RIASSUNTO - Nuovi dati sul Paleolitico dei Coll i Berici : risultati preliminari dell o studio archeozoologico e dell e materie prime litiche dell a Grotta del Buso Doppio del Broion (Lumignano, Longare, Vicenza) - Negli ultimi anni (2007-2011) un gruppo di ricerca dell’Università di Ferrara ha esplorato i depositi paleolitici della Grotta del Col della Stria (350 m slm, Mossano) e del Buso Doppio del Broion (150 m slm, Lumignano di Longare, in prossimità della Grotta e del Riparo del Broion). I risultati preliminari delle ricerche documentano l’evoluzione ambientale e la frequentazione antropica dei Colli lungo un periodo compreso all’incirca tra 50.000 e 16.000 anni dal presente, testimoniando il passaggio da una fase climatica temperato-umida con ambiente boschivo (OIS 3) a quella fredda e arida di prateria alpina che, nell’area, caratterizza il secondo Pleninglaciale würmiano (OIS 2). L’inedita serie stratigrafica del Buso Doppio del Broion appartiene al Paleolitico superiore. Alla base (unità 7-4) alcune microlamelle a ritocco marginale suggeriscono una frequentazione aurignaziana. Nella porzione superiore del deposito (unità 1) l’apporto antropico è costituito quasi esclusivamente da punte di armi da getto riferibili al Gravettiano (US 2; 1 tt. II, III, IV e 1 base) e all’Epigravettiano antico a punte a cran (deposito rimaneggiato superficiale e US 1 tt. 1 I). Le risorse litiche utilizzate per la fabbricazione delle armature sono costituite da selce proveniente da formazioni dei Colli Euganei o dei Lessini, mentre i supporti laminari dai quali sono state ricavate le punte a cran sono stati ottenuti da selci del Bacino umbro-marchigiano: peculiarità riscontrata nei Colli Berici per la Grotta di Paina (Mossano) ed misura minore per il Covolo Fortificato di Trene (Nanto). I risultati archeozoologici preliminari e l’analisi della provenienza delle materie prime litiche presentati in questo contributo, attestano uno sfruttamento dell’orso delle caverne da parte di cacciatori epigravettiani provenienti dall’Appennino umbro-marchigiano e transitati sui Colli Berici intorno all’Ultimo Massimo Glaciale. SUMMARY - New data on the Palaeolithic of the Berici Hills : preliminary results from the Archaeozoological and lithic raw materials study of the Buso Doppio del Broion Cave (Lumignano, Longare, Vicenza) - Over the last few years (2007-2011) a research group from the university of Ferrara investigated the Palaeolithic deposits of the Col della Stria Cave (350 m a.s.l., Mossano) and Buso Doppio del Broion (150 m a.s.l., Lumignano di Longare, close to the Broion Cave and Shelter). Preliminary results of this research give a record of environmental changes and human presence in this territory between about 50.000 and 16.000 years BP. A passage is attested from a temperate-humid climatic phase with wooded environment (OIS 3) to the cold and arid one with alpine grassland which characterizes the second Würm Pleniglacial in the region (OIS 2). The unpublished stratigraphic sequence of the Buso Doppio del Broion belongs to the Upper Palaeolithic. At the base (unit 7-4), some microblades with marginal retouch point to an Aurignacian presence. In the upper part of the deposit (unit 1) the human presence is attested almost totally by points of throwing weapons ascribable to the Gravettian (SU 2; 1 tt. II, III, IV and 1 base) and to the Ancient Epigravettian with cran points (superficial reworked deposit and SU 1 tt. 1 I). The lithic raw material used for manufacturing the armatures is flint coming from the Euganei hills and from the Lessini Mounts, whereas the laminar blanks used for the cran points were obtained from flint coming from the Umbria-Marche Basin. This peculiar characteristic is attested in the Berici Hills also at Grotta di Paina (Mossano) and, to a lesser extent, at Covolo Fortificato di Trene (Nanto). Preliminary archaeozoological results and the study of the lithic raw material provenience presented in this paper attest to the exploitation of cave bear by Epigravettian hunters coming from the Umbria-Marche Apennine and who crossed the Berici hills during the last Glacial Maximum.

Nuovi dati sul Paleolitico dei Colli Berici: risultati preliminari dello studio archeozoologico e delle materie prime liriche della Grotta del Buso Doppio del Broion (Lumignano, Longare, Vicenza).

ROMANDINI, Matteo;BERTOLA, Stefano;NANNINI, Nicola
2015

Abstract

RIASSUNTO - Nuovi dati sul Paleolitico dei Coll i Berici : risultati preliminari dell o studio archeozoologico e dell e materie prime litiche dell a Grotta del Buso Doppio del Broion (Lumignano, Longare, Vicenza) - Negli ultimi anni (2007-2011) un gruppo di ricerca dell’Università di Ferrara ha esplorato i depositi paleolitici della Grotta del Col della Stria (350 m slm, Mossano) e del Buso Doppio del Broion (150 m slm, Lumignano di Longare, in prossimità della Grotta e del Riparo del Broion). I risultati preliminari delle ricerche documentano l’evoluzione ambientale e la frequentazione antropica dei Colli lungo un periodo compreso all’incirca tra 50.000 e 16.000 anni dal presente, testimoniando il passaggio da una fase climatica temperato-umida con ambiente boschivo (OIS 3) a quella fredda e arida di prateria alpina che, nell’area, caratterizza il secondo Pleninglaciale würmiano (OIS 2). L’inedita serie stratigrafica del Buso Doppio del Broion appartiene al Paleolitico superiore. Alla base (unità 7-4) alcune microlamelle a ritocco marginale suggeriscono una frequentazione aurignaziana. Nella porzione superiore del deposito (unità 1) l’apporto antropico è costituito quasi esclusivamente da punte di armi da getto riferibili al Gravettiano (US 2; 1 tt. II, III, IV e 1 base) e all’Epigravettiano antico a punte a cran (deposito rimaneggiato superficiale e US 1 tt. 1 I). Le risorse litiche utilizzate per la fabbricazione delle armature sono costituite da selce proveniente da formazioni dei Colli Euganei o dei Lessini, mentre i supporti laminari dai quali sono state ricavate le punte a cran sono stati ottenuti da selci del Bacino umbro-marchigiano: peculiarità riscontrata nei Colli Berici per la Grotta di Paina (Mossano) ed misura minore per il Covolo Fortificato di Trene (Nanto). I risultati archeozoologici preliminari e l’analisi della provenienza delle materie prime litiche presentati in questo contributo, attestano uno sfruttamento dell’orso delle caverne da parte di cacciatori epigravettiani provenienti dall’Appennino umbro-marchigiano e transitati sui Colli Berici intorno all’Ultimo Massimo Glaciale. SUMMARY - New data on the Palaeolithic of the Berici Hills : preliminary results from the Archaeozoological and lithic raw materials study of the Buso Doppio del Broion Cave (Lumignano, Longare, Vicenza) - Over the last few years (2007-2011) a research group from the university of Ferrara investigated the Palaeolithic deposits of the Col della Stria Cave (350 m a.s.l., Mossano) and Buso Doppio del Broion (150 m a.s.l., Lumignano di Longare, close to the Broion Cave and Shelter). Preliminary results of this research give a record of environmental changes and human presence in this territory between about 50.000 and 16.000 years BP. A passage is attested from a temperate-humid climatic phase with wooded environment (OIS 3) to the cold and arid one with alpine grassland which characterizes the second Würm Pleniglacial in the region (OIS 2). The unpublished stratigraphic sequence of the Buso Doppio del Broion belongs to the Upper Palaeolithic. At the base (unit 7-4), some microblades with marginal retouch point to an Aurignacian presence. In the upper part of the deposit (unit 1) the human presence is attested almost totally by points of throwing weapons ascribable to the Gravettian (SU 2; 1 tt. II, III, IV and 1 base) and to the Ancient Epigravettian with cran points (superficial reworked deposit and SU 1 tt. 1 I). The lithic raw material used for manufacturing the armatures is flint coming from the Euganei hills and from the Lessini Mounts, whereas the laminar blanks used for the cran points were obtained from flint coming from the Umbria-Marche Basin. This peculiar characteristic is attested in the Berici Hills also at Grotta di Paina (Mossano) and, to a lesser extent, at Covolo Fortificato di Trene (Nanto). Preliminary archaeozoological results and the study of the lithic raw material provenience presented in this paper attest to the exploitation of cave bear by Epigravettian hunters coming from the Umbria-Marche Apennine and who crossed the Berici hills during the last Glacial Maximum.
2015
9788860450562
Colli Berici, Ursus spelaeus, Gravettiano, Epigravettiano antico, archeozoologia
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