I processi di trasformazione che si verificano dal momento della morte dell’individuo sono denominati tafonomici e sono dovuti all’intervento di vari fattori ambientali, tra i quali l’utilizzo del fuoco come elemento di distruzione del cadavere. Quando un osso viene esposto ad alte temperature le sue proprietà chimiche si alterano e la sua integrità strutturale è compromessa, ciò è dovuto all’evaporazione, alla degradazione organica e alle trasformazioni della matrice inorganica. Il tempo di esposizione al fuoco e la temperatura di combustione agiscono sull’osso provocando modificazioni cromatiche, fratture, fessurazioni, deformazioni e contrazioni. Gli effetti della combustione sull’osso umano sono rappresentati da fenomeni simultanei di shrinkage, hardening e whitening. Nel caso di cremazioni a cadavere fresco la fratturazione e la deformazione sono dovute alla rapida disidratazione del tessuto osseo che produce delle fratture concoidi e delle deformazioni tipiche, mentre la cremazione dell’osso secco produce sulla superficie fessure longitudinali o a reticolo. La variazione nel colore è indicatrice del progressivo danneggiamento termico dell’osso. Il riconoscimento dei colori di combustione è perciò indicativo dell’intervallo di temperature alle quali l’osso è stato sottoposto. La valutazione dei diversi aspetti tafonomici intervenuti può quindi essere indispensabile al fine della successiva interpretazione e ricostruzione degli eventi in ambito forense.

Valutazione degli aspetti tafonomici nei resti ossei umani combusti

MASOTTI, Sabrina
2014

Abstract

I processi di trasformazione che si verificano dal momento della morte dell’individuo sono denominati tafonomici e sono dovuti all’intervento di vari fattori ambientali, tra i quali l’utilizzo del fuoco come elemento di distruzione del cadavere. Quando un osso viene esposto ad alte temperature le sue proprietà chimiche si alterano e la sua integrità strutturale è compromessa, ciò è dovuto all’evaporazione, alla degradazione organica e alle trasformazioni della matrice inorganica. Il tempo di esposizione al fuoco e la temperatura di combustione agiscono sull’osso provocando modificazioni cromatiche, fratture, fessurazioni, deformazioni e contrazioni. Gli effetti della combustione sull’osso umano sono rappresentati da fenomeni simultanei di shrinkage, hardening e whitening. Nel caso di cremazioni a cadavere fresco la fratturazione e la deformazione sono dovute alla rapida disidratazione del tessuto osseo che produce delle fratture concoidi e delle deformazioni tipiche, mentre la cremazione dell’osso secco produce sulla superficie fessure longitudinali o a reticolo. La variazione nel colore è indicatrice del progressivo danneggiamento termico dell’osso. Il riconoscimento dei colori di combustione è perciò indicativo dell’intervallo di temperature alle quali l’osso è stato sottoposto. La valutazione dei diversi aspetti tafonomici intervenuti può quindi essere indispensabile al fine della successiva interpretazione e ricostruzione degli eventi in ambito forense.
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