Oggetto di questo capitolo è l’analisi dei cambiamenti nelle condizioni di lavo-ro intervenute a seguito di quei mutamenti e innovazioni introdotte nell’impresa che comportano l’intensificarsi di varie forme di flessibilità. La letteratura economica ritiene che l’implementazione di forme di flessibilità quali quella numerica, temporale, funzionale, organizzativa, oltre a quella salaria-le, possa promuovere la competitività delle imprese. A seconda del mix di flessibi-lità introdotte, si potrebbe innescare un meccanismo che induce l’affermarsi di un modello di impresa in grado di competere su percorsi non tradizionali, fondati principalmente su innovazioni organizzative di tipo partecipativo, sull’innovazio-ne dei processi produttivi e nella qualità dei prodotti ed infine sulla valorizzazione del lavoro come fattore di sviluppo attraverso l’adozione di sistemi di gestione delle risorse umane che riducono il ruolo della gerarchia. La condizione perché avvengano questi cambiamenti risiede anche nella capacità delle parti sociali di coniugare, con procedure negoziate, specifiche forme di flessibilità con le diverse tipologie di innovazione. L’obiettivo di questo capitolo è così quello di cogliere i cambiamenti interve-nuti nelle imprese sia nelle condizioni di lavoro sia nelle varie forme di flessibilità. In questo ambito, particolare attenzione viene dedicata all’esame del confronto negoziale tra la direzione aziendale e le rappresentanze sindacali (§.8.1). Inoltre, si intende indagare se sussistono eventuali relazioni tra condizioni di lavoro e dina-miche di flessibilità, e se le politiche di formazione, di innovazione tecno-organizzativa, nonché quelle adottate nel campo dei rapporti di lavoro, siano asso-ciate o meno ai cambiamenti nelle condizioni di lavoro (§.8.2). In tale analisi ver-ranno considerate anche le performance economiche delle imprese per verificare se, da un lato, specifiche dinamiche nelle condizioni di lavoro siano in contrasto con performance superiori, e, dall’altro, come queste ultime siano legate alle for-me di flessibilità adottate. Nel §.8.3 esamineremo in via preliminare le relazioni tra la sfera delle relazioni industriali e la diffusione delle varie forme di flessibili-tà. Inoltre, si presenterà una analisi dei nessi di complementarità tra condizioni di lavoro e flessibilità, formazione, ed innovazione tecno-organizzativa, con riferi-mento alla performance di produttività.

Condizioni di lavoro e flessibilita

PINI, Paolo;
2007

Abstract

Oggetto di questo capitolo è l’analisi dei cambiamenti nelle condizioni di lavo-ro intervenute a seguito di quei mutamenti e innovazioni introdotte nell’impresa che comportano l’intensificarsi di varie forme di flessibilità. La letteratura economica ritiene che l’implementazione di forme di flessibilità quali quella numerica, temporale, funzionale, organizzativa, oltre a quella salaria-le, possa promuovere la competitività delle imprese. A seconda del mix di flessibi-lità introdotte, si potrebbe innescare un meccanismo che induce l’affermarsi di un modello di impresa in grado di competere su percorsi non tradizionali, fondati principalmente su innovazioni organizzative di tipo partecipativo, sull’innovazio-ne dei processi produttivi e nella qualità dei prodotti ed infine sulla valorizzazione del lavoro come fattore di sviluppo attraverso l’adozione di sistemi di gestione delle risorse umane che riducono il ruolo della gerarchia. La condizione perché avvengano questi cambiamenti risiede anche nella capacità delle parti sociali di coniugare, con procedure negoziate, specifiche forme di flessibilità con le diverse tipologie di innovazione. L’obiettivo di questo capitolo è così quello di cogliere i cambiamenti interve-nuti nelle imprese sia nelle condizioni di lavoro sia nelle varie forme di flessibilità. In questo ambito, particolare attenzione viene dedicata all’esame del confronto negoziale tra la direzione aziendale e le rappresentanze sindacali (§.8.1). Inoltre, si intende indagare se sussistono eventuali relazioni tra condizioni di lavoro e dina-miche di flessibilità, e se le politiche di formazione, di innovazione tecno-organizzativa, nonché quelle adottate nel campo dei rapporti di lavoro, siano asso-ciate o meno ai cambiamenti nelle condizioni di lavoro (§.8.2). In tale analisi ver-ranno considerate anche le performance economiche delle imprese per verificare se, da un lato, specifiche dinamiche nelle condizioni di lavoro siano in contrasto con performance superiori, e, dall’altro, come queste ultime siano legate alle for-me di flessibilità adottate. Nel §.8.3 esamineremo in via preliminare le relazioni tra la sfera delle relazioni industriali e la diffusione delle varie forme di flessibili-tà. Inoltre, si presenterà una analisi dei nessi di complementarità tra condizioni di lavoro e flessibilità, formazione, ed innovazione tecno-organizzativa, con riferi-mento alla performance di produttività.
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