L’Emocromatosi ereditaria di tipo 1 (HFE1) è una patologia genetica ampiamente diffusa nelle popolazioni caucasiche. Nel Nord Europa si presenta con una frequenza di circa 1/300, mentre in Italia la prevalenza è stimata essere inferiore (1/4000). Si tratta di una malattia caratterizzata da sovraccarico di ferro nel fegato ed in altri distretti (pancreas, cuore, articolazioni), con iperferritinemia e elevata saturazione della trasferrina serica. Può manifestarsi con cirrosi epatica, diabete, artrite, cardiopatie ed ipogonadismo. La maggior parte dei pazienti affetti da emocromatosi ereditaria presenta un genotipo omozigote per la mutazione C282Y del gene HFE. Alcuni pazienti portatori della mutazione C282Y sono risultati essere eterozigoti composti per altre mutazioni (H63D, S65C, G93R, IVS3+1G>T). In Italia sono riportati molti casi di sovraccarico di ferro in soggetti non omozigoti C282Y, facendo ritenere che altre mutazioni nel gene HFE possano contribuire alla determinazione del fenotipo clinico. Riportiamo il caso di un soggetto affetto da Emocromatosi lieve, che ad una indagine iniziale è risultato essere eterozigote per la mutazione C282Y. Il sequenziamento dell’intero gene HFE ha evidenziato la presenza di una seconda mutazione missenso 848A>C nell’esone 4, che determina la sostituzione del residuo di glutammina 283 con prolina (Q283P). Nel paziente eterozigote composto analizzato le mutazioni C282Y e Q283P sono risultate essere portate da cromosomi diversi. Ipotizziamo che la variante Q283P possa ridurre la funzionalità della proteina HFE, probabilmente alterando il sito di legame con la Beta2-microglobulina.

Mutazione Q283P nel gene HFE in un eterozigote C282Y affetto da emocromatosi.

RUBINI, Michele;BARICORDI, Olavio;CALZOLARI, Elisa
2001

Abstract

L’Emocromatosi ereditaria di tipo 1 (HFE1) è una patologia genetica ampiamente diffusa nelle popolazioni caucasiche. Nel Nord Europa si presenta con una frequenza di circa 1/300, mentre in Italia la prevalenza è stimata essere inferiore (1/4000). Si tratta di una malattia caratterizzata da sovraccarico di ferro nel fegato ed in altri distretti (pancreas, cuore, articolazioni), con iperferritinemia e elevata saturazione della trasferrina serica. Può manifestarsi con cirrosi epatica, diabete, artrite, cardiopatie ed ipogonadismo. La maggior parte dei pazienti affetti da emocromatosi ereditaria presenta un genotipo omozigote per la mutazione C282Y del gene HFE. Alcuni pazienti portatori della mutazione C282Y sono risultati essere eterozigoti composti per altre mutazioni (H63D, S65C, G93R, IVS3+1G>T). In Italia sono riportati molti casi di sovraccarico di ferro in soggetti non omozigoti C282Y, facendo ritenere che altre mutazioni nel gene HFE possano contribuire alla determinazione del fenotipo clinico. Riportiamo il caso di un soggetto affetto da Emocromatosi lieve, che ad una indagine iniziale è risultato essere eterozigote per la mutazione C282Y. Il sequenziamento dell’intero gene HFE ha evidenziato la presenza di una seconda mutazione missenso 848A>C nell’esone 4, che determina la sostituzione del residuo di glutammina 283 con prolina (Q283P). Nel paziente eterozigote composto analizzato le mutazioni C282Y e Q283P sono risultate essere portate da cromosomi diversi. Ipotizziamo che la variante Q283P possa ridurre la funzionalità della proteina HFE, probabilmente alterando il sito di legame con la Beta2-microglobulina.
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