La corrispondenza Brioschi-Betti conservata presso la Scuola Normale Superiore e il Politecnico di Milano riveste un grande interesse per l'importanza scientifica degli autori e per il loro ruolo nella comunità scientifica dell’Italia Unita. Il carteggio comprende 61 tra lettere e biglietti inviati da Francesco Brioschi a Enrico Betti dal 23 marzo 1857 all’11 luglio 1890, e quattro lettere di Enrico Betti a Francesco Brioschi, del periodo 13 agosto 1758 – 19 marzo 1875. Gli originali di Brioschi sono conservati tra le Carte Betti della Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa, mente quelli di Betti appartengono al Fondo Brioschi del Politecnico di Milano. Un primo gruppo di 16 lettere che vanno dal 1857 alla fine del 1859, è molto ricco di riferimenti e dettagli relativi alle ricerche, allora molto vicine, di Betti e Brioschi nel campo delle equazioni algebriche e delle teorie collegate, e particolarmente a quelle dell’anno 1858, quando Brioschi, seguendo Hermite e simultaneamente a Kronecker, pervenne alla risoluzione della equazione generale di 5° grado mediante funzioni ellittiche. Betti a sua volta lavorava allo stesso problema attraverso le equazioni modulari. I temi scientifici dibattuti riguardano la teoria degli invarianti e covarianti delle forme binarie, la risoluzione delle equazioni algebriche di quinto grado per trascendenti ellittiche, la partizione dei numeri, la teoria dell'eliminazione, le funzioni abeliane, la teoria dei determinanti. Questo primo gruppo di lettere documenta anche la nascita del primo giornale scientifico italiano dedicato esclusivamente alla matematica: gli 'Annali di Matematica Pura ed Applicata', come evoluzione degli 'Annali di Scienze Matematiche e Fisiche' di Tortolini, affiancato nel comitato di redazione da Brioschi, Betti e Genocchi. Con l’avvento del Regno d’Italia e l’inizio del processo di unificazione, il carattere della corrispondenza cambia radicalmente. Le lettere che vanno dal 1860 al 1890 si fanno più rade e brevi e non contengono quasi più dettagli matematici: Brioschi e Betti erano coinvolti nella costruzione e riorganizzazione delle strutture del nuovo Stato, con particolare riguardo alla pubblica istruzione e allo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica. Inoltre, sotto l’influenza di Riemann, Betti aveva modificato i suoi interessi di ricerca. Esse trattano comunque di questioni importanti: la redazione degli 'Annali di Matematica', dal 1867 trasferiti da Roma a Milano e diretti da Brioschi e Cremona, la riforma della pubblica istruzione, la politica universitaria e l’istruzione superiore, le accademie e le pubblicazioni scientifiche. In campo universitario, Betti e Brioschi sostenevano l’opportunità della creazione di pochi centri di eccellenza, attorno ai quali costruire le specializzazioni. Inoltre Brioschi, seguendo il modello tedesco, propugnava l’istituzione di politecnici autonomi dalle università, dotati quindi sia di scuola preparatoria, che di scuole speciali di applicazione e saldamente ancorati alle realtà produttive e sociali delle varie regioni del paese. Brioschi, come è noto, fu il fondatore e primo direttore dell’Istituto Tecnico Superiore, poi Politecnico di Milano, inoltre poté influenzare la riforma della Pubblica Istruzione a tutti i livelli, essendo membro del Consiglio Superiore a vario titolo per oltre trent’anni. Anche la creazione di una Accademia Nazionale faceva parte del piano di rilancio del paese dopo l’Unificazione, e Brioschi, che fu presidente della Società dei XL, si adoperò per la sua fusione con l’Accademia dei Lincei, con l’annessione di Roma capitale dopo il 1870.

Ricerca matematica e impegno politico nel carteggio Brioschi-Betti

BORGATO, Maria Teresa
2012

Abstract

La corrispondenza Brioschi-Betti conservata presso la Scuola Normale Superiore e il Politecnico di Milano riveste un grande interesse per l'importanza scientifica degli autori e per il loro ruolo nella comunità scientifica dell’Italia Unita. Il carteggio comprende 61 tra lettere e biglietti inviati da Francesco Brioschi a Enrico Betti dal 23 marzo 1857 all’11 luglio 1890, e quattro lettere di Enrico Betti a Francesco Brioschi, del periodo 13 agosto 1758 – 19 marzo 1875. Gli originali di Brioschi sono conservati tra le Carte Betti della Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa, mente quelli di Betti appartengono al Fondo Brioschi del Politecnico di Milano. Un primo gruppo di 16 lettere che vanno dal 1857 alla fine del 1859, è molto ricco di riferimenti e dettagli relativi alle ricerche, allora molto vicine, di Betti e Brioschi nel campo delle equazioni algebriche e delle teorie collegate, e particolarmente a quelle dell’anno 1858, quando Brioschi, seguendo Hermite e simultaneamente a Kronecker, pervenne alla risoluzione della equazione generale di 5° grado mediante funzioni ellittiche. Betti a sua volta lavorava allo stesso problema attraverso le equazioni modulari. I temi scientifici dibattuti riguardano la teoria degli invarianti e covarianti delle forme binarie, la risoluzione delle equazioni algebriche di quinto grado per trascendenti ellittiche, la partizione dei numeri, la teoria dell'eliminazione, le funzioni abeliane, la teoria dei determinanti. Questo primo gruppo di lettere documenta anche la nascita del primo giornale scientifico italiano dedicato esclusivamente alla matematica: gli 'Annali di Matematica Pura ed Applicata', come evoluzione degli 'Annali di Scienze Matematiche e Fisiche' di Tortolini, affiancato nel comitato di redazione da Brioschi, Betti e Genocchi. Con l’avvento del Regno d’Italia e l’inizio del processo di unificazione, il carattere della corrispondenza cambia radicalmente. Le lettere che vanno dal 1860 al 1890 si fanno più rade e brevi e non contengono quasi più dettagli matematici: Brioschi e Betti erano coinvolti nella costruzione e riorganizzazione delle strutture del nuovo Stato, con particolare riguardo alla pubblica istruzione e allo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica. Inoltre, sotto l’influenza di Riemann, Betti aveva modificato i suoi interessi di ricerca. Esse trattano comunque di questioni importanti: la redazione degli 'Annali di Matematica', dal 1867 trasferiti da Roma a Milano e diretti da Brioschi e Cremona, la riforma della pubblica istruzione, la politica universitaria e l’istruzione superiore, le accademie e le pubblicazioni scientifiche. In campo universitario, Betti e Brioschi sostenevano l’opportunità della creazione di pochi centri di eccellenza, attorno ai quali costruire le specializzazioni. Inoltre Brioschi, seguendo il modello tedesco, propugnava l’istituzione di politecnici autonomi dalle università, dotati quindi sia di scuola preparatoria, che di scuole speciali di applicazione e saldamente ancorati alle realtà produttive e sociali delle varie regioni del paese. Brioschi, come è noto, fu il fondatore e primo direttore dell’Istituto Tecnico Superiore, poi Politecnico di Milano, inoltre poté influenzare la riforma della Pubblica Istruzione a tutti i livelli, essendo membro del Consiglio Superiore a vario titolo per oltre trent’anni. Anche la creazione di una Accademia Nazionale faceva parte del piano di rilancio del paese dopo l’Unificazione, e Brioschi, che fu presidente della Società dei XL, si adoperò per la sua fusione con l’Accademia dei Lincei, con l’annessione di Roma capitale dopo il 1870.
2012
9788849137064
Francesco Brioschi; Enrico Betti; Carteggio Brioschi-Betti; Equazioni di quinto grado; Teoria degli invarianti; Teoria dell'eliminazione; Annali di Matematica Pura ed Applicata; Politecnico di Milano; Accademia nazionale; Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/1759296
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