Gli elementi fondanti del progetto proposto sono il recupero dell’edificio ex industriale ed un nuovo assetto planivolu- metrico per tutta la restante area di concorso. La proposta progettuale sul complesso industriale esistente, caratterizzato dalla palazzina degli uffici protetta da vincolo storico e dalle lunghe campate industriali posizionate serialmente, vuole conservare l’identità di un luogo simbolo per la storia del movimento operaio italiano. Si prevede, tra nuovi usi e funzioni, la definizione compiuta della sede del DAST (Design, Arte, Scienza e Tecnologia). Si è optato per la creazione di volumi edilizi di diversa altezza dalla sagoma planimetrica ridotta, per mantenere il più possibile la struttura seriale del fabbri- cato industriale e per conservare le campate esistenti. Questi nuovi volumi si staccano da terra e sono ricoperti, sul lato nord e sud da una sorta di pelle traforata in lega di rame e alluminio, dall’effetto dorato inalterabile nel tempo. Questo particolare materiale è lo stesso che caratterizza il manto di copertura di tutto il resto della costruzione. La colorazione dorata di questa nuova copertura, la rudezza del materiale metallico e allo stesso tempo la delicatezza del ricamo della sua tessitura è in grado di evocare la destinazione passata di luogo della fusione metallica di un complesso edilizio pie- no di storia e di avvenimenti, e allo stesso tempo comunica in modo univoco all’esterno la nascita della nuova funzione.

concorso: Concorso di idee per la riqualificazione urbanistica ed architettonica dell’area ex Fonderie Riunite a Modena - Progetto D.A.S.T. Progetto Vincitore

AVOSANI, Giovanni;
2009

Abstract

Gli elementi fondanti del progetto proposto sono il recupero dell’edificio ex industriale ed un nuovo assetto planivolu- metrico per tutta la restante area di concorso. La proposta progettuale sul complesso industriale esistente, caratterizzato dalla palazzina degli uffici protetta da vincolo storico e dalle lunghe campate industriali posizionate serialmente, vuole conservare l’identità di un luogo simbolo per la storia del movimento operaio italiano. Si prevede, tra nuovi usi e funzioni, la definizione compiuta della sede del DAST (Design, Arte, Scienza e Tecnologia). Si è optato per la creazione di volumi edilizi di diversa altezza dalla sagoma planimetrica ridotta, per mantenere il più possibile la struttura seriale del fabbri- cato industriale e per conservare le campate esistenti. Questi nuovi volumi si staccano da terra e sono ricoperti, sul lato nord e sud da una sorta di pelle traforata in lega di rame e alluminio, dall’effetto dorato inalterabile nel tempo. Questo particolare materiale è lo stesso che caratterizza il manto di copertura di tutto il resto della costruzione. La colorazione dorata di questa nuova copertura, la rudezza del materiale metallico e allo stesso tempo la delicatezza del ricamo della sua tessitura è in grado di evocare la destinazione passata di luogo della fusione metallica di un complesso edilizio pie- no di storia e di avvenimenti, e allo stesso tempo comunica in modo univoco all’esterno la nascita della nuova funzione.
2009
Recupero; patrimonio industriale; integrazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/1519914
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