Si discute ancora molto sulla controversa figura di Simone de Beauvoir, l’intellettuale francese che nel secolo scorso ha destato scandalo tanto con la sua produzione letteraria, quanto con le proprie scelte di vita. Eppure, nonostante su di lei tanto sia stato detto, la sua figura rimane ancora oggi, per certi versi, inafferrabile: a quasi trent’anni dalla morte, infatti, provare a rispondere a qualunque domanda volta a chiarire chi sia stata Simone de Beauvoir sembra un’impresa irrimediabilmente destinata al fallimento. Invero, sia i suoi scritti, sia quelli dei suoi critici spesso non offrono elementi realmente utili a ricostruire una figura unitaria, ma pongono il lettore davanti a tante immagini, in genere confliggenti, che portano a chiedersi se, in fondo, non esistessero molteplici Simone. È, questo, un elemento per certi versi ironico, forse paradossale; per lungo tempo la vulgata comune ha individuato con relativa certezza in Simone de Beauvoir una delle capostipiti del femminismo contemporaneo, nonché un’intellettuale della sinistra francese che ha abbracciato posizioni esistenzialiste e tradotto in campo letterario l’originale filosofia sartriana. Eppure, senza rifiutare sic et simpliciter questi dati – che a prima vista oggi, sono i soli ad essere quasi indiscussi – ci sono buoni motivi per effettuare alcune, significative precisazioni con riguardo ad entrambi i profili, nella convinzione che de Beauvoir sia una figura infinitamente più complessa e originale di quello che la storia della sua ricezione e lei stessa hanno consegnato ai posteri. Così, nel par. 2 ci si interrogherà su quale sia stata la relazione di de Beauvoir con femminismo, mentre nel par. 3 si seguirà quel filone della letteratura femminista nordamericana che ha interpretato il pensiero dell’intellettuale francese in chiave fenomenologica, in modo da riproporre gli elementi di originalità presenti nelle tesi beauvoriane (e, conseguentemente, rimarcare la distanza filosofica tra de Beauvoir e Sartre). Nel par. 4 si concentrerà l’attenzione sulla concezione di corpo che emerge nei suoi scritti, mentre nel paragrafo conclusivo si suggeriranno alcune possibili implicazioni giusfilosofiche del suo pensiero, nella convinzione della perdurante attualità della sua analisi teorica.

Simone de Beauvoir «imprevista». Note filosofico-giuridiche sul corpo in situazione

BERNARDINI, Maria Giulia
2015

Abstract

Si discute ancora molto sulla controversa figura di Simone de Beauvoir, l’intellettuale francese che nel secolo scorso ha destato scandalo tanto con la sua produzione letteraria, quanto con le proprie scelte di vita. Eppure, nonostante su di lei tanto sia stato detto, la sua figura rimane ancora oggi, per certi versi, inafferrabile: a quasi trent’anni dalla morte, infatti, provare a rispondere a qualunque domanda volta a chiarire chi sia stata Simone de Beauvoir sembra un’impresa irrimediabilmente destinata al fallimento. Invero, sia i suoi scritti, sia quelli dei suoi critici spesso non offrono elementi realmente utili a ricostruire una figura unitaria, ma pongono il lettore davanti a tante immagini, in genere confliggenti, che portano a chiedersi se, in fondo, non esistessero molteplici Simone. È, questo, un elemento per certi versi ironico, forse paradossale; per lungo tempo la vulgata comune ha individuato con relativa certezza in Simone de Beauvoir una delle capostipiti del femminismo contemporaneo, nonché un’intellettuale della sinistra francese che ha abbracciato posizioni esistenzialiste e tradotto in campo letterario l’originale filosofia sartriana. Eppure, senza rifiutare sic et simpliciter questi dati – che a prima vista oggi, sono i soli ad essere quasi indiscussi – ci sono buoni motivi per effettuare alcune, significative precisazioni con riguardo ad entrambi i profili, nella convinzione che de Beauvoir sia una figura infinitamente più complessa e originale di quello che la storia della sua ricezione e lei stessa hanno consegnato ai posteri. Così, nel par. 2 ci si interrogherà su quale sia stata la relazione di de Beauvoir con femminismo, mentre nel par. 3 si seguirà quel filone della letteratura femminista nordamericana che ha interpretato il pensiero dell’intellettuale francese in chiave fenomenologica, in modo da riproporre gli elementi di originalità presenti nelle tesi beauvoriane (e, conseguentemente, rimarcare la distanza filosofica tra de Beauvoir e Sartre). Nel par. 4 si concentrerà l’attenzione sulla concezione di corpo che emerge nei suoi scritti, mentre nel paragrafo conclusivo si suggeriranno alcune possibili implicazioni giusfilosofiche del suo pensiero, nella convinzione della perdurante attualità della sua analisi teorica.
2015
9788854882904
Simone de Beauvoir, diritti, diritto, corpo in situazione, corpo, fenomenologia
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