The extension of the Canova Museum opens the series of Scarpian masterpieces and represents, despite its small size, one of the most famous and celebrated works of the Venetian master. After the available scientific literature, Scarpa's project has often raised interpretative doubts due to the difficulty of identifying it in a very complex historical stratification. The book, enriched by an ample iconographic repertoire, solves the uncertainties retracing the complex stages of Scarpa's work suggesting -on the one hand- to discover its close relations with the Canovian house and the landscape and -on the other- deepening its architectural models. To better focus on the relationship with the Canovian plaster casts, the essay outlines the evolution of the exhibition layouts from the foundation of the neoclassical Gipsoteca to the Scarpian arrangement in the 1957. By combining the critical interpretation with the evidences of archive, the book offers an unprecedented vision of the Scarpa’s project, oscillating between the legacy of the classic models and the results of the Modern Movement.

L’ampliamento della Gipsoteca di Possagno inaugura la stagione dei capolavori scarpiani e rappresenta, a dispetto della sua piccola dimensione, una delle opere più note e celebrate del maestro veneziano. Nonostante la vasta letteratura scientifica a disposizione, l’intervento scarpiano ha spesso suscitato dubbi interpretativi a causa della difficoltà di individuarne i limiti materiali in una stratificazione storica articolata e complessa. Il libro, corredato da un ricco repertorio iconografico, cerca di sollevare questo velo di incertezze, ripercorrendo le concitate fasi del lavoro scarpiano in una trattazione che induce - da un lato - a scoprirne le strette relazioni con la casa canoviana ed il paesaggio dei luoghi - dall’altro - ad approfondirne i modelli di riferimento e le vicende costruttive. Per meglio mettere a fuoco il rapporto che l’architetto imbastisce con i gessi canoviani, lo studio ricostruisce l’evoluzione degli allestimenti espositivi dalla fondazione della Gipsoteca neoclassica alla sistemazione scarpiana del 1957. Affiancando l’interpretazione critica alla realtà documentale di archivio, il libro lascia emergere una visione inedita del progetto scarpiano, colto nella sua oscillazione fra l’eredità dei modelli classici e gli esiti del Movimento Moderno.

Carlo Scarpa. Gipsoteca Canoviana Possagno / Carlo Scarpa. Canova Museum Possagno

Frediani, G.
2016

Abstract

The extension of the Canova Museum opens the series of Scarpian masterpieces and represents, despite its small size, one of the most famous and celebrated works of the Venetian master. After the available scientific literature, Scarpa's project has often raised interpretative doubts due to the difficulty of identifying it in a very complex historical stratification. The book, enriched by an ample iconographic repertoire, solves the uncertainties retracing the complex stages of Scarpa's work suggesting -on the one hand- to discover its close relations with the Canovian house and the landscape and -on the other- deepening its architectural models. To better focus on the relationship with the Canovian plaster casts, the essay outlines the evolution of the exhibition layouts from the foundation of the neoclassical Gipsoteca to the Scarpian arrangement in the 1957. By combining the critical interpretation with the evidences of archive, the book offers an unprecedented vision of the Scarpa’s project, oscillating between the legacy of the classic models and the results of the Modern Movement.
2016
9788891810700
9788891812438
L’ampliamento della Gipsoteca di Possagno inaugura la stagione dei capolavori scarpiani e rappresenta, a dispetto della sua piccola dimensione, una delle opere più note e celebrate del maestro veneziano. Nonostante la vasta letteratura scientifica a disposizione, l’intervento scarpiano ha spesso suscitato dubbi interpretativi a causa della difficoltà di individuarne i limiti materiali in una stratificazione storica articolata e complessa. Il libro, corredato da un ricco repertorio iconografico, cerca di sollevare questo velo di incertezze, ripercorrendo le concitate fasi del lavoro scarpiano in una trattazione che induce - da un lato - a scoprirne le strette relazioni con la casa canoviana ed il paesaggio dei luoghi - dall’altro - ad approfondirne i modelli di riferimento e le vicende costruttive. Per meglio mettere a fuoco il rapporto che l’architetto imbastisce con i gessi canoviani, lo studio ricostruisce l’evoluzione degli allestimenti espositivi dalla fondazione della Gipsoteca neoclassica alla sistemazione scarpiana del 1957. Affiancando l’interpretazione critica alla realtà documentale di archivio, il libro lascia emergere una visione inedita del progetto scarpiano, colto nella sua oscillazione fra l’eredità dei modelli classici e gli esiti del Movimento Moderno.
Gipsoteca, Possagno, Scapa, Musei, Allestimenti, Neoclassicismo, Moderno
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