Il mobile componibile, sia esso imbottito o contenitore da soggiorno o da cucina, lascia libero il fruitore solo al momento dell’acquisto: l’atto del comporre si dà, una volta per tutte, quando si definisce il tipo, il numero e le dimensioni degli elementi necessari a definire una configurazione che rimarrà stabile dopo la sua installazione. Che la personalizzabilità dell’arredo sia un’esigenza diffusa lo dimostra il successo della tipologia dei divani, delle cucine e delle librerie-contenitori componibili. La componibilità è un dato di fatto, una caratteristica del prodotto così imprescindibile da essere data per scontata. Se da un lato però, nel caso deidivani riscontriamo una apprezzabile personalizzabilità e modificabilità per tutta la durata dell’uso, grazie alla sfoderabilità ed intercambiabilità dei rivestimenti e alla modularità degli elementi, non altrettanto possiamo dire per i mobili contenitori, siano essi da cucina o da soggiorno. In questi ultimi, infatti, sono pochi gli esempi di accorgimenti volti alla semplice modificabilità dell’assetto dopo l’installazione. Benché sia così evidente la necessità che lo spazio si configuri sulle nostre esigenze, riteniamo accettabile, o meglio, tolleriamo il fatto che questa componibilità si esaurisca una volta che il mobile è installato ed usato, in ragione di una presunta necessità tecnica o realizzativa. Il progetto illustrato in questo articolo deriva da un tentativo di superare questo limite riscontrato nella componibilità dei mobili contenitori.

Il sistema componibile “Sipario”

MINCOLELLI, Giuseppe
2010

Abstract

Il mobile componibile, sia esso imbottito o contenitore da soggiorno o da cucina, lascia libero il fruitore solo al momento dell’acquisto: l’atto del comporre si dà, una volta per tutte, quando si definisce il tipo, il numero e le dimensioni degli elementi necessari a definire una configurazione che rimarrà stabile dopo la sua installazione. Che la personalizzabilità dell’arredo sia un’esigenza diffusa lo dimostra il successo della tipologia dei divani, delle cucine e delle librerie-contenitori componibili. La componibilità è un dato di fatto, una caratteristica del prodotto così imprescindibile da essere data per scontata. Se da un lato però, nel caso deidivani riscontriamo una apprezzabile personalizzabilità e modificabilità per tutta la durata dell’uso, grazie alla sfoderabilità ed intercambiabilità dei rivestimenti e alla modularità degli elementi, non altrettanto possiamo dire per i mobili contenitori, siano essi da cucina o da soggiorno. In questi ultimi, infatti, sono pochi gli esempi di accorgimenti volti alla semplice modificabilità dell’assetto dopo l’installazione. Benché sia così evidente la necessità che lo spazio si configuri sulle nostre esigenze, riteniamo accettabile, o meglio, tolleriamo il fatto che questa componibilità si esaurisca una volta che il mobile è installato ed usato, in ragione di una presunta necessità tecnica o realizzativa. Il progetto illustrato in questo articolo deriva da un tentativo di superare questo limite riscontrato nella componibilità dei mobili contenitori.
2010
Mincolelli, Giuseppe
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/1738182
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