometria di Massa (GC-MS) per l'analisi simultanea di PCPs volatili appartenenti a classi diverse in matrici acquose ambientali. Il campione è purificato e preconcentrato usando estrazione in fase solida (SPE) prima dell’analisi GC-MS. Dopo un preliminare studio bibliografico , sono state esaminate e confrontate differenti condizioni di estrazione: la composizione della cartuccia, il tipo ed il volume del solvente utilizzato per eluire gli analiti da questa. L’obiettivo di questa ricerca è mettere a punto un metodo analitico in grado d’estrarre e concentrare composti PCPs presenti in tracce in acqua. Sono state valutate cartucce SPE C-18 (Restek) e STRATA-X (Phenomenex), quest’ultima con caratteristiche sia lipofile che idrofile, con diversi eluenti ognuna. Sono state ottimizzate le condizioni operative d’analisi tramite GC, per separare il maggior numero di componenti possibili nel campione. Il metodo è stato testato su 30 composti target.
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