L'analisi dell'esperienza tunisina in materia di diritti delle donne permette, da un lato, di comprendere alcuni aspetti dei processi dell'emancipazione femminile nel mondo arabo-musulmano attuale (in particolare nel Maghreb) e, dall'altro, di sottolineare i caratteri peculiari nei confronti dell'esperienza femminista degli altri paesi arabo-musulmani. Le specificità dell'esperienza tunisina comprendono: l'emanazione del Codice dello Statuto Personale (1956), che ha permesso di formalizzare un "discorso femminista", fino ad allora solamente teorizzato ad opera di autorevoli esponenti del movimento riformista; la progressiva "istituzionalizzazione" del discorso femminista che diviene un discorso di impronta statale, supportato dalla istituzione di apparati governativi funzionali al mantenimento della "retorica femminista di Stato", che tende a monopolizzare il dibattito in materia di diritti delle donne; il confronto che oppone le associazioni femministe espressione della politica governativa ai movimenti femministi indipendenti, che manifestano un forte attaccamento al principio di universalità dei diritti umani ed al sistema delle norme di diritto internazionale poste a tutela degli stessi.

Donne in Tunisia. La tutela giuridica dei diritti tra l’universalità dei principi e le specificità culturali

GIOLO, Orsetta
2002

Abstract

L'analisi dell'esperienza tunisina in materia di diritti delle donne permette, da un lato, di comprendere alcuni aspetti dei processi dell'emancipazione femminile nel mondo arabo-musulmano attuale (in particolare nel Maghreb) e, dall'altro, di sottolineare i caratteri peculiari nei confronti dell'esperienza femminista degli altri paesi arabo-musulmani. Le specificità dell'esperienza tunisina comprendono: l'emanazione del Codice dello Statuto Personale (1956), che ha permesso di formalizzare un "discorso femminista", fino ad allora solamente teorizzato ad opera di autorevoli esponenti del movimento riformista; la progressiva "istituzionalizzazione" del discorso femminista che diviene un discorso di impronta statale, supportato dalla istituzione di apparati governativi funzionali al mantenimento della "retorica femminista di Stato", che tende a monopolizzare il dibattito in materia di diritti delle donne; il confronto che oppone le associazioni femministe espressione della politica governativa ai movimenti femministi indipendenti, che manifestano un forte attaccamento al principio di universalità dei diritti umani ed al sistema delle norme di diritto internazionale poste a tutela degli stessi.
2002
Giolo, Orsetta
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