Ricerca finanziata con FONDO DI ATENEO PER LA RICERCA (FAR) - ANNO 2012 (ATTRIBUITO NEL 2013). La città è un fenomeno estremamente complesso, indiscutibilmente uno dei luoghi di incontro più integrati dal punto di vista disciplinare. L’innovazione di processo e di progetto gioca un ruolo determinante per l’elaborazione di metodologie in grado di governare in chiave sostenibile, efficiente ed intelligente la trasformazione dell’aggregato urbano e del suo contesto antropico. Reti e griglie di servizi e di comunicazione fisica e virtuale efficienti; incentivazione delle relazioni sociali e del senso di appartenenza ad un ambiente di vita consono alle aspettative del singolo cittadino; la rigenerazione dei tessuti e dei loro contenitori edilizi attraverso percorsi “condivisi”, con soluzioni di intervento a basso costo e di conseguenza maggiormente flessibili al mutare delle esigenze socio-culturali; il rifiuto di un ulteriore spreco di territorio per l’edificazione, inteso come risorsa non rinnovabile, a vantaggio della logica del riuso e della densificazione compatibile; la valorizzazione del concetto di embodied energy o “energia grigia” degli organismi edilizi; la disseminazione di principi e di apparati tecnici che facilitino la mobilità ecocompatibile, la sicurezza delle persone, l’educazione alla sostenibilità; l’incentivazione dell’uso di energia da fonti rinnovabili e le strategie di inserimento dei terminali tecnici coerentemente integrati con le esigenze di tutela del patrimonio storico; l’individuazione di soluzioni tecnologiche adatte ad un intervento diffuso di energy retrofit anche in un contesto sedimentato, denso e permeato da significativi valori testimoniali; la riduzione dei flussi di trasporto interno alle perimetrazioni storiche, pur necessari per sostenere le attività economiche, con soluzioni logistiche evolute ed alternative: sono solo alcuni degli obiettivi che vengono oggi riconiugati in un solo termine, la smart city, il cui fine ultimo è semplicemente quello dell’aumento della qualità della vita, secondo una visione non miope, ma aperta ai bisogni delle future generazioni. Secondo questa logica, le conoscenze sulla modificazione-evoluzione della morfologia urbana, sui processi edificatori ad elevata virtuosità energetica e sostenibilità ambientale, sulla capacità di elaborare un design appropriato alla scala di fruizione dell’individuo, normodotato e non, e quindi, in sostanza, sull’apporto che la metaprogettazione esigenziale e il progetto di architettura possono fornire alla costruzione dell’idea di “Smart & Quali(ci)ty” rappresentano competenze inderogabili, tutte specificatamente presenti all’interno del gruppo di ricerca. Fanno infatti parte dell’aggregazione docenti, ricercatori, dottori di ricerca e dottorandi dei settori scientifico-disciplinari: ICAR/12 TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA, ICAR/13 DISEGNO INDUSTRIALE, ICAR/14 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA.

Smart & Quali(ci)ty. Rigenerazione ed efficienza energetica per una qualità sostenibile della vita.

DAVOLI, Pietromaria
2013

Abstract

Ricerca finanziata con FONDO DI ATENEO PER LA RICERCA (FAR) - ANNO 2012 (ATTRIBUITO NEL 2013). La città è un fenomeno estremamente complesso, indiscutibilmente uno dei luoghi di incontro più integrati dal punto di vista disciplinare. L’innovazione di processo e di progetto gioca un ruolo determinante per l’elaborazione di metodologie in grado di governare in chiave sostenibile, efficiente ed intelligente la trasformazione dell’aggregato urbano e del suo contesto antropico. Reti e griglie di servizi e di comunicazione fisica e virtuale efficienti; incentivazione delle relazioni sociali e del senso di appartenenza ad un ambiente di vita consono alle aspettative del singolo cittadino; la rigenerazione dei tessuti e dei loro contenitori edilizi attraverso percorsi “condivisi”, con soluzioni di intervento a basso costo e di conseguenza maggiormente flessibili al mutare delle esigenze socio-culturali; il rifiuto di un ulteriore spreco di territorio per l’edificazione, inteso come risorsa non rinnovabile, a vantaggio della logica del riuso e della densificazione compatibile; la valorizzazione del concetto di embodied energy o “energia grigia” degli organismi edilizi; la disseminazione di principi e di apparati tecnici che facilitino la mobilità ecocompatibile, la sicurezza delle persone, l’educazione alla sostenibilità; l’incentivazione dell’uso di energia da fonti rinnovabili e le strategie di inserimento dei terminali tecnici coerentemente integrati con le esigenze di tutela del patrimonio storico; l’individuazione di soluzioni tecnologiche adatte ad un intervento diffuso di energy retrofit anche in un contesto sedimentato, denso e permeato da significativi valori testimoniali; la riduzione dei flussi di trasporto interno alle perimetrazioni storiche, pur necessari per sostenere le attività economiche, con soluzioni logistiche evolute ed alternative: sono solo alcuni degli obiettivi che vengono oggi riconiugati in un solo termine, la smart city, il cui fine ultimo è semplicemente quello dell’aumento della qualità della vita, secondo una visione non miope, ma aperta ai bisogni delle future generazioni. Secondo questa logica, le conoscenze sulla modificazione-evoluzione della morfologia urbana, sui processi edificatori ad elevata virtuosità energetica e sostenibilità ambientale, sulla capacità di elaborare un design appropriato alla scala di fruizione dell’individuo, normodotato e non, e quindi, in sostanza, sull’apporto che la metaprogettazione esigenziale e il progetto di architettura possono fornire alla costruzione dell’idea di “Smart & Quali(ci)ty” rappresentano competenze inderogabili, tutte specificatamente presenti all’interno del gruppo di ricerca. Fanno infatti parte dell’aggregazione docenti, ricercatori, dottori di ricerca e dottorandi dei settori scientifico-disciplinari: ICAR/12 TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA, ICAR/13 DISEGNO INDUSTRIALE, ICAR/14 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA.
2013
Davoli, Pietromaria
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