Differenti classi di sostanze organiche (derivati dell'acido benzoico, derivati acrilici, sali di acidi bicarbossilici, composti poliossidrilati) sono state provate come possibili inibitori della corrosione di un asciaio al carbonio per applicazione in calcestruzzo carbonatato. A tale scopo una serie di prove è stata condotta in una soluzione che simula la composizione dell'elettrolita nei pori del calcestruzzo carbonatato (una soluzione satura di idrossido di calcio portata a neutralità per gorgogliamento di anidride carbonica). Dalla registrazione delle curve di polarizzazione dopo 45' di immersione in tale soluzione sono state scelte le sostaze più promettenti in grado di inibire in maniera determinante il processo anodico in soluzione. Si è cercato di confermare i risultati posistivi con misure di spettroscopia di impedenza estese fino a 20 giorni e prove gravimetriche a 30 giorni di immersione continua. Le sostanze più efficaci sono risultate alcuni derivati dell'acido benzoico e gli acidi bicarbossilici, che riescono a formare sulla superficie dell'elettrodo un film estremamente protettivo.

Inibitori di corrosione dell'acciaio per applicazione nel calcestruzzo carbonatato

TRABANELLI, Giordano;MONTICELLI, Cecilia;GRASSI, Vincenzo;FRIGNANI, Alessandro;ZUCCHI, Fabrizio
2002

Abstract

Differenti classi di sostanze organiche (derivati dell'acido benzoico, derivati acrilici, sali di acidi bicarbossilici, composti poliossidrilati) sono state provate come possibili inibitori della corrosione di un asciaio al carbonio per applicazione in calcestruzzo carbonatato. A tale scopo una serie di prove è stata condotta in una soluzione che simula la composizione dell'elettrolita nei pori del calcestruzzo carbonatato (una soluzione satura di idrossido di calcio portata a neutralità per gorgogliamento di anidride carbonica). Dalla registrazione delle curve di polarizzazione dopo 45' di immersione in tale soluzione sono state scelte le sostaze più promettenti in grado di inibire in maniera determinante il processo anodico in soluzione. Si è cercato di confermare i risultati posistivi con misure di spettroscopia di impedenza estese fino a 20 giorni e prove gravimetriche a 30 giorni di immersione continua. Le sostanze più efficaci sono risultate alcuni derivati dell'acido benzoico e gli acidi bicarbossilici, che riescono a formare sulla superficie dell'elettrodo un film estremamente protettivo.
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