Il volume prende l'abbrivio da un'analisi critica dei metodi di ragionamento utilizzati dalla Cassazione per giustificare le soluzioni esegetiche adottate con riferimento al concetto di "prova decisiva" di cui all'art. 606, 1° comma, lett. d), c.p.p. La disamina è l'inizio di un percorso che conduce a porre in dubbio la sostenibilità persistente dell'esegesi più restrittiva e diffusa, passando attraverso il concetto di error causalis ed analizzandone gli stretti legami con quello di "decisività" della prova omessa. L'esito della verifica è un risultato inequivoco, secondo cui il controllo della Cassazione sul particolare tipo di error in procedendo previsto dall'art. 606, 1° comma lett. d) c.p.p., dev'essere sempre condotto con riferimento alla fattispecie oggetto del giudizio di merito, non già al fatto ricostruito in motivazione, la cui alterità ipotetica non è razionalmente configurabile in assenza del risultato probatorio omesso e in mancanza di una valutazione complessiva di tutti i risultati probatori, compiutamente operabile solo dal giudice chiamato a decidere sul merito della causa.

LA PROVA DECISIVA

VALENTINI, Cristiana
2012

Abstract

Il volume prende l'abbrivio da un'analisi critica dei metodi di ragionamento utilizzati dalla Cassazione per giustificare le soluzioni esegetiche adottate con riferimento al concetto di "prova decisiva" di cui all'art. 606, 1° comma, lett. d), c.p.p. La disamina è l'inizio di un percorso che conduce a porre in dubbio la sostenibilità persistente dell'esegesi più restrittiva e diffusa, passando attraverso il concetto di error causalis ed analizzandone gli stretti legami con quello di "decisività" della prova omessa. L'esito della verifica è un risultato inequivoco, secondo cui il controllo della Cassazione sul particolare tipo di error in procedendo previsto dall'art. 606, 1° comma lett. d) c.p.p., dev'essere sempre condotto con riferimento alla fattispecie oggetto del giudizio di merito, non già al fatto ricostruito in motivazione, la cui alterità ipotetica non è razionalmente configurabile in assenza del risultato probatorio omesso e in mancanza di una valutazione complessiva di tutti i risultati probatori, compiutamente operabile solo dal giudice chiamato a decidere sul merito della causa.
2012
9788813314934
Origine ed evoluzione del concetto di prova decisiva
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