L'articolo affronta criticamente la distinzione teorica tra sovranità in senso politico (conservata in capo agli Stati membri dell'UE) e i singoli "diritti di sovranità" o competenze sovrane (cedute all'UE, sotto l'ombrello legittimante dell'art. 11 Cost.), per evidenziare come si tratti di una dicotomia tranquillizzante, che fa velo al dato per cui il numero e la qualità delle competenze sovrane cedute al livello sovranazionale muti sensibilmente la qualità della sovranità trattenuta a livello nazionale, nella sua dimensione di sovranità popolare democratica. Specchio di simile fenomeno è la dottrina giurisprudenziale dei controlimiti, coniata dalla Corte costituzionale (e in parte anche della dottrina Solange, del giudice costituzionale tedesco): nata per fissare di paletti all'integrazione europea e al potere normativo delle istituzioni europee di trasformare l'ordinamento costituzionale nazionale, essa rispecchia, in termini di rapporti tra ordinamenti e Corti, la logica della finzione per cui ciò che si perde al livello nazionale si ricrea a livello sovranazionale (in particolare, un livello equivalente di tutela dei diritti fondamentali).

Sovranità e integrazione europea

Andrea Guazzarotti
2017

Abstract

L'articolo affronta criticamente la distinzione teorica tra sovranità in senso politico (conservata in capo agli Stati membri dell'UE) e i singoli "diritti di sovranità" o competenze sovrane (cedute all'UE, sotto l'ombrello legittimante dell'art. 11 Cost.), per evidenziare come si tratti di una dicotomia tranquillizzante, che fa velo al dato per cui il numero e la qualità delle competenze sovrane cedute al livello sovranazionale muti sensibilmente la qualità della sovranità trattenuta a livello nazionale, nella sua dimensione di sovranità popolare democratica. Specchio di simile fenomeno è la dottrina giurisprudenziale dei controlimiti, coniata dalla Corte costituzionale (e in parte anche della dottrina Solange, del giudice costituzionale tedesco): nata per fissare di paletti all'integrazione europea e al potere normativo delle istituzioni europee di trasformare l'ordinamento costituzionale nazionale, essa rispecchia, in termini di rapporti tra ordinamenti e Corti, la logica della finzione per cui ciò che si perde al livello nazionale si ricrea a livello sovranazionale (in particolare, un livello equivalente di tutela dei diritti fondamentali).
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