Il testo presenta i risultati di una ricerca sul ruolo che aspetti costruttivi innovativi e soluzioni connesse con le prestazioni energetiche esercitano nella definizione dell'architettura contemporanea e sulla forza che singoli interventi edilizi assumono nella trasformazione della città. Tale approfondimento critico si basa su di un caso emblematico, il grattacielo di Banca Intesa Sanpaolo, recentemente realizzato a Torino. Il saggio tende a integrare in un quadro critico unitario i diversi aspetti di questa recente opera di Renzo Piano Building Workshop, sulla quale, al momento, non sono stati elaborati altri studi specifici. La costruzione di un grattacielo, anche a motivo della forza iconica che esercita rispetto al territorio urbano circostante, determina la modificazione di tali e tante “linee di forza” da costituire di per sé un ambito di lavoro estremamente ampio. Una ricerca sulla Torre di Torino, in particolare, si rivela una materia di grande interesse per le caratteristiche che differenziano il capoluogo piemontese dalle altre grandi città italiane - capitale del Regno e città fordista per eccellenza al tempo del successo industriale del Novecento, con passaggi altrettanto leggibili nella materia della città, con il crollo dell'industria italiana, Torino cambia fortemente andando a ricercare altre “immagini di sé” nei vuoti lasciati dalle dismissioni o tentando di riappropriarsi di tali spazi per sviluppare nuove “coabitazioni” - e su questo si innerva il caso trattato. La ricerca tende a interpretare le relazioni della nuova Torre con gli altri edifici alti della città, con particolare attenzione a quelli realizzati con struttura metallica a vista. Si sofferma sull'impatto nei confronti della Mole Antonelliana, l'architettura simbolo della città. Valuta criticamente la possibile nascita di un nuovo "tipo" edilizio, prendendo le mosse dalle funzioni di centro direzionale organizzato in verticale, ospitate unitamente ad altre aperte alla collettività. Analizza la concezione strutturale e la scelta dell'acciaio (in una struttura mista acciaio-calcestruzzo), che rendono attuabile lo schema tipologico prefigurato. Interpreta la stretta interrelazione tra sistema energetico e soluzioni architettoniche e materiche. La ricerca su un'opera che non si può confrontare con molti altri casi simili in Italia permette di entrare nel dibatto sulle contraddizioni di interventi che incidono sulla struttura della città e che si scontra con il tema della “modernità” e del mantenimento dell'identità di una comunità. Ricercare su tali contraddizioni offre inoltre un contributo per fare luce sulla coerenza di opere di minore impatto rispetto al contesto e, quindi, su possibili elementi di decisione di cui dotare la collettività per la scelta di progetti che riguardano l'ambiente e la vita di tutte le persone. La ricerca ha affrontato la lettura di un grande numero di elaborati del progetto esecutivo; si è avvalsa dei dati emersi a seguito di viaggi di studio a Torino, in occasione di visite al cantiere e di interviste a interlocutori previlegiati; si è basata anche sulla documentazione di campagne fotografiche appositamente eseguite in cantiere e ad opera completata.

Competere in alto: Torre Intesa Sanpaolo

TONI, Michela
Primo
2016

Abstract

Il testo presenta i risultati di una ricerca sul ruolo che aspetti costruttivi innovativi e soluzioni connesse con le prestazioni energetiche esercitano nella definizione dell'architettura contemporanea e sulla forza che singoli interventi edilizi assumono nella trasformazione della città. Tale approfondimento critico si basa su di un caso emblematico, il grattacielo di Banca Intesa Sanpaolo, recentemente realizzato a Torino. Il saggio tende a integrare in un quadro critico unitario i diversi aspetti di questa recente opera di Renzo Piano Building Workshop, sulla quale, al momento, non sono stati elaborati altri studi specifici. La costruzione di un grattacielo, anche a motivo della forza iconica che esercita rispetto al territorio urbano circostante, determina la modificazione di tali e tante “linee di forza” da costituire di per sé un ambito di lavoro estremamente ampio. Una ricerca sulla Torre di Torino, in particolare, si rivela una materia di grande interesse per le caratteristiche che differenziano il capoluogo piemontese dalle altre grandi città italiane - capitale del Regno e città fordista per eccellenza al tempo del successo industriale del Novecento, con passaggi altrettanto leggibili nella materia della città, con il crollo dell'industria italiana, Torino cambia fortemente andando a ricercare altre “immagini di sé” nei vuoti lasciati dalle dismissioni o tentando di riappropriarsi di tali spazi per sviluppare nuove “coabitazioni” - e su questo si innerva il caso trattato. La ricerca tende a interpretare le relazioni della nuova Torre con gli altri edifici alti della città, con particolare attenzione a quelli realizzati con struttura metallica a vista. Si sofferma sull'impatto nei confronti della Mole Antonelliana, l'architettura simbolo della città. Valuta criticamente la possibile nascita di un nuovo "tipo" edilizio, prendendo le mosse dalle funzioni di centro direzionale organizzato in verticale, ospitate unitamente ad altre aperte alla collettività. Analizza la concezione strutturale e la scelta dell'acciaio (in una struttura mista acciaio-calcestruzzo), che rendono attuabile lo schema tipologico prefigurato. Interpreta la stretta interrelazione tra sistema energetico e soluzioni architettoniche e materiche. La ricerca su un'opera che non si può confrontare con molti altri casi simili in Italia permette di entrare nel dibatto sulle contraddizioni di interventi che incidono sulla struttura della città e che si scontra con il tema della “modernità” e del mantenimento dell'identità di una comunità. Ricercare su tali contraddizioni offre inoltre un contributo per fare luce sulla coerenza di opere di minore impatto rispetto al contesto e, quindi, su possibili elementi di decisione di cui dotare la collettività per la scelta di progetti che riguardano l'ambiente e la vita di tutte le persone. La ricerca ha affrontato la lettura di un grande numero di elaborati del progetto esecutivo; si è avvalsa dei dati emersi a seguito di viaggi di studio a Torino, in occasione di visite al cantiere e di interviste a interlocutori previlegiati; si è basata anche sulla documentazione di campagne fotografiche appositamente eseguite in cantiere e ad opera completata.
2016
9788898743308
Grattacielo sostenibile, serra bioclimatica, strutture in acciaio, flusso energetico, qualità architettonica e urbana a Torino
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