L'articolo prende in esame i contenuti della sentenza n. 141 del 2019 mettendone in luce i pilastri argomentativi ma anche taluni elementi di contraddizione interna. Nella sentenza la Corte costituzionale ritiene infondate le questioni di legittimità rivolte alla disciplina della Legge Merlin nella parte in cui punisce il reclutamento e il favoreggiamento della prostituzione anche di chi volontariamente, consapevolmente e senza costrizioni decida di dedicarsi a una simile attività. Pur affermando che la materia è rimessa alla discrezionalità del legislatore (il quale potrebbe accogliere e declinare ben diverse idee sul tema) la Corte utilizza tuttavia argomenti (si v,. ad esempio, il richiamo a una concezione rigorosamente "oggettiva" della dignità umana) che sembrano, al contrario, vincolare in toto il Parlamento. Significativo è altresì l'avallo all'interpretazione assai diffusa tra i giudici (anche se, probabilmente, non ancora assurta allo status di diritto vivente) che mira a distinguere l'aiuto alla prostituta dall'aiuto all'attività di meretricio, limitando la punibilità solo a queste ultime condotte.
La sentenza costituzionale n. 141 del 2019, in materia di reclutamento e favoreggiamento della prostituzione: il "caso" è davvero "chiuso"?
Paolo VERONESI
2019
Abstract
L'articolo prende in esame i contenuti della sentenza n. 141 del 2019 mettendone in luce i pilastri argomentativi ma anche taluni elementi di contraddizione interna. Nella sentenza la Corte costituzionale ritiene infondate le questioni di legittimità rivolte alla disciplina della Legge Merlin nella parte in cui punisce il reclutamento e il favoreggiamento della prostituzione anche di chi volontariamente, consapevolmente e senza costrizioni decida di dedicarsi a una simile attività. Pur affermando che la materia è rimessa alla discrezionalità del legislatore (il quale potrebbe accogliere e declinare ben diverse idee sul tema) la Corte utilizza tuttavia argomenti (si v,. ad esempio, il richiamo a una concezione rigorosamente "oggettiva" della dignità umana) che sembrano, al contrario, vincolare in toto il Parlamento. Significativo è altresì l'avallo all'interpretazione assai diffusa tra i giudici (anche se, probabilmente, non ancora assurta allo status di diritto vivente) che mira a distinguere l'aiuto alla prostituta dall'aiuto all'attività di meretricio, limitando la punibilità solo a queste ultime condotte.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
VERONESI_Studium_11_2019.pdf
solo gestori archivio
Descrizione: Nota a sentenza contenuta in Rivista
Tipologia:
Full text (versione editoriale)
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
422.25 kB
Formato
Adobe PDF
|
422.25 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.