Anche a causa della drastica contrazione fatta registrare negli ultimi anni dagli investimenti effettuati nei Paesi europei, nel novembre 2014 l’allora neo costituita Commissione europea ha annunciato un piano di investimenti da 315 miliardi di euro per rilanciare la crescita dell’Europa e ridare lavoro ad un maggior numero di persone. Infatti, le misure previste da tale piano – noto col nome del Presidente Junker – in base alle stime effettuate dagli uffici della Commissione europea nell’arco dei prossimi tre anni potrebbero far aumentare il PIL dell’UE di un ammontare compreso tra 330 e 410 miliardi di euro e creare fino a 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro. Date le perplessità e i dubbi in proposito prevalenti tra gli studiosi e i commentatori, in questo paper s’intende condurre una sommaria analisi critica di tale Piano, non solo alla luce del dibattito scientifico condotto negli ultimi mesi, ma anche in base ai provvedimenti già assunti dall’UE da alcuni anni e costituiti, da un lato, dalla strategia di sviluppo “Europa 2020” e, dall’altro, dalla politica di coesione economica, sociale e territoriale per il periodo di programmazione 2014-2020.

Il “Piano Juncker” per il rilancio del processo di sviluppo nell'UE: un'analisi critica

BRUZZO, Aurelio
2015

Abstract

Anche a causa della drastica contrazione fatta registrare negli ultimi anni dagli investimenti effettuati nei Paesi europei, nel novembre 2014 l’allora neo costituita Commissione europea ha annunciato un piano di investimenti da 315 miliardi di euro per rilanciare la crescita dell’Europa e ridare lavoro ad un maggior numero di persone. Infatti, le misure previste da tale piano – noto col nome del Presidente Junker – in base alle stime effettuate dagli uffici della Commissione europea nell’arco dei prossimi tre anni potrebbero far aumentare il PIL dell’UE di un ammontare compreso tra 330 e 410 miliardi di euro e creare fino a 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro. Date le perplessità e i dubbi in proposito prevalenti tra gli studiosi e i commentatori, in questo paper s’intende condurre una sommaria analisi critica di tale Piano, non solo alla luce del dibattito scientifico condotto negli ultimi mesi, ma anche in base ai provvedimenti già assunti dall’UE da alcuni anni e costituiti, da un lato, dalla strategia di sviluppo “Europa 2020” e, dall’altro, dalla politica di coesione economica, sociale e territoriale per il periodo di programmazione 2014-2020.
2015
Industrializzazione e politica industriale, mercati e prodotti finanziari, infrastrutture, Istituzioni e crescita.
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