Gravemente danneggiati da lavori di sbancamento e da attività estrattive, i depositi paleolitici appartenenti in origine ad un vasto insediamento collocato alla base di una parete rocciosa, furono oggetto di scavi di recupero nel 1978 e nel 1979 e sono attualmente in corso di studio. Il quadro paleoecologico desunto dai pochi resti di macromammiferi si accorda con un momento temperato-freddo del tardiglaciale (confermato dalla data 14C di 10350±60 B.P. per l’insieme stratigrafico D1-2) e riflette la varietà di ambienti circostanti il sito. Il quadro viene confermato ed arricchito dal diagramma malacologico, che mostra un trend da condizioni climatiche fresco-aride con copertura arbustiva più o meno rada proprie del tardiglaciale-Olocene iniziale, a condizioni climatiche temperate e temperato-calde ed umide con aree boschive più o meno aperte riferibili all’Olocene. L’industria litica, particolarmente abbondante in alcuni livelli, attesta la scheggiatura sul posto di selci locali. Più catene operative indipendenti sono finalizzate alla produzione di lame, grandi lamelle e lamelle, le cui caratteristiche morfometriche mostrano regolarità nel profilo longitudinale, sezione triangolare o trapezoidale, spessore costante, indice di allungamento elevato. La tipologia di strumenti e armature sottolinea l’appartenenza di tutti gli insiemi litici all’Epigravettiano recente. Gli strumenti comprendono bulini, grattatoi frontali lunghi su supporti laminari talora di prima scelta, lame ritoccate e altri tipi, mentre le armature annoverano principalmente microgravettes e punte a dorso, lamelle a dorso, lamelle a dorso e troncatura e sporadicamente elementi a doppio dorso, lamelle a ritocco semplice marginale e segmenti. Cronologicamente e culturalmente l’industria sembra posteriore allo stadio a microgravettes, lamelle a dorso e a dorso e troncatura con debole fenomeno di geometrizzazione, inquadrabile nell’Allerød, e documentato alla Grotta della Ferrovia, mentre sembra comprendere lo stadio a dorsi e troncature con forme geometriche trapezoidali e diminuzione delle microgravettes, documentato in una fase successiva nella Grotta del Prete, al limite tra Pleistocene e Olocene.

I depositi epigravettiani del sito 1 di Cava Romita: cronologia, faune, industria litica.

GUERRESCHI, Antonio;PERESANI, Marco;
2005

Abstract

Gravemente danneggiati da lavori di sbancamento e da attività estrattive, i depositi paleolitici appartenenti in origine ad un vasto insediamento collocato alla base di una parete rocciosa, furono oggetto di scavi di recupero nel 1978 e nel 1979 e sono attualmente in corso di studio. Il quadro paleoecologico desunto dai pochi resti di macromammiferi si accorda con un momento temperato-freddo del tardiglaciale (confermato dalla data 14C di 10350±60 B.P. per l’insieme stratigrafico D1-2) e riflette la varietà di ambienti circostanti il sito. Il quadro viene confermato ed arricchito dal diagramma malacologico, che mostra un trend da condizioni climatiche fresco-aride con copertura arbustiva più o meno rada proprie del tardiglaciale-Olocene iniziale, a condizioni climatiche temperate e temperato-calde ed umide con aree boschive più o meno aperte riferibili all’Olocene. L’industria litica, particolarmente abbondante in alcuni livelli, attesta la scheggiatura sul posto di selci locali. Più catene operative indipendenti sono finalizzate alla produzione di lame, grandi lamelle e lamelle, le cui caratteristiche morfometriche mostrano regolarità nel profilo longitudinale, sezione triangolare o trapezoidale, spessore costante, indice di allungamento elevato. La tipologia di strumenti e armature sottolinea l’appartenenza di tutti gli insiemi litici all’Epigravettiano recente. Gli strumenti comprendono bulini, grattatoi frontali lunghi su supporti laminari talora di prima scelta, lame ritoccate e altri tipi, mentre le armature annoverano principalmente microgravettes e punte a dorso, lamelle a dorso, lamelle a dorso e troncatura e sporadicamente elementi a doppio dorso, lamelle a ritocco semplice marginale e segmenti. Cronologicamente e culturalmente l’industria sembra posteriore allo stadio a microgravettes, lamelle a dorso e a dorso e troncatura con debole fenomeno di geometrizzazione, inquadrabile nell’Allerød, e documentato alla Grotta della Ferrovia, mentre sembra comprendere lo stadio a dorsi e troncature con forme geometriche trapezoidali e diminuzione delle microgravettes, documentato in una fase successiva nella Grotta del Prete, al limite tra Pleistocene e Olocene.
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