Introduzione: La riattivazione di un’epatite B occulta (Occult B Infection, OBI) in soggetti con pregressa infezione è nota in pazienti con patologie neoplastiche, ematologiche e terapie immunosoppressive, specialmente se includono steroidi, antracicline o farmaci anti CD-20 in combinazione. Il rischio di riattivazione (circa il 4.5%), varia a seconda della patologia e dei farmaci impiegati. Essa si può verificare durante o, più frequentemente, dopo l’interruzione del trattamento. Il clorambucile (CBC), agente alchilante che induce anche deplezione linfocitaria, raramente è associato a riattivazione di OBI soprattutto in monoterapia. L’OBI è diffusa nella popolazione italiana di età adulta-avanzata. La sua riattivazione può essere asintomatica, come anche richiedere l’interruzione delle terapie o condurre all’exitus. Tutti i soggetti con OBI dovrebbero essere individuati, monitorati ed eventualmente sottoposti a profilassi. Obiettivo: paziente con riattivazione di OBI in corso di CBC. Caso clinico: donna di 81 anni con ipertensione, diverticolosi colon, glaucoma bilaterale, osteoporosi e pregressa TB polmonare. Nel 2016 veniva sottoposta a chemioterapia (CHT) con CBC per linfoma linfoplasmocitico B linfocitario. Lo status sierologico antecedente la CHT mostrava un quadro di OBI (HBcAb +, HBsAg-, HBsAb-, HBeAg-, HBeAb+); mentre la sierologia per HCV e HIV risultava negativa. Durante la CHT non veniva profilassato con lamivudina, ma si monitorava la funzione epatica che durante il trattamento era nella norma; dopo 4 mesi dal termine della CHT, la paziente presentava astenia marcata, edemi declivi e versamento pleurico bilaterale. Visti i valori delle transaminasi (AST/ALT 83/78 UI/L), si ricercava l’HBV DNA che mostrava 5.210.000 UI/mL mentre una nuova sierologia per HBV evidenziava epatite acuta (HBsAg e HBeAg positivi; HBeAb ed HBsAb negativi). L’ecografia dell’addome rilevava epatomegalia a struttura omogenea, linfonodi ilari epatici (2 cm), milza (21 cm) immodificata rispetto ai precedenti controlli, non ascite. Si diagnosticava quindi riattivazione di OBI e si iniziava terapia con ETV, 1 mg/die. A causa di intolleranza all’antivirale (nausea e vomito), si sostituiva ETV con TELBIVIDINA (TBV) 100 mg/die che dopo15 giorni determinava calo della viremia (HBV DNA 1700 UI/mL) e normalizzazione del profilo epatico. Comparivano però proteinuria nefrosica, colite da C. difficile e successiva sepsi da S. aureus catetere-relata con conseguente decesso. Conclusioni: l’epatite anitterica da HBV insorta dopo riattivazione indotta da CBC (a basso rischio per riattivazione di OBI) dovrebbe rendere mandatoria la profilassi nei pazienti oncoematologuci. Assai scarsi sono i casi di riattivazione riportati in corso di CBC specialmente se somministrato in associazione con lo steroide, che ne amplifica il rischio. Da qui la necessità di uno screening accurato e capillare dei soggetti con OBI ed il monitoraggio durante e dopo il trattamento chemioterapico.

RIATTIVAZIONE DI EPATITE B OCCULTA IN CORSO DI TERAPIA CON CLORAMBUCILE

Di Nuzzo, Mariachiara
Conceptualization
;
Grilli, Anastasio
Membro del Collaboration Group
;
Contini, Carlo
Writing – Review & Editing
2016

Abstract

Introduzione: La riattivazione di un’epatite B occulta (Occult B Infection, OBI) in soggetti con pregressa infezione è nota in pazienti con patologie neoplastiche, ematologiche e terapie immunosoppressive, specialmente se includono steroidi, antracicline o farmaci anti CD-20 in combinazione. Il rischio di riattivazione (circa il 4.5%), varia a seconda della patologia e dei farmaci impiegati. Essa si può verificare durante o, più frequentemente, dopo l’interruzione del trattamento. Il clorambucile (CBC), agente alchilante che induce anche deplezione linfocitaria, raramente è associato a riattivazione di OBI soprattutto in monoterapia. L’OBI è diffusa nella popolazione italiana di età adulta-avanzata. La sua riattivazione può essere asintomatica, come anche richiedere l’interruzione delle terapie o condurre all’exitus. Tutti i soggetti con OBI dovrebbero essere individuati, monitorati ed eventualmente sottoposti a profilassi. Obiettivo: paziente con riattivazione di OBI in corso di CBC. Caso clinico: donna di 81 anni con ipertensione, diverticolosi colon, glaucoma bilaterale, osteoporosi e pregressa TB polmonare. Nel 2016 veniva sottoposta a chemioterapia (CHT) con CBC per linfoma linfoplasmocitico B linfocitario. Lo status sierologico antecedente la CHT mostrava un quadro di OBI (HBcAb +, HBsAg-, HBsAb-, HBeAg-, HBeAb+); mentre la sierologia per HCV e HIV risultava negativa. Durante la CHT non veniva profilassato con lamivudina, ma si monitorava la funzione epatica che durante il trattamento era nella norma; dopo 4 mesi dal termine della CHT, la paziente presentava astenia marcata, edemi declivi e versamento pleurico bilaterale. Visti i valori delle transaminasi (AST/ALT 83/78 UI/L), si ricercava l’HBV DNA che mostrava 5.210.000 UI/mL mentre una nuova sierologia per HBV evidenziava epatite acuta (HBsAg e HBeAg positivi; HBeAb ed HBsAb negativi). L’ecografia dell’addome rilevava epatomegalia a struttura omogenea, linfonodi ilari epatici (2 cm), milza (21 cm) immodificata rispetto ai precedenti controlli, non ascite. Si diagnosticava quindi riattivazione di OBI e si iniziava terapia con ETV, 1 mg/die. A causa di intolleranza all’antivirale (nausea e vomito), si sostituiva ETV con TELBIVIDINA (TBV) 100 mg/die che dopo15 giorni determinava calo della viremia (HBV DNA 1700 UI/mL) e normalizzazione del profilo epatico. Comparivano però proteinuria nefrosica, colite da C. difficile e successiva sepsi da S. aureus catetere-relata con conseguente decesso. Conclusioni: l’epatite anitterica da HBV insorta dopo riattivazione indotta da CBC (a basso rischio per riattivazione di OBI) dovrebbe rendere mandatoria la profilassi nei pazienti oncoematologuci. Assai scarsi sono i casi di riattivazione riportati in corso di CBC specialmente se somministrato in associazione con lo steroide, che ne amplifica il rischio. Da qui la necessità di uno screening accurato e capillare dei soggetti con OBI ed il monitoraggio durante e dopo il trattamento chemioterapico.
2016
clorambucile, Occult B Infection (OBI), linfoma linfoplasmocitico B linfocitario, HCV, HBcAb +, HBsAg-, HBsAb-, HBeAg-, HBeAb+, TELBIVIDINA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2378899
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