Il testo presenta un lavoro di ricerca nell'ambito della progettazione ambientale, basato sul rapporto dell'uomo con il proprio territorio, là dove la necessità di utilizzare le risorse per vivere deve confrontarsi con l'esigenza di salvaguardare o potenziare le qualità dell'ambiente. La ricerca si svolge specificatamente nell'Oasi di Gorino, una zona protetta del Delta del Po che si affaccia sulla Sacca di Goro, una laguna costiera in cui si concentra un'intensa attività di allevamento delle vongole; tratta della possibilità di elaborare soluzioni progettuali e costruttive compatibili con la valorizzazione e lo sviluppo delle potenzialità di tale contesto. Il lavoro è composto da due parti. La prima parte accompagna il lettore nel territorio dell'ultimo lembo della Regione Emilia Romagna, sul ramo del Po che guarda il Veneto; un territorio che ha origini antiche, con terra, acqua e risorse della campagna e del mare su cui si è sviluppata la storia umana, sociale, economica, culturale e materiale delle sue genti. Tratta delle risorse naturali del luogo: oltre ai molluschi che vi si allevano, anche materiale vegetale, utilizzato nel passato nelle costruzioni e riproponibile nell'attuale edilizia per prestazioni che lo rendono interessante soprattutto all'interno di un settore attento alle esigenze della salute dell'uomo e dell'ambiente. Illustra il contesto naturale, con la complessa ecologia della laguna, i manufatti idraulici che regolano il flusso delle acque del Po, le antiche costruzioni che ne documentano la storia. Mette in luce come nella Sacca di Goro e nell'Oasi di Gorino gli obiettivi della tutela paesistica ed ambientale siano connessi fortemente con le esigenze derivanti dall'attività lavorativa della pesca e dell'allevamento delle vongole, poiché, se la qualità dell'acqua non rispetta i limiti di legge, non è possibile destinare molluschi e pescato all'alimentazione umana. La seconda parte contiene ipotesi progettuali che riguardano l'ambiente, le condizioni di vita, le relazioni, il tempo libero, il lavoro, idee che permettono di rendersi conto delle concrete opportunità di un luogo ricco di risorse come la Sacca di Goro. Sono il risultato dell'attività di ricerca svolta presso la Facoltà di Architetttura di Ferrara, nel Laboratorio di Sintesi Finale di Progettazione Ambientale (docenti Michela Toni, Domenico Capuani, Luigi Dal Cin, con la collaborazione di Guido Iacono). Si tratta di idee progettuali tendenti a mettere in luce possibili applicazioni che valorizzino le risorse del territorio e le peculiarità dei materiali naturali che vi crescono; comprendono anche soluzioni per rimodellare tratti di laguna a scopo fitodepurativo. Tali ipotesi delineano comunque tipologie di intervento alternative tra di loro, perché l'Oasi deve rimanere un luogo in cui perdersi nella luce del sole, nei tramonti, nella nebbia, nei meandri di terra ed acqua che sono di una bellezza straordinaria. Il caso di Goro e Gorino presentato nel testo permette di capire che la qualità dell'ambiente e la qualità del lavoro sono strettamente legate tra di loro anche in altri contesti; per questo, come è evidenziato nel titolo della monografia, salvaguardare l'ambiente naturale permette di consolidare le opportunità di lavoro.

Goro lavoro natura Gorino - Salvaguardare l'ambiente, consolidare le opportunità di lavoro

TONI, Michela Maria
2012

Abstract

Il testo presenta un lavoro di ricerca nell'ambito della progettazione ambientale, basato sul rapporto dell'uomo con il proprio territorio, là dove la necessità di utilizzare le risorse per vivere deve confrontarsi con l'esigenza di salvaguardare o potenziare le qualità dell'ambiente. La ricerca si svolge specificatamente nell'Oasi di Gorino, una zona protetta del Delta del Po che si affaccia sulla Sacca di Goro, una laguna costiera in cui si concentra un'intensa attività di allevamento delle vongole; tratta della possibilità di elaborare soluzioni progettuali e costruttive compatibili con la valorizzazione e lo sviluppo delle potenzialità di tale contesto. Il lavoro è composto da due parti. La prima parte accompagna il lettore nel territorio dell'ultimo lembo della Regione Emilia Romagna, sul ramo del Po che guarda il Veneto; un territorio che ha origini antiche, con terra, acqua e risorse della campagna e del mare su cui si è sviluppata la storia umana, sociale, economica, culturale e materiale delle sue genti. Tratta delle risorse naturali del luogo: oltre ai molluschi che vi si allevano, anche materiale vegetale, utilizzato nel passato nelle costruzioni e riproponibile nell'attuale edilizia per prestazioni che lo rendono interessante soprattutto all'interno di un settore attento alle esigenze della salute dell'uomo e dell'ambiente. Illustra il contesto naturale, con la complessa ecologia della laguna, i manufatti idraulici che regolano il flusso delle acque del Po, le antiche costruzioni che ne documentano la storia. Mette in luce come nella Sacca di Goro e nell'Oasi di Gorino gli obiettivi della tutela paesistica ed ambientale siano connessi fortemente con le esigenze derivanti dall'attività lavorativa della pesca e dell'allevamento delle vongole, poiché, se la qualità dell'acqua non rispetta i limiti di legge, non è possibile destinare molluschi e pescato all'alimentazione umana. La seconda parte contiene ipotesi progettuali che riguardano l'ambiente, le condizioni di vita, le relazioni, il tempo libero, il lavoro, idee che permettono di rendersi conto delle concrete opportunità di un luogo ricco di risorse come la Sacca di Goro. Sono il risultato dell'attività di ricerca svolta presso la Facoltà di Architetttura di Ferrara, nel Laboratorio di Sintesi Finale di Progettazione Ambientale (docenti Michela Toni, Domenico Capuani, Luigi Dal Cin, con la collaborazione di Guido Iacono). Si tratta di idee progettuali tendenti a mettere in luce possibili applicazioni che valorizzino le risorse del territorio e le peculiarità dei materiali naturali che vi crescono; comprendono anche soluzioni per rimodellare tratti di laguna a scopo fitodepurativo. Tali ipotesi delineano comunque tipologie di intervento alternative tra di loro, perché l'Oasi deve rimanere un luogo in cui perdersi nella luce del sole, nei tramonti, nella nebbia, nei meandri di terra ed acqua che sono di una bellezza straordinaria. Il caso di Goro e Gorino presentato nel testo permette di capire che la qualità dell'ambiente e la qualità del lavoro sono strettamente legate tra di loro anche in altri contesti; per questo, come è evidenziato nel titolo della monografia, salvaguardare l'ambiente naturale permette di consolidare le opportunità di lavoro.
2012
9788878145528
sistema ambientale; risorse e territorio; potenzialità costruttive per la fitodepurazione; sostenibilità; materiali naturali nelle costruzioni
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