Ammesso che il sapere sia una prospettiva aperta, che la cultura si alimenta di continue indagini, che il mondo delle immagini e della loro produzione si è arricchito, dal Novecento in avanti, di altri interlocutori, che la storia dell’arte e la cultura visuale possono convivere in una rete più estesa ed angolata di problematiche, che cosa tutto ciò può significare, ai fini della costruzione di un futuro professionale? Soprattutto che cosa significano tali elementi di conoscenze per un giovane indirizzato, prevalentemente verso un campo di studi relativamente ampio ed articolato delle scienze umane il cui accento cade sulla comunicazione? Lo stato dell’arte tra formazione e comunicazione. Volti, scenari, orizzonti della contemporaneità, ha avuto innanzitutto il significato di rispondere per quanto possibile con confronti reali a tali domande. Nella sua articolazione, finanche troppo, ma volutamente, comprensiva di problematiche, esso ha inteso affrontare il tema centrale del rapporto arte e comunicazione. Lo ha fatto ponendosi alcuni obiettivi che del resto il titolo stesso ha cercato di sintetizzare. Dal nodo centrale di una contemporaneità che cresce, in progress, temporalmente e contenutisticamente con noi, esso ha posto l’accento sulla questione (lo stato) dell’arte e della produzione visiva intesa questa come nozione culturalmente allargata. Di qui le sezioni del convegno: quattro nelle due giornate nelle quali partendo dall’esperienza della formazione artistica negli ambiti universitari si è arrivati al tema della comunicazione dell’arte. Un osservatorio affrontato da molti punti di vista considerati come possibili modelli di sviluppo : dalla professione dello storico dell’arte alle declinazioni nell’ambito del management culturale ci si è spinti verso le strategie della comunicazione comprese tra la tradizione della carta stampata e le molteplici estensioni della rete, non senza avere attenzione per riflessioni di carattere più teorico come gli aspetti inerenti le dibattute questioni della testualità e della visualità fino a richiamare il confronto con alcune delle figure attive in quel terreno di relazioni che individua il ‘sistema’ dell’arte.

Le ragioni di un convegno: i linguaggi dell'arte, i linguaggi della comunicazione

FIORILLO, Ada Patrizia
2012

Abstract

Ammesso che il sapere sia una prospettiva aperta, che la cultura si alimenta di continue indagini, che il mondo delle immagini e della loro produzione si è arricchito, dal Novecento in avanti, di altri interlocutori, che la storia dell’arte e la cultura visuale possono convivere in una rete più estesa ed angolata di problematiche, che cosa tutto ciò può significare, ai fini della costruzione di un futuro professionale? Soprattutto che cosa significano tali elementi di conoscenze per un giovane indirizzato, prevalentemente verso un campo di studi relativamente ampio ed articolato delle scienze umane il cui accento cade sulla comunicazione? Lo stato dell’arte tra formazione e comunicazione. Volti, scenari, orizzonti della contemporaneità, ha avuto innanzitutto il significato di rispondere per quanto possibile con confronti reali a tali domande. Nella sua articolazione, finanche troppo, ma volutamente, comprensiva di problematiche, esso ha inteso affrontare il tema centrale del rapporto arte e comunicazione. Lo ha fatto ponendosi alcuni obiettivi che del resto il titolo stesso ha cercato di sintetizzare. Dal nodo centrale di una contemporaneità che cresce, in progress, temporalmente e contenutisticamente con noi, esso ha posto l’accento sulla questione (lo stato) dell’arte e della produzione visiva intesa questa come nozione culturalmente allargata. Di qui le sezioni del convegno: quattro nelle due giornate nelle quali partendo dall’esperienza della formazione artistica negli ambiti universitari si è arrivati al tema della comunicazione dell’arte. Un osservatorio affrontato da molti punti di vista considerati come possibili modelli di sviluppo : dalla professione dello storico dell’arte alle declinazioni nell’ambito del management culturale ci si è spinti verso le strategie della comunicazione comprese tra la tradizione della carta stampata e le molteplici estensioni della rete, non senza avere attenzione per riflessioni di carattere più teorico come gli aspetti inerenti le dibattute questioni della testualità e della visualità fino a richiamare il confronto con alcune delle figure attive in quel terreno di relazioni che individua il ‘sistema’ dell’arte.
2012
9788854856561
arte; formazione; comunicazione
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