L’applicazione delle nanotecnologie in campo cosmetico e farmaceutico è prassi consolidata oramai da decenni. Molti sono i farmaci ed i prodotti per la cura personale in cui è possibile trovare delle nanodispersioni, ma attualmente davvero pochi sono i metodi analitici che consentono l’analisi dimensionale dei componenti nanoparticellati, quando invece è noto, che i possibili effetti negativi sull’uomo non sono collegati solo alle dosi (concentrazione) ma anche alle dimensioni delle particelle utilizzate. I filtri solari sono tra i prodotti per la cura personale più diffusi. Il fattore di protezione è dato soprattutto da molecole organiche in grado di intercettare la radiazione UV, ma esso può essere notevolmente aumentato dall’impiego di filtri inorganici, tra cui il TiO2 è l’unico ammesso e regolamentato dalla legislazione europea. Il contenuto massimo con cui esso può essere utilizzato del 25% ma in nessun caso la concentrazione viene espressa esplicitamente nella lista degli ingredienti, né viene indicata la dimensione delle nanoparticelle utilizzate. L’unica indicazione pratica è che esse debbano essere di dimensioni inferiori ai 100 nm per evitare l’antiestetico “effetto bianco” quando questi preparati sono spalmati sulla pelle. In questo studio, la tecnica di frazionamento in campo flusso - flusso (FlFFF) è stata accoppiata con un rivelatore specifico, lo Spettrometro ad Emissione Atomica con sorgente al plasma ad accoppiamento induttivo (ICP-AES) per determinare e caratterizzare dimensionalmente il contenuto di TiO2 di una lozione solare di una nota ditta cosmetica. Le nano particelle di TiO2 sono state isolate dal preparato cosmetico e frazionate con la FlFFF. Il profilo di eluizione ottenuto in linea mediante rivelazione UV è stato sovrapposto al profilo di concentrazione del Ti determinato dall’ICP-AES sulle frazioni di eluato raccolte durante il frazionamento. La separazione è avvenuta quantitativamente ed i frattogrammi, opportunamente trasformati in distribuzioni dimensionali (PSD) hanno dimostrato che le particelle di TiO2 hanno dimensioni comprese tra i 30 ed gli 80 nm, come verificato dalla microscopia elettronica a scansione (SEM).

Il TiO2 nelle lozioni solari è sottoforma di nanoparticelle? Flow-FFF ed ICP-AES assieme rispondono.

CONTADO, Catia;PAGNONI, Antonella;DONDI, Francesco
2008

Abstract

L’applicazione delle nanotecnologie in campo cosmetico e farmaceutico è prassi consolidata oramai da decenni. Molti sono i farmaci ed i prodotti per la cura personale in cui è possibile trovare delle nanodispersioni, ma attualmente davvero pochi sono i metodi analitici che consentono l’analisi dimensionale dei componenti nanoparticellati, quando invece è noto, che i possibili effetti negativi sull’uomo non sono collegati solo alle dosi (concentrazione) ma anche alle dimensioni delle particelle utilizzate. I filtri solari sono tra i prodotti per la cura personale più diffusi. Il fattore di protezione è dato soprattutto da molecole organiche in grado di intercettare la radiazione UV, ma esso può essere notevolmente aumentato dall’impiego di filtri inorganici, tra cui il TiO2 è l’unico ammesso e regolamentato dalla legislazione europea. Il contenuto massimo con cui esso può essere utilizzato del 25% ma in nessun caso la concentrazione viene espressa esplicitamente nella lista degli ingredienti, né viene indicata la dimensione delle nanoparticelle utilizzate. L’unica indicazione pratica è che esse debbano essere di dimensioni inferiori ai 100 nm per evitare l’antiestetico “effetto bianco” quando questi preparati sono spalmati sulla pelle. In questo studio, la tecnica di frazionamento in campo flusso - flusso (FlFFF) è stata accoppiata con un rivelatore specifico, lo Spettrometro ad Emissione Atomica con sorgente al plasma ad accoppiamento induttivo (ICP-AES) per determinare e caratterizzare dimensionalmente il contenuto di TiO2 di una lozione solare di una nota ditta cosmetica. Le nano particelle di TiO2 sono state isolate dal preparato cosmetico e frazionate con la FlFFF. Il profilo di eluizione ottenuto in linea mediante rivelazione UV è stato sovrapposto al profilo di concentrazione del Ti determinato dall’ICP-AES sulle frazioni di eluato raccolte durante il frazionamento. La separazione è avvenuta quantitativamente ed i frattogrammi, opportunamente trasformati in distribuzioni dimensionali (PSD) hanno dimostrato che le particelle di TiO2 hanno dimensioni comprese tra i 30 ed gli 80 nm, come verificato dalla microscopia elettronica a scansione (SEM).
2008
Flow Field Flow Fractionation; TiO2; nanoparticles; ICP-AES
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