L’interazione fra le attività antropiche, eventuali sorgenti inquinanti e l’equilibrio na-turale degli acquiferi di acqua dolce e salata, si riflette nella quantità e nella qualità delle acque e di conseguenza sugli equilibri degli ecosistemi. In particolare, le oscillazioni del li-vello piezometrico che provocano l'esaurimento delle risorse idriche sotterranee e lo spo-stamento della zona di mescolamento acque dolci-acque salateΤ, producono effetti rilevanti sui fenomeni di subsidenza e sulle caratteristiche composizionali dei suoli, soprattutto di quelli argillosi. Negli acquiferi costieri i processi di salinizzazione delle risorse idriche sot-terranee possono principalmente essere accelerati da diversi fattori. a) L'intensa attività antropica con l’estrazione di notevoli quantità d’acqua provoca l’abbassamento del livello piezometrico dell’acquifero. Tale abbassamento favorisce la sa-linizzazione degli acquiferi con lo spostamento dell’interfaccia acqua dolce-acqua salata verso l’interno. b) La diminuzione delle precipitazioni, ed in conseguenza della quantità dell’acqua che potenzialmente può infiltrarsi nel sottosuolo, si riflette con l’abbassamento del livello piezometrico dell’ acquifero. c) Recenti modellazioni ipotizzano un aumento complessivo del livello medio del Ma-re Adriatico di oltre 20 cm per il 2050 (Simeoni et al., 1999); tale variazione altererà così i delicati equilibri chimico-fisici delle acque sotterranee. d) Nell’ultimo secolo gli interventi di bonifica eseguiti hanno permesso, da una parte, lo sfruttamento agricolo del territorio del delta ma, dall'altra parte, hanno contribuito ad un ulteriore abbassamento del territorio. Nell'area del delta del Po, la subsidenza totale regi-strata è la somma della componente 'naturale' e di quella 'artificiale'. La subsidenza media naturale nell'area del delta è pari a 1-2 mm/anno anche se negli ultimi decenni è stato stima-to un tasso di subsidenza pari a 3-5 mm/a (CENAS, 1997). L'estrazione dei fluidi, soprattut-to negli anni '50, ha provocato forti abbassamenti del terreno che in alcuni casi arrivano fi-no ai 250 mm/anno nel cuore del Delta. Negli anni successivi gli abbassamenti si sono atte-nuati, registrando velocità medie di 33 mm/a nel periodo 1962-67 (Caputo et al., 1970) e di 37,5 mm/a nel 1967-74 (Bondesan, 1988). Oggi questo fenomeno, pur rimanendo intenso, sembra lentamente attenuarsi. e) L'erosione della fascia litorale favorisce la propagazione dell’interfaccia negli acquiferi, mentre l’approfondimento dei fondali dei fiumi facilita l’intrusione delle acque salate all’interno della rete idrografica. Data la “fragilità” dell’ambiente costiero, negli ultimi decenni è stato istituito il Parco Regionale del Delta del Po al fine di garantire e promuovere, in forma unitaria e coordinata, la conservazione, la riqualificazione e la valorizzazione dell'ambiente naturale e storico del territorio e del paesaggio del Delta del Po ed in particolare delle zone umide di importanza internazionale, per scopi culturali, scientifici, didattici, economici e sociali.

La fascia Costiera

RAPTI, Dimitra;VACCARO, Carmela
2003

Abstract

L’interazione fra le attività antropiche, eventuali sorgenti inquinanti e l’equilibrio na-turale degli acquiferi di acqua dolce e salata, si riflette nella quantità e nella qualità delle acque e di conseguenza sugli equilibri degli ecosistemi. In particolare, le oscillazioni del li-vello piezometrico che provocano l'esaurimento delle risorse idriche sotterranee e lo spo-stamento della zona di mescolamento acque dolci-acque salateΤ, producono effetti rilevanti sui fenomeni di subsidenza e sulle caratteristiche composizionali dei suoli, soprattutto di quelli argillosi. Negli acquiferi costieri i processi di salinizzazione delle risorse idriche sot-terranee possono principalmente essere accelerati da diversi fattori. a) L'intensa attività antropica con l’estrazione di notevoli quantità d’acqua provoca l’abbassamento del livello piezometrico dell’acquifero. Tale abbassamento favorisce la sa-linizzazione degli acquiferi con lo spostamento dell’interfaccia acqua dolce-acqua salata verso l’interno. b) La diminuzione delle precipitazioni, ed in conseguenza della quantità dell’acqua che potenzialmente può infiltrarsi nel sottosuolo, si riflette con l’abbassamento del livello piezometrico dell’ acquifero. c) Recenti modellazioni ipotizzano un aumento complessivo del livello medio del Ma-re Adriatico di oltre 20 cm per il 2050 (Simeoni et al., 1999); tale variazione altererà così i delicati equilibri chimico-fisici delle acque sotterranee. d) Nell’ultimo secolo gli interventi di bonifica eseguiti hanno permesso, da una parte, lo sfruttamento agricolo del territorio del delta ma, dall'altra parte, hanno contribuito ad un ulteriore abbassamento del territorio. Nell'area del delta del Po, la subsidenza totale regi-strata è la somma della componente 'naturale' e di quella 'artificiale'. La subsidenza media naturale nell'area del delta è pari a 1-2 mm/anno anche se negli ultimi decenni è stato stima-to un tasso di subsidenza pari a 3-5 mm/a (CENAS, 1997). L'estrazione dei fluidi, soprattut-to negli anni '50, ha provocato forti abbassamenti del terreno che in alcuni casi arrivano fi-no ai 250 mm/anno nel cuore del Delta. Negli anni successivi gli abbassamenti si sono atte-nuati, registrando velocità medie di 33 mm/a nel periodo 1962-67 (Caputo et al., 1970) e di 37,5 mm/a nel 1967-74 (Bondesan, 1988). Oggi questo fenomeno, pur rimanendo intenso, sembra lentamente attenuarsi. e) L'erosione della fascia litorale favorisce la propagazione dell’interfaccia negli acquiferi, mentre l’approfondimento dei fondali dei fiumi facilita l’intrusione delle acque salate all’interno della rete idrografica. Data la “fragilità” dell’ambiente costiero, negli ultimi decenni è stato istituito il Parco Regionale del Delta del Po al fine di garantire e promuovere, in forma unitaria e coordinata, la conservazione, la riqualificazione e la valorizzazione dell'ambiente naturale e storico del territorio e del paesaggio del Delta del Po ed in particolare delle zone umide di importanza internazionale, per scopi culturali, scientifici, didattici, economici e sociali.
2003
Acquiferi; dune; cuneo salino; ecosistemi
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