Summary – Spina (Ostellato, Ferrara) is located between Trebba and Pega valleys, along the ancient course of river Padovetere , naturally linked North-West to the Po valley and South-West to the Apennines. The faunal studies were focused on materials coming from deposits dated from the 5th to the 3rd centuries BC, belonging to the chronological and cultural horizon of the Iron Age. The economy of the site emphasizes the role of the pig, conforming to a regional tradition developed from the 6th century BC. The pig was slaughtered before the full maturity was reached and represented the main source of meat for the inhabitants of Spina. Sheep, goat and cattle are less represented among domestic animals; their exploitation wasn't limited only to the recovery of meat but included also secondary sources: milk, working force, reproduction. The hunting played a minor role in the economy of the site, although it is well attested by the presence of cutmarks on the bones of red deer, wild boar and roe deer. Because of its role as elitist activity, popular between the Etruscan aristocracies, importance of social nature is more supposable.

Riassunto – Il sito di Spina (Ostellato, Ferrara) sorge tra le Valli Trebba e Pega, lungo l'antico corso del Padovetere, naturalmente collegato a Nord-Ovest con la Pianura Padana e a Sud-Ovest con la catena appenninica. Lo studio dei reperti faunistici è stato condotto su materiale proveniente da depositi datati tra il V ed il III secolo a.C., l'orizzonte cronologico e culturale analizzato è quello dell'Età del Ferro. L'economia del sito privilegia il ruolo del maiale, conformandosi ad una tradizione di carattere regionale sviluppatasi a partire dal VI secolo a.C.. Il suino era macellato prima del raggiungimento della piena maturità e costituiva la principale fonte di carne per gli spineti. I caprovini e il bue, meno rappresentati tra gli animali domestici, non venivano sfruttati esclusivamente per il recupero di massa carnea ma anche per risorse secondarie: latte, forza lavoro, riproduzione. L'attività venatoria rivestiva un ruolo minore nell'economia del sito, nonostante sia ben attestata dalla presenza di elementi macellati di cervo, cinghiale e capriolo. In quanto attività elitaria, popolare presso le aristocrazie etrusche, è maggiormente ipotizzabile un'importanza di carattere sociale.

Gestione e sfruttamento delle risorse animali nell'abitato di Spina (Ostellato, FE): analisi archeozoologica dei reperti faunistici

BERTOLINI, Marco
Secondo
;
THUN HOHENSTEIN, Ursula
Ultimo
2015

Abstract

Summary – Spina (Ostellato, Ferrara) is located between Trebba and Pega valleys, along the ancient course of river Padovetere , naturally linked North-West to the Po valley and South-West to the Apennines. The faunal studies were focused on materials coming from deposits dated from the 5th to the 3rd centuries BC, belonging to the chronological and cultural horizon of the Iron Age. The economy of the site emphasizes the role of the pig, conforming to a regional tradition developed from the 6th century BC. The pig was slaughtered before the full maturity was reached and represented the main source of meat for the inhabitants of Spina. Sheep, goat and cattle are less represented among domestic animals; their exploitation wasn't limited only to the recovery of meat but included also secondary sources: milk, working force, reproduction. The hunting played a minor role in the economy of the site, although it is well attested by the presence of cutmarks on the bones of red deer, wild boar and roe deer. Because of its role as elitist activity, popular between the Etruscan aristocracies, importance of social nature is more supposable.
2015
Riassunto – Il sito di Spina (Ostellato, Ferrara) sorge tra le Valli Trebba e Pega, lungo l'antico corso del Padovetere, naturalmente collegato a Nord-Ovest con la Pianura Padana e a Sud-Ovest con la catena appenninica. Lo studio dei reperti faunistici è stato condotto su materiale proveniente da depositi datati tra il V ed il III secolo a.C., l'orizzonte cronologico e culturale analizzato è quello dell'Età del Ferro. L'economia del sito privilegia il ruolo del maiale, conformandosi ad una tradizione di carattere regionale sviluppatasi a partire dal VI secolo a.C.. Il suino era macellato prima del raggiungimento della piena maturità e costituiva la principale fonte di carne per gli spineti. I caprovini e il bue, meno rappresentati tra gli animali domestici, non venivano sfruttati esclusivamente per il recupero di massa carnea ma anche per risorse secondarie: latte, forza lavoro, riproduzione. L'attività venatoria rivestiva un ruolo minore nell'economia del sito, nonostante sia ben attestata dalla presenza di elementi macellati di cervo, cinghiale e capriolo. In quanto attività elitaria, popolare presso le aristocrazie etrusche, è maggiormente ipotizzabile un'importanza di carattere sociale.
Spina, Età del Ferro, Etruschi, Sus domesticus, Cervus elaphus
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