Spesso si innesca, nell’approccio alla lettura e all’interpretazione della città, un naturale processo di selezione, che tende a costituire categorie in cui risaltano attribuzioni di valore come antico, storico, da conservare, emergente, riferibili sia al patrimonio edilizio quanto al tessuto e alla forma urbana. In questo processo di separazione rimangono fuori (e molte volte anche al di fuori della ricerca e del rilievo) i caratteri del degrado, i fenomeni che consideriamo negativi, le parti periferiche della città, come se esistesse la possibilità di estrarre (o forse astrarre) un ambito protetto o di dimenticare il paesaggio urbano contemporaneo che incessantemente si riproduce e si rigenera con quantità e variazioni inimmaginabili, costituendo spesso lo sfondo e il germogliante orizzonte in cui si staglia l’Architettura.
Il Bello il Brutto e il Cattivo: percorsi analogici tra Paesaggio e Territorio
BALZANI, Marcello
2011
Abstract
Spesso si innesca, nell’approccio alla lettura e all’interpretazione della città, un naturale processo di selezione, che tende a costituire categorie in cui risaltano attribuzioni di valore come antico, storico, da conservare, emergente, riferibili sia al patrimonio edilizio quanto al tessuto e alla forma urbana. In questo processo di separazione rimangono fuori (e molte volte anche al di fuori della ricerca e del rilievo) i caratteri del degrado, i fenomeni che consideriamo negativi, le parti periferiche della città, come se esistesse la possibilità di estrarre (o forse astrarre) un ambito protetto o di dimenticare il paesaggio urbano contemporaneo che incessantemente si riproduce e si rigenera con quantità e variazioni inimmaginabili, costituendo spesso lo sfondo e il germogliante orizzonte in cui si staglia l’Architettura.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.