Un Paese piccolo come la Grecia potrebbe realmente cambiare le politiche europee, non tanto per la sua intrinseca forza economica, piuttosto perché intercetta il senso comune dei cittadini europei, così come il buon senso di tanti inascoltati economisti. Oggi la Grecia suggerisce un New Deal europeo, un progetto a cui ha lavorato l’attuale Ministro delle Finanze greco Varoufakis, con il concorso di Holland e Galbraith, prefigurando un “New Deal europeo che, come il suo predecessore americano, potrebbe portare al miglioramento nell’arco di mesi, pur attraverso misure che rientrano interamente nel quadro costituzionale al quale i governi europei hanno già aderito”. Il nuovo governo greco non chiede solo una soluzione per il debito pubblico greco, ma propone una conferenza europea per il debito pubblico degli stati europei e l’avvio di una politica coerente con la crisi da domanda che attraversa l’Europa. Il piccolo stato greco potrebbe riuscire la dove non sono riusciti i riformisti sedicenti tali. I rischi legati all’insostenibilità dell’euro date le politiche di austerità rimangono tutti, ma con la vittoria della sinistra in Grecia si apre una discussione realmente riformista perché interessa le istituzioni che governano la domanda effettiva e di struttura dell’Europa.
Dalla Grecia le prospettive che abbiamo di fronte
PINI, Paolo
;
2015
Abstract
Un Paese piccolo come la Grecia potrebbe realmente cambiare le politiche europee, non tanto per la sua intrinseca forza economica, piuttosto perché intercetta il senso comune dei cittadini europei, così come il buon senso di tanti inascoltati economisti. Oggi la Grecia suggerisce un New Deal europeo, un progetto a cui ha lavorato l’attuale Ministro delle Finanze greco Varoufakis, con il concorso di Holland e Galbraith, prefigurando un “New Deal europeo che, come il suo predecessore americano, potrebbe portare al miglioramento nell’arco di mesi, pur attraverso misure che rientrano interamente nel quadro costituzionale al quale i governi europei hanno già aderito”. Il nuovo governo greco non chiede solo una soluzione per il debito pubblico greco, ma propone una conferenza europea per il debito pubblico degli stati europei e l’avvio di una politica coerente con la crisi da domanda che attraversa l’Europa. Il piccolo stato greco potrebbe riuscire la dove non sono riusciti i riformisti sedicenti tali. I rischi legati all’insostenibilità dell’euro date le politiche di austerità rimangono tutti, ma con la vittoria della sinistra in Grecia si apre una discussione realmente riformista perché interessa le istituzioni che governano la domanda effettiva e di struttura dell’Europa.File | Dimensione | Formato | |
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