La Legge di Stabilità 2014-2016 elaborata dal governo italiano è volta al rispetto dei vincoli previsti dai Trattati europei, e non alla crescita del reddito e dell’occupazione. Ciò nonostante, la Commissione Europea non ha ritenuto di dare “semaforo verde”, in quanto il rientro dal debito non è garantito nel breve e medio periodo. Così la proposta governativa non viene giudicata soddisfacente dai tecnocrati europei perché non coerente con le politiche di rigore e di austerità espansiva, ma neppure soddisfa le parti sociali che chiedono interventi non simbolici per la riduzione del cuneo fiscale, e quindi per la crescita e l’occupazione. Ma siamo certi che impegnare tutte le risorse disponibili per la riduzione del cuneo sia la politica più adatta per far uscire il paese dalla crisi in presenza di una trappola della produttività che caratterizza il nostro paese da venti anni?
La legge di stabilità
PINI, Paolo
2013
Abstract
La Legge di Stabilità 2014-2016 elaborata dal governo italiano è volta al rispetto dei vincoli previsti dai Trattati europei, e non alla crescita del reddito e dell’occupazione. Ciò nonostante, la Commissione Europea non ha ritenuto di dare “semaforo verde”, in quanto il rientro dal debito non è garantito nel breve e medio periodo. Così la proposta governativa non viene giudicata soddisfacente dai tecnocrati europei perché non coerente con le politiche di rigore e di austerità espansiva, ma neppure soddisfa le parti sociali che chiedono interventi non simbolici per la riduzione del cuneo fiscale, e quindi per la crescita e l’occupazione. Ma siamo certi che impegnare tutte le risorse disponibili per la riduzione del cuneo sia la politica più adatta per far uscire il paese dalla crisi in presenza di una trappola della produttività che caratterizza il nostro paese da venti anni?I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.