Nel corso degli ultimi anni, le evidenze preistoriche della penisola italiana hanno permesso di dare un importante contributo alle definizione dei tempi e dei modi del primo popolamento europeo. I siti di Pirro Nord (Apricena, FG) e di Cà Belvedere di Monte Poggiolo (FC), datati rispettivamente a circa 1,3 -1,6 milioni di anni su base biocronologica e a circa 0,9 milioni di anni con il metodo dell’ESR, permettono di estrapolare importanti considerazioni inerenti il comportamento tecnico dei primi europei che risulta essere basato su catene operative relativamente corte e profondamente influenzato dalla morfologia di partenza della materia prima sfruttata. I ciottoli di selce, sempre di origine locale e raccolti in posizione secondaria sia a Pirro Nord che a Cà Belvedere di Monte Poggiolo, sono stati sfruttati principalmente con una modalità opportunista e più raramente con un débitage centripeto. Quest’ultimo è particolarmente caratteristico a Pirro Nord dove è stata messa in evidenza una forte tendenza alla standardizzazione dei prodotti provenienti da un débitage centripeto che sono quasi sempre caratterizzati dalla presenza di un dorso e di una punta déjeté. Il comportamento tecnico osservato per i due siti sembra inserirsi perfettamente nel quadro delle più antiche produzioni litiche europee e trova moltissime affinità anche con i più antichi siti africani di Modo 1. La principale differenza con gli altri contesti risiede nell’assenza di façonnage da spiegarsi probabilmente in funzione del tipo di occupazione del sito e delle caratteristiche della materia prima.

Il primo popolamento della penisola italiana nel contesto della prima occupazione europea.

ARZARELLO, Marta;PERETTO, Carlo
2014

Abstract

Nel corso degli ultimi anni, le evidenze preistoriche della penisola italiana hanno permesso di dare un importante contributo alle definizione dei tempi e dei modi del primo popolamento europeo. I siti di Pirro Nord (Apricena, FG) e di Cà Belvedere di Monte Poggiolo (FC), datati rispettivamente a circa 1,3 -1,6 milioni di anni su base biocronologica e a circa 0,9 milioni di anni con il metodo dell’ESR, permettono di estrapolare importanti considerazioni inerenti il comportamento tecnico dei primi europei che risulta essere basato su catene operative relativamente corte e profondamente influenzato dalla morfologia di partenza della materia prima sfruttata. I ciottoli di selce, sempre di origine locale e raccolti in posizione secondaria sia a Pirro Nord che a Cà Belvedere di Monte Poggiolo, sono stati sfruttati principalmente con una modalità opportunista e più raramente con un débitage centripeto. Quest’ultimo è particolarmente caratteristico a Pirro Nord dove è stata messa in evidenza una forte tendenza alla standardizzazione dei prodotti provenienti da un débitage centripeto che sono quasi sempre caratterizzati dalla presenza di un dorso e di una punta déjeté. Il comportamento tecnico osservato per i due siti sembra inserirsi perfettamente nel quadro delle più antiche produzioni litiche europee e trova moltissime affinità anche con i più antichi siti africani di Modo 1. La principale differenza con gli altri contesti risiede nell’assenza di façonnage da spiegarsi probabilmente in funzione del tipo di occupazione del sito e delle caratteristiche della materia prima.
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