Il contributo prende in esame alcuni nodi problematici delle vicende artistiche prodottesi a Ferrara nei primi decenni del Novecento, con particolare riguardo alle personalità che vi hanno dato vita, sia nel campo della pittura, sia in quello della scultura. Un primo momento di attenzione va a quella pagina di esperienza registratasi ancora in area tardo-simbolista nella quale può iscriversi, soprattutto per i fondamentali contributi al Divisionismo, la figura di Gaetano Previati (Ferrara 1852-Lavagna 1920). È un momento di ricerca che in Italia assumerà un particolare significato per i successivi esiti del Futurismo, tale da essere considerata una delle principali fonti per la nascita del movimento e soprattutto per la formazione di Boccioni. In tale esperienza, nelle sue contaminazioni con la cultura delle Secessioni viennesi, graviteranno molte figure, anche legate a specifiche situazioni territoriali tra le quali, in ambito ferrarese, l’attenzione è rivolta ad Aroldo Bonzagni (Cento 1887-Milano 1918), ed al primissimo Roberto Melli (Ferrara 1885-Roma 1958), il cui plasticismo al sorgere del secolo molto risente del dettato di Medardo Rosso. Altro motivo di interesse è per la personalità di Filippo De Pisis (Ferrara 1896-Milano 1956), prendendo in considerazione in particolare il momento del suo trasferimento a Parigi a metà degli anni Venti ed i suoi legami con gli italiani lì residenti quale parte attiva del gruppo Les Italiens de Paris, con il quale condividerà scelte e percorsi espositivi che lasceranno emergere l’“italianismo” del quale parlerà Waldemar George.
Ferrara nei venti della modernità. Il dibattito artistico nei primi decenni del XX secolo.
FIORILLO, Ada Patrizia
2012
Abstract
Il contributo prende in esame alcuni nodi problematici delle vicende artistiche prodottesi a Ferrara nei primi decenni del Novecento, con particolare riguardo alle personalità che vi hanno dato vita, sia nel campo della pittura, sia in quello della scultura. Un primo momento di attenzione va a quella pagina di esperienza registratasi ancora in area tardo-simbolista nella quale può iscriversi, soprattutto per i fondamentali contributi al Divisionismo, la figura di Gaetano Previati (Ferrara 1852-Lavagna 1920). È un momento di ricerca che in Italia assumerà un particolare significato per i successivi esiti del Futurismo, tale da essere considerata una delle principali fonti per la nascita del movimento e soprattutto per la formazione di Boccioni. In tale esperienza, nelle sue contaminazioni con la cultura delle Secessioni viennesi, graviteranno molte figure, anche legate a specifiche situazioni territoriali tra le quali, in ambito ferrarese, l’attenzione è rivolta ad Aroldo Bonzagni (Cento 1887-Milano 1918), ed al primissimo Roberto Melli (Ferrara 1885-Roma 1958), il cui plasticismo al sorgere del secolo molto risente del dettato di Medardo Rosso. Altro motivo di interesse è per la personalità di Filippo De Pisis (Ferrara 1896-Milano 1956), prendendo in considerazione in particolare il momento del suo trasferimento a Parigi a metà degli anni Venti ed i suoi legami con gli italiani lì residenti quale parte attiva del gruppo Les Italiens de Paris, con il quale condividerà scelte e percorsi espositivi che lasceranno emergere l’“italianismo” del quale parlerà Waldemar George.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.