La labiopalatoschisi (LPS) e la palatoschisi (PS) costituiscono le più comuni malformazioni congenite craniofacciali umane. La loro prevalenza alla nascita complessivamente risulta superiore a quella per difetti di chiusura del tubo neurale (NTD) o per Sindrome di Down (OPCS, 1995). I nati affetti richiedono cure chirurgiche multidisciplinari e terapie riabilitative dalla nascita all’età adulta. Studi embriologici, epidemiologici e genetici concorrono ad indicare che la labiopalatoschisi (LPS), intesa come schisi labiale (LS) accompagnata o non da schisi del palato primario, e la palatoschisi (PS), intesa come schisi del palato secondario, costituiscono entità eziologiche separate (1, 2, 3). La LPS e la PS risultano infatti dalla alterazione di distinti meccanismi embrionali che accadono in periodi diversi dello sviluppo. Le schisi orofacciali sono classificate secondo criteri che fanno riferimento allo sviluppo embrionale, ponendo il forame incisivo come punto di riferimento. La LPS interessa il labbro e la parte anteriore della mascella, con o senza coinvolgimento delle rimanenti parti dure e molli del palato. La schisi anteriore completa si estende dalla base della narice, interessa il labbro e la parte alveolare della mascella, fino al forame incisivo. Si presenta come unilaterale, interessando prevalentemente il lato sinistro, o bilaterale. Questa malformazione si determina nel secondo mese di gravidanza (6a-7a settimana di sviluppo embrionale) per effetto di una incompleta o mancata fusione del dei piani mascellari (derivanti dalle prominenze mascellari) e nasali interni (segmento intermascellare derivante dalla prominenza mediana nasale). La PS può interessare il palato duro, unilateralmente o bilateralmente, e il palato molle, talvolta limitandosi alla sola schisi dell’ugola. Si determina tra la 8 a e la 12 a settimana di sviluppo embrionale per difetto di crescita dei processi palatini laterali che impediscono la migrazione mediana e la fusione dei piani palatini tra loro e con il setto nasale. Le LPS e le PS si presentano prevalentemente come forme isolate, ma possono costituire una componente malformativa di oltre 300 sindromi mendeliane, cromosomiche e teratologiche. Nella popolazione di origine caucasica, la LPS si manifesta alla nascita con prevalenza di circa 1/1000, mentre la PS ha prevalenza di circa 1/2500. Nelle LPS si registra una maggiore incidenza tra i maschi, mentre nelle PS il sesso femminile è maggiormente colpito.

Schisi facciale e genetica dei folati

RUBINI, Michele;CALZOLARI, Elisa
2001

Abstract

La labiopalatoschisi (LPS) e la palatoschisi (PS) costituiscono le più comuni malformazioni congenite craniofacciali umane. La loro prevalenza alla nascita complessivamente risulta superiore a quella per difetti di chiusura del tubo neurale (NTD) o per Sindrome di Down (OPCS, 1995). I nati affetti richiedono cure chirurgiche multidisciplinari e terapie riabilitative dalla nascita all’età adulta. Studi embriologici, epidemiologici e genetici concorrono ad indicare che la labiopalatoschisi (LPS), intesa come schisi labiale (LS) accompagnata o non da schisi del palato primario, e la palatoschisi (PS), intesa come schisi del palato secondario, costituiscono entità eziologiche separate (1, 2, 3). La LPS e la PS risultano infatti dalla alterazione di distinti meccanismi embrionali che accadono in periodi diversi dello sviluppo. Le schisi orofacciali sono classificate secondo criteri che fanno riferimento allo sviluppo embrionale, ponendo il forame incisivo come punto di riferimento. La LPS interessa il labbro e la parte anteriore della mascella, con o senza coinvolgimento delle rimanenti parti dure e molli del palato. La schisi anteriore completa si estende dalla base della narice, interessa il labbro e la parte alveolare della mascella, fino al forame incisivo. Si presenta come unilaterale, interessando prevalentemente il lato sinistro, o bilaterale. Questa malformazione si determina nel secondo mese di gravidanza (6a-7a settimana di sviluppo embrionale) per effetto di una incompleta o mancata fusione del dei piani mascellari (derivanti dalle prominenze mascellari) e nasali interni (segmento intermascellare derivante dalla prominenza mediana nasale). La PS può interessare il palato duro, unilateralmente o bilateralmente, e il palato molle, talvolta limitandosi alla sola schisi dell’ugola. Si determina tra la 8 a e la 12 a settimana di sviluppo embrionale per difetto di crescita dei processi palatini laterali che impediscono la migrazione mediana e la fusione dei piani palatini tra loro e con il setto nasale. Le LPS e le PS si presentano prevalentemente come forme isolate, ma possono costituire una componente malformativa di oltre 300 sindromi mendeliane, cromosomiche e teratologiche. Nella popolazione di origine caucasica, la LPS si manifesta alla nascita con prevalenza di circa 1/1000, mentre la PS ha prevalenza di circa 1/2500. Nelle LPS si registra una maggiore incidenza tra i maschi, mentre nelle PS il sesso femminile è maggiormente colpito.
2001
11233117
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