Il lavoro persegue i seguenti principali obiettivi: – innanzi tutto, illustrare criticamente i progetti di riforma che sono stati recentemente presentati sul piano ufficiale – di cui due del Parlamento e uno della Commissione – in concomitanza con la ricorrenza dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma del 1957. Tali progetti – come si verificherà più avanti – prevedono proposte di riforma della governance della UE, delle quali s’intende cogliere ed evidenziare gli impatti che esse potrebbero eventualmente produrre sulle principali politiche economiche dell’UE; – in secondo luogo, condurre un sintetico confronto fra i progetti ufficiali e le numerose proposte, sebbene non sempre organiche, avanzate da centri di ricerca o da singoli studiosi a livello internazionale, in modo da cogliere le eventuali lacune attribuibili ai primi rispetto alle soluzioni suggerite che dovrebbero caratterizzarsi per un maggior grado di scientificità; – infine, cercare di cogliere e sottolineare eventuali osservazioni critiche di cui la Commissione o il Parlamento possano tener conto nel corso delle prossime fasi procedurali al fine di migliorare gli attuali testi, così da renderli più accettabili e condivisibili da parte di quelle componenti della popolazione europea che rifiutano l’approccio “sovranista” sostenuto da alcune forze politiche. Il risultato cui si presume di pervenire è costituito da uno studio di natura interdisciplinare da presentare come primo contributo al limitato dibattito in corso in ambito italiano. Più specificamente circa la natura interdisciplinare dello studio, si precisa che s’intende tenere in debita considerazione non solo gli aspetti giuridici di tipo positivo, ma anche quelli giurisprudenziali, con riferimento alle pronunce delle Corti nazionali ed europee dei momenti di crisi economica più profonda accompagnata dal paventato deficit democratico istituzionale e governativo europeo Pur tuttavia, le tematiche che risulteranno trattate in via prevalente sono quelle di natura economica e finanziaria, giacché esse – oltre ad essere state ampiamente dibattute in occasione dei vari provvedimenti assunti innanzi tutto a livello europeo per contrastare la grande recessione – sono proprio quelle che necessitano di maggiori aggiustamenti e modifiche al fine di risultare più efficienti ed efficaci sia per gli Stati membri dell’Unione monetaria, sia per gli altri Paesi.

Le recenti proposte di riforma della UE. Una prima analisi critica

Aurelio Bruzzo
Primo
;
Fabrizio Firrito
Secondo
Membro del Collaboration Group
2017

Abstract

Il lavoro persegue i seguenti principali obiettivi: – innanzi tutto, illustrare criticamente i progetti di riforma che sono stati recentemente presentati sul piano ufficiale – di cui due del Parlamento e uno della Commissione – in concomitanza con la ricorrenza dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma del 1957. Tali progetti – come si verificherà più avanti – prevedono proposte di riforma della governance della UE, delle quali s’intende cogliere ed evidenziare gli impatti che esse potrebbero eventualmente produrre sulle principali politiche economiche dell’UE; – in secondo luogo, condurre un sintetico confronto fra i progetti ufficiali e le numerose proposte, sebbene non sempre organiche, avanzate da centri di ricerca o da singoli studiosi a livello internazionale, in modo da cogliere le eventuali lacune attribuibili ai primi rispetto alle soluzioni suggerite che dovrebbero caratterizzarsi per un maggior grado di scientificità; – infine, cercare di cogliere e sottolineare eventuali osservazioni critiche di cui la Commissione o il Parlamento possano tener conto nel corso delle prossime fasi procedurali al fine di migliorare gli attuali testi, così da renderli più accettabili e condivisibili da parte di quelle componenti della popolazione europea che rifiutano l’approccio “sovranista” sostenuto da alcune forze politiche. Il risultato cui si presume di pervenire è costituito da uno studio di natura interdisciplinare da presentare come primo contributo al limitato dibattito in corso in ambito italiano. Più specificamente circa la natura interdisciplinare dello studio, si precisa che s’intende tenere in debita considerazione non solo gli aspetti giuridici di tipo positivo, ma anche quelli giurisprudenziali, con riferimento alle pronunce delle Corti nazionali ed europee dei momenti di crisi economica più profonda accompagnata dal paventato deficit democratico istituzionale e governativo europeo Pur tuttavia, le tematiche che risulteranno trattate in via prevalente sono quelle di natura economica e finanziaria, giacché esse – oltre ad essere state ampiamente dibattute in occasione dei vari provvedimenti assunti innanzi tutto a livello europeo per contrastare la grande recessione – sono proprio quelle che necessitano di maggiori aggiustamenti e modifiche al fine di risultare più efficienti ed efficaci sia per gli Stati membri dell’Unione monetaria, sia per gli altri Paesi.
2017
978-88-243-2517-2
Riforme istituzionali UE; Implicazioni sulle politiche economiche europee
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