Comunicare ad un ampio pubblico argomenti scientifici non è un compito facile, e la chimica è tra le scienze una delle più difficili da divulgare perché fa uso di simboli, necessita di una serie di conoscenze tra loro concatenate e ricorre ad un linguaggio rigoroso, difficile, talvolta intimidente. Come comunicare e trasmettere dunque la bellezza della Conoscenza insita anche in questa disciplina? Come trasmettere concetti complessi in un modo comprensibile senza che le semplificazioni introducano delle imprecisioni? Domanda antica, che accomuna tutte le Scienze, tanto che anche Galileo se la pose, quando dovette spiegare e divulgare le teorie eliocentriche. Scelse una forma narrativa semplice; immaginò e scrisse un dialogo, il famoso Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, utilizzando addirittura il volgare per raggiungere un pubblico che fosse il più ampio possibile. Parlare di Scienza raccontando una storia funziona, perché l’uomo per trasmettere i Saperi ha raccontato storie per migliaia di anni. Quindi, perché non provare a costruire una storia da raccontare anche in un’aula di chimica, per parlare di chimica. Si possono contestualizzare le scoperte nel periodo storico in cui sono avvenute, spiegarne i retroscena, raccontare aneddoti sui personaggi che resero grande questa scienza, affascinate ma al contempo austera. Ma le storie bisogna saperle raccontare, quindi occorrono competenze proprie del Teatro da mescolare con competenze chimiche. Ecco quindi che nasce un nuovo ed efficace connubio tra Attori e Chimici, entrambi professionisti nelle loro rispettive discipline. Questo libro raccoglie il testo di due Letture-Spettacolo, tenutesi al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Ferrara, riguardanti l’uso delle armi chimiche durante il primo conflitto mondiale e l’utilità delle nanotecnologie per il progresso della nano-medicina. Questi due argomenti, apparentemente lontani, in realtà pongono al centro la figura dell’uomo, che deve essere arbitro per un uso cosciente delle scoperte scientifiche, spesso risultato di importanti lavori d’équipe.

Esperimenti di Teatro in un'aula di Chimica

CONTADO, Catia;
2017

Abstract

Comunicare ad un ampio pubblico argomenti scientifici non è un compito facile, e la chimica è tra le scienze una delle più difficili da divulgare perché fa uso di simboli, necessita di una serie di conoscenze tra loro concatenate e ricorre ad un linguaggio rigoroso, difficile, talvolta intimidente. Come comunicare e trasmettere dunque la bellezza della Conoscenza insita anche in questa disciplina? Come trasmettere concetti complessi in un modo comprensibile senza che le semplificazioni introducano delle imprecisioni? Domanda antica, che accomuna tutte le Scienze, tanto che anche Galileo se la pose, quando dovette spiegare e divulgare le teorie eliocentriche. Scelse una forma narrativa semplice; immaginò e scrisse un dialogo, il famoso Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, utilizzando addirittura il volgare per raggiungere un pubblico che fosse il più ampio possibile. Parlare di Scienza raccontando una storia funziona, perché l’uomo per trasmettere i Saperi ha raccontato storie per migliaia di anni. Quindi, perché non provare a costruire una storia da raccontare anche in un’aula di chimica, per parlare di chimica. Si possono contestualizzare le scoperte nel periodo storico in cui sono avvenute, spiegarne i retroscena, raccontare aneddoti sui personaggi che resero grande questa scienza, affascinate ma al contempo austera. Ma le storie bisogna saperle raccontare, quindi occorrono competenze proprie del Teatro da mescolare con competenze chimiche. Ecco quindi che nasce un nuovo ed efficace connubio tra Attori e Chimici, entrambi professionisti nelle loro rispettive discipline. Questo libro raccoglie il testo di due Letture-Spettacolo, tenutesi al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Ferrara, riguardanti l’uso delle armi chimiche durante il primo conflitto mondiale e l’utilità delle nanotecnologie per il progresso della nano-medicina. Questi due argomenti, apparentemente lontani, in realtà pongono al centro la figura dell’uomo, che deve essere arbitro per un uso cosciente delle scoperte scientifiche, spesso risultato di importanti lavori d’équipe.
2017
978-88-96463-15-4
La grande guerra, nanomedicina, lezioni-spettacolo, teatro, chimica
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