Il tema della successione generazionale nelle imprese familiari è tra i più dibattuti in letteratura ormai da molto tempo (Sharma, et al., 1996). Si tratta di una fase della vita dell'azienda che genera risvolti sia sulle dinamiche economico-gestionali, sia sulle relazioni familiari. La letteratura, infatti, identifica diversi fattori che influenzano il ricambio generazionale, riconducibili allo studio della capacità con cui imprenditore e successore pianificano e gestiscono il complesso e psicologicamente instabile percorso (Matthews et al., 1999). Tra questi, un aspetto particolarmente critico è relativo al trasferimento di fattori intangibili, quali competenze, capacità e conoscenze su cui nel corso degli anni l'impresa familiare ha costruito il vantaggio competitivo (Wong e Aspinwall, 2004), dunque la fonte del successo. Uno dei maggiori ostacoli da affrontare nel ricambio generazionale è insito proprio nella difficoltà di conservare, sviluppare e trasferire la conoscenza dall’imprenditore al successore. Grazie alla loro permanenza prolungata all’interno dell’impresa, gli imprenditori svolgono un ruolo determinante nella creazione della cultura aziendale (Schein, 1983), tanto che la centralità dell’imprenditore è considerata una delle maggiori cause di cessazione e fallimento dei passaggi generazionali (Feltham et al., 2005). Le conoscenze possedute dall'imprenditore, le capacità e le attitudini sviluppate dallo stesso nel corso del lungo periodo di attività svolta nell'impresa spesso non trovano forma di esplicitazione nei sistemi informativi aziendali, e restano detenute dallo stesso. Conseguentemente, risulta particolarmente complesso il passaggio al successore del sistema valoriale e delle competenze distintive alla base della gestione dell'azienda, ma anche di quell'insieme di informazioni che non hanno mai trovato esplicitazione nei sistemi informativi aziendali, seppure risultino cruciali nei processi decisionali dell'impresa. Pertanto, l'insieme dei fattori intangibili, critici ma taciti, sono da ricondurre sia alle caratteristiche specifiche dell'imprenditore - dunque ai suoi tratti professionali distintivi -, sia alle conoscenze che non trovano esplicitazione nel sistema delle informazioni - spesso riconducibile agli aspetti essenziali, necessari per il controllo finanziario e dei risultati della piccola impresa familiare. Dal lato del successore, risulta quindi complesso acquisire consapevolezza e conoscenza dei fattori intangibili alla base del successo dell'impresa, che hanno assicurato nel corso della vita dell'azienda il conseguimento di un positivo equilibrio economico. La rilevanza del ruolo delle piccole imprese familiari nell'economia italiana è ben nota, e ulteriormente rafforzata dalla capacità che tali imprese hanno dimostrato di resistere alle pressioni del contesto di riferimento in tempi di crisi. Tuttavia, nonostante la rilevanza riconosciuta dalle statistiche e dalla letteratura alle risorse e competenze distintive delle imprese familiari ed al tema del ricambio generazionale, risultano esserci ancora spazi di sviluppo teorico e di nuove pratiche gestionali (Sharma, 2004; Venter et al., 2005). Nel corso di questo lavoro si intende discutere la criticità dei fattori intangibili ai fini della realizzazione di un passaggio generazionale di successo nel caso delle piccole imprese familiari; fattori intangibili che la letteratura economico-aziendale riconduce al più ampio framework del capitale intellettuale (Edvinsson e Malone, 1997). A tal fine, le analisi empiriche realizzate con riferimento a piccole imprese familiari permetteranno di contribuire all'obiettivo del lavoro (Bracci, Vagnoni, 2008) e di delineare nuove pratiche percorribili per contribuire al successo del ricambio generazione delle piccole imprese familiari.
Capitale intellettuale e successione generazionale nelle piccole imprese familiari
VAGNONI, Emidia
2013
Abstract
Il tema della successione generazionale nelle imprese familiari è tra i più dibattuti in letteratura ormai da molto tempo (Sharma, et al., 1996). Si tratta di una fase della vita dell'azienda che genera risvolti sia sulle dinamiche economico-gestionali, sia sulle relazioni familiari. La letteratura, infatti, identifica diversi fattori che influenzano il ricambio generazionale, riconducibili allo studio della capacità con cui imprenditore e successore pianificano e gestiscono il complesso e psicologicamente instabile percorso (Matthews et al., 1999). Tra questi, un aspetto particolarmente critico è relativo al trasferimento di fattori intangibili, quali competenze, capacità e conoscenze su cui nel corso degli anni l'impresa familiare ha costruito il vantaggio competitivo (Wong e Aspinwall, 2004), dunque la fonte del successo. Uno dei maggiori ostacoli da affrontare nel ricambio generazionale è insito proprio nella difficoltà di conservare, sviluppare e trasferire la conoscenza dall’imprenditore al successore. Grazie alla loro permanenza prolungata all’interno dell’impresa, gli imprenditori svolgono un ruolo determinante nella creazione della cultura aziendale (Schein, 1983), tanto che la centralità dell’imprenditore è considerata una delle maggiori cause di cessazione e fallimento dei passaggi generazionali (Feltham et al., 2005). Le conoscenze possedute dall'imprenditore, le capacità e le attitudini sviluppate dallo stesso nel corso del lungo periodo di attività svolta nell'impresa spesso non trovano forma di esplicitazione nei sistemi informativi aziendali, e restano detenute dallo stesso. Conseguentemente, risulta particolarmente complesso il passaggio al successore del sistema valoriale e delle competenze distintive alla base della gestione dell'azienda, ma anche di quell'insieme di informazioni che non hanno mai trovato esplicitazione nei sistemi informativi aziendali, seppure risultino cruciali nei processi decisionali dell'impresa. Pertanto, l'insieme dei fattori intangibili, critici ma taciti, sono da ricondurre sia alle caratteristiche specifiche dell'imprenditore - dunque ai suoi tratti professionali distintivi -, sia alle conoscenze che non trovano esplicitazione nel sistema delle informazioni - spesso riconducibile agli aspetti essenziali, necessari per il controllo finanziario e dei risultati della piccola impresa familiare. Dal lato del successore, risulta quindi complesso acquisire consapevolezza e conoscenza dei fattori intangibili alla base del successo dell'impresa, che hanno assicurato nel corso della vita dell'azienda il conseguimento di un positivo equilibrio economico. La rilevanza del ruolo delle piccole imprese familiari nell'economia italiana è ben nota, e ulteriormente rafforzata dalla capacità che tali imprese hanno dimostrato di resistere alle pressioni del contesto di riferimento in tempi di crisi. Tuttavia, nonostante la rilevanza riconosciuta dalle statistiche e dalla letteratura alle risorse e competenze distintive delle imprese familiari ed al tema del ricambio generazionale, risultano esserci ancora spazi di sviluppo teorico e di nuove pratiche gestionali (Sharma, 2004; Venter et al., 2005). Nel corso di questo lavoro si intende discutere la criticità dei fattori intangibili ai fini della realizzazione di un passaggio generazionale di successo nel caso delle piccole imprese familiari; fattori intangibili che la letteratura economico-aziendale riconduce al più ampio framework del capitale intellettuale (Edvinsson e Malone, 1997). A tal fine, le analisi empiriche realizzate con riferimento a piccole imprese familiari permetteranno di contribuire all'obiettivo del lavoro (Bracci, Vagnoni, 2008) e di delineare nuove pratiche percorribili per contribuire al successo del ricambio generazione delle piccole imprese familiari.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.